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Sto caricando le informazioni... Le otto montagne (2016)di Paolo Cognetti
Italian Literature (136) Top Five Books of 2018 (707) Books Read in 2020 (642) » 1 altro Books Read in 2018 (2,909) Sto caricando le informazioni...
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Premi e riconoscimenti
"For fans of Elena Ferrante, Fredrik Backman, and Paulo Coelho comes the international sensation about the friendship between two young Italian boys from different backgrounds and how their incredibly strong connection evolves, changes, and challenges them throughout their lives. Pietro is a lonely boy living in Milan. With his parents becoming more distant each day, the only thing the family shares is their love for the Dolomites, the mountains that hug the northeastern border of Italy. While on vacation at the foot of the mountains, Pietro meets Bruno, an adventurous, spirited local boy. Together they spend many summers exploring the mountain's meadows and peaks and discover the similarities and differences in their lives, their backgrounds, and their futures. The two boys come to find the true meaning of friendship and camaraderie, even as their divergent paths in life-- Bruno's in the mountains, Pietro's in cosmopolitan cities across the world--test the strength and meaning of their connection. A modern Italian masterpiece, The Eight Mountains is a lyrical coming-of-age story about the power of male friendships and the enduring bond between fathers and sons. "There are no more universal themes than those of the landscape, friendship, and becoming adults, and Cognetti's writing becomes classical (and elegant) to best tell this story. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.92Literature Italian Italian fiction 1900- 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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Eppure c’è qualcosa di stonato in questo libro. L’ho ascoltato nella versione letta da Jacopo Venturiero e non riuscivo a staccarmene. Ogni volta che ho dovuto spegnere l’ho fatto con fastidio: come le trote nel torrente sentivo il bisogno di guardare a monte, guardare al futuro, scoprire cosa lo sviluppo della storia mi avrebbe portato mentre la narrazione fluiva.
Ora che la narrazione è finita mi sento smarrito e sento un profondo bisogno di difendermi anche se non riesco a capirne il motivo.
Ho cercato recensioni sulla piattaforma che uso per registrare le mie letture. È una piattaforma internazionale e ci sono lettori di varie provenienze: spagnoli, francesi, tedeschi, inglesi… Le recensioni per questo libro non sono molte: 39. Mi ha stupito parecchio constatare che un buon numero sono in olandese, una nazione nota per le sue alte montagne! È stato interessante constatare che per loro la montagna – per me protagonista essenziale – diventa sovente solo cornice per gli altri temi presenti nel libro: il rapporto con i genitori, l’amicizia, la ricerca di sé, le relazioni con gli altri, con il lavoro.
Tra le varie letture ne ho trovata una che considera il finale “scontato”. Mi sono chiesto se fosse questa la nota stonata che ho avvertito: non credo. Ciò che mi disturba credo sia legato alla difficoltà a riconoscermi nei protagonisti. Tra i due giovani – il padre mi sembra troppo sullo sfondo - sento più vicino l’uomo selvatico, quello cui è più facile attribuire uno scontato finale negativo, che vive una solitudine fatta in primo luogo di silenzi, che ha un mondo dentro che non si apre. D’altra parte riconosco quel girare tra le “otto montagne” alla ricerca di qualcosa che appare terribilmente lontano e forse ormai perso e irrecuperabile. Questi due aspetti non li sento antitetici e separati.
Come al risveglio da un brutto sogno mi domando quale significato abbiano le immagini che la mia mente ha voluto associare. Resto lì a domandarmelo senza risposte finchè non mi immergo di nuovo nel sonno guardando curioso a altre immagini e altre storie che dalle vette del futuro e della memoria scendono verso la pianura e il mare cariche di paradossali ed equivoche domade.