Un giallo perfetto, complicato, con tanti casi che alla fine trovano una soluzione. Imperdibile anche per la bravura della scrittrice. ( )

A volte le vite degli uomini e delle donne si incagliano, un evento – una perdita, come nei casi qui raccontati - ne blocca il flusso. Chi sa di queste cose parlerebbe di mancata elaborazione del lutto, ma forse ci sono fatti che non possono essere elaborati, accettati, perché sono rimasti senza spiegazione. Una combinazione, di quelle che a volte fanno storcere il naso in letteratura e tuttavia si verificano nella vita reale, mette Jackson Brodie a indagare su tre vecchie storie irrisolte: la scomparsa misteriosa di una bambina, l'uccisione senza causa apparente di una ragazza, una oscura tragedia familiare in cui di nuovo sono coinvolte giovani donne e una bambina di cui non si sa più nulla.
Indubbiamente questa è una storia poliziesca, ma (come sanno bene i cultori di questo genere di narrativa) quello che fa la differenza è il modo in cui viene raccontata. Le quattro storie (perché c'è anche quella del poliziotto privato) riunite in questo romanzo si aprono agli occhi del lettore come una serie distinta di narrazioni, tutte appassionanti, di ognuna delle quali verrebbe da chiedere di sapere ancora; la spiegazione, che arriva per tutte, è certamente importante per i protagonisti, ma a chi legge rimane, più che la soluzione dei singoli misteri, il gusto di un modo di rappresentare mosso e ardito, e insieme semplice, empatico, a volte divertente, spesso commovente, mai banale.
Il romanzo si raccomanda più a lettori capaci di apprezzare un intreccio e un modo di raccontare fuori dagli schemi che agli appassionati del genere: potrebbe essere consigliato perfino a chi, digiuno di detective story, abbia sentito dire che a volte vale la pena.