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Sto caricando le informazioni... Decamerondi Giovanni Boccaccio
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Poco da dire: è il Decameron, le quattro stelle sono politiche perché nonostante la lettura non mi sia dispiaciuta riconosco di non avere più tutti i mezzi per interpretare alcune cose... se non una lezione* di Alessandro Barbero sulla sessualità del Medioevo, in cui parla di una delle novelle che non appare mai (che strano eh?) nelle antologie scolastiche (*cercatela, è esilarante). Le novelle su Chichibio e della Madonna e il Falcone sono stato un ritorno nostalgico ai tempi della scuola (sono le meno "incresciose" della raccolta, loro sì che sono adatte alle antologie!), ma anche quella dell'Usignolo mi ha fatto ridere, perché a noi era stata letta, non ricordo se ufficialmente o ufficiosamente, dalla professoressa per un qualche approfondimento, e alle superiori è stato uno di quei momenti in cui tutta la classe ha seguito con moltissima attenzione, ridacchiando come i finti ragazzini di mondo che credevamo di essere. Non arrivo a cinque stelle perché ho fatto comunque un po' fatica ad arrivare alla fine, e alcune novelle sono troppo lontane dalla mia moderna mentalità per poter pensare in modo distaccato al fatto che uno pesti a sangue la moglie "ribelle" dietro consiglio di Re Salomone. Il Decamerone è un’opera fondamentale della letteratura mondiale, in una cornice storica ben definita, dieci giovani, sette uomini e tre donne, in una villa che li ripara dalla peste in corso per dieci giorni raccontano dieci novelle. Il più grande narratore di tutti i tempi, prova, quindi, a rispondere con la prosa alle rime del Poeta. Non c’è alcun rapporto diretto tra le due opere, il riferimento dello stesso Boccaccio a Paolo e Francesca nel Decamerone, cognominato prencipe Galeotto, dà, anzi il senso della profonda differenza tra le due opere. Nella Divina Commedia l’amore della coppia li porta nel quinto canto dritti all’inferno, mentre nel Decamerone dell’amore si ride, si scherza. E’ sbagliato considerare il Decamerone come uno zibaldone di episodi, o come una semplice raccolta di racconti, elidendo quel carattere di omogeneità che unisce i singoli episodi che si sviluppano durante le dieci giornate. Con il Decamerone il Boccaccio esalta al massimo livello la cultura medioevale, portandola fino all’uscio dell’umanesimo e del rinascimento. L’amore schernito e la derisione dei fustigatori dei costumi altrui diventa un elemento di rottura rispetto ad una morale diffusa e trasforma il Decamerone in un’opera immortale per la capacità di superare i limiti temporali. Come la Divina Commedia, diversamente dalla Divina Commedia. Ciò detto si devono confessare le difficoltà riscontrate da un lettore medio, come me, nell’affrontare un lavoro complesso ed intenso come il Decamerone. Ma lo sforzo viene ripagato dal senso di appagamento finale.
magnifico! il terzo autore più grande nella trittica: Dante, Petrarca, Boccaccio...che dire è colui che ho evoluto le novelli, generato romanzi, analizzato e intuito i sucessivi 500/600 anni. Geoffrey Chaucer ha copiato da boccaccio! altro che letteratura inglese! Geoffrey Chaucer is a copy of the Great Boccaccio! the England is china? In many of the stories, and more strikingly in the poems/songs which conclude each day, a close reader can also detect an allegorical element in which the soul is depicted as a lost lover, seeking to return to paradise. Originally a concept from the mystery religions, this allegorical treatment became very popular in the Middle Ages, particularly as an important aspect of the courtly love tradition. Appartiene alle Collane EditorialiAmstelboeken (105-106-107) I classici [Mondadori] (Boccaccio) — 21 altro Goldmann Klassiker (7599) Gouden Reeks (9) insel taschenbuch (2577) Limited Editions Club (S:1.07) Modern Library (71.3) Oneworld Classics (34) Penguin Classics (L269) Perpetua reeks (34) Universale [Laterza] (26-27) È contenuto inThe Decameron : A New Translation, Contexts, Criticism (Norton Critical Edition) di Giovanni Boccaccio ContieneHa l'adattamentoÈ riassunto inHa ispiratoPremi e riconoscimentiElenchi di rilievo
Decamerone [1353] av Giovanni Boccaccio [1313 1375]. [Elib] Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiFolio Archives 284: Decameron by Boccaccio LIMITED EDITIONS 1969 and 2007 in Folio Society Devotees Copertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.1Literature Italian Italian fiction Early Italian; Age of Dante –1375Classificazione LCVotoMedia:
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La mia paura maggiore – quella di non riuscire a seguire bene l’ascolto a causa dell’italiano del Trecento – non si è verificata. Anzi, vista la bravura di lettori e lettrici è altamente probabile che l’abbia capito con molta più facilità di quanto non mi sarebbe successo a leggermelo da sola.
Mi sono anche molto divertita a twittare le mie impressioni a mano a mano che ascoltavo le novelle e ne è venuto fuori un thread molto lungo, del quale vi lascio il primo tweet qua sotto.
Ora, cosa dire di un mostro sacro come il Decameron? Ci sono due riflessioni che vorrei fare a fine ascolto.
La prima riguarda il vento di morale laica e modernità che inizia a soffiare dalle pagine del Decameron: magari nel Trecento (e per molto tempo a venire) erano concetti percepiti come minacciosi e scandalosi, mentre oggi sono il nostro pane quotidiano. Rimango sempre ammirata dalla capacità della letteratura di mettere nero su bianco il futuro, con le speranze e i pericoli che queste porta con sé.
L’altra riflessione che mi sento di fare è molto femminista. Il Decameron si apre con la dedica alle donne, per terminare con la novella più misogina dell’intera opera: perché? L’idea che mi sono fatta – non so quanto criticamente corretta – è che lo sconvolgimento portato dalla peste si sia esteso anche ai rapporti tra i generi maschile e femminile, che quindi gode di una maggiore libertà; tuttavia, passata la malattia, l’ordine costituito deve ritornare, così si torna a schiacciare le donne sotto il giogo della misoginia più brutale. ( )