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Sto caricando le informazioni... Embroideries (originale 2003; edizione 2005)di Marjane Satrapi
Informazioni sull'operaTaglia e cuci di Marjane Satrapi (2003)
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The characters are as flat as the art. With nine women telling stories and under 150 pages, there’s not much room for development beyond what they report about themselves. ...at no point does Marjane Satrapi feel compelled to spell out why she chose to turn this graphic gossipfest into a graphic novella - or how she wants us to respond to it. It speaks for itself and, to a large degree, to itself, and therein lies its subversive charm. But it is at the same time a daring and brilliantly calculated illumination of a secret space. Premi e riconoscimentiElenchi di rilievo
A collection of stories and anecdotes, told in the form of a graphic novel, reveals the love and sex lives of a group of women as revealed during an afternoon of conversation and tea-drinking. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)741.5944The arts Graphic arts and decorative arts Drawing & drawings Cartoons, Caricatures, Comics Collections European France & MonacoClassificazione LCVotoMedia:
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SSSST… silenzio, e che diamine, che è tutto ‘sto cicaleccio?
E io che credevo che in alcuni paesi le donne si astenessero da certe riunioni in cui la
funzione primaria fosse quella di parl… cioè volevo dire di sparlare del prossimo a 360 gradi.
E invece, a quanto pare, tutto il mondo è paese, e quello che ho letto fa il paio con le comari di fanciullesca memoria che, appunto, al paese, nel tempo che passavi loro davanti t’avevano cucito addosso un vestito completo!
La Satrapi ci informa con il suo tratto caratteristico e con la sua spiccata ironia che per certe cose non ci sono molte distinzioni tra le donne delle varie etnie che popolano il pianeta (gli uomini sono anche peggio, ma qui si parla di donne), mostrandoci anche uno spaccato della società iraniana decisamente poco convenzionale e sicuramente fuori da certi stereotipi televisivi.
Comunque bisogna dire che in questi pettegolezzi, ché di questo si tratta, c’è dentro di tutto, senza mettersi a fare eventuali confronti con lo sparlare nostrano che a me sembra più o meno trattare degli stessi argomenti.
Dalle inevitabili e a volte comiche questioni sessuali, dove si arriva a definire ridicolo un certo organo maschile, che non è il naso, agli inevitabili risvolti economici di certi matrimoni combinati e andati poi a rotoli. All’amore è riservata, almeno a me è sembrato, una trattazione soltanto in funzione della solidarietà tra donne per le varie delusioni amorose e le continue beghe matrimoniali.
Uomini se ne vedono pochi, tra cui alla fine il signor Satrapi che, di fronte ad un invito pressante a togliere il disturbo, si lascia andare a una amara e veritiera considerazione su certi equilibri familiari… ( )