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Risultati da Google Ricerca Libri
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knownever: A more enjoyable, shorter, and less allegorical story of sailing life, although there aren't any whales. The author of this one kind of looks down on whalers. All together a more jaunty sea tale.
GaryPatella: Compared to Moby Dick, The Confidence Man is a much lighter read. But after ploughing through Moby Dick, this may be a welcome change. It is not as profound, but you also don't have to struggle through any of it. This is worth reading.
WilfGehlen: Camus was greatly influenced by Melville and in The Myth of Sisyphus mentions Moby-Dick as a truly absurd work. Reading Moby-Dick with Camus' absurd in mind gives a deeper, and very different insight than provided by the usual emphasis on Ahab's quest for revenge.… (altro)
tootstorm: Melville's heir struggles to close his relationship to his preceding literary genius. Click the link above, read what you can, and get yourself hooked on one of the most critically-adored yet criminally-underread novels written in a century defined by self-analysis and experimentation.… (altro)
Oct326: "Qohelet" e "Moby Dick" sono due grandi libri, molto diversi ma con un tema in comune: l'inconsistenza, l'insignificanza e l'inutilità dell'agire umano al cospetto della natura e dell'universo.
Questo libro è la storia di una dannazione. Il capitano Ahab decide di dedicare la propria sfida e immolare la sua anima ad un compito di odio: uccidere un Nemico impersonale, eterno ed anche invisibile, nonostante la sua grossa presenza. Ahab non è soltanto un cacciatore vendicativo, la sua può essere considerata quasi una devozione, una missione, un compito implacabile, quasi per giustificare quella che poi sarà la sua dannazione. Melville scrisse in una lettera al suo amico Hawthorne: "Ho scritto un libro malvagio, ma io mi sento come un agnello". La balena bianca, enorme per grandezza e anche per dignità ed orrore, manifesta la sua potenza odiosa con la sua presenza costante, odiosa sì ma anche solenne, una divinità inferiore e sopraumana, quasi una divinità, di cui bisogna parlare sempre, sulla quale scorrono leggende e sulla quale bisogna versare un odio devoto. Non è un dio che si propone alla ragione o all'animo cristiano. In essa confluisce qualcosa simile ad un dio puritano, un nume selvatico, maligno, necessario, animale grandissimo che bisogna uccidere per poi nutrirsi di esso. Un libro questo che va letto e riletto .... ( )
Call me Ishmael, con una voce narrante inizia il lungo romanzo del capitano Achab e del suo acerrimo nemico, Moby Dick, la balena bianca. La caccia inizia con un’analisi semiologica del termine balena, ricorrentemente nel testo definita leviatano e con una rassegna dei principali passaggi della letteratura che trattano di un animale che sfiora il mito. E poi Ismaele si imbarca nel porto di Nantucket con il suo nuovo amico Quiqueg sul Pequod, la nave di capitan Achab. Il racconto della caccia alla balena di Melville è incredibilmente meticoloso, i dettagli la fanno da padrone rispetto alla storia madre che, infatti, viene relegata alle ultime, drammatiche, pagine del libro. La balena viene letteralmente vivisezionata, come la vita di bordo, gli usi e le abitudini dei marinai, le tecniche di pesca. La grandezza di Melville sta nell’essere riuscito a rendere la caccia alla balena un racconto mitologico del rapporto tra l’uomo e la natura dove, alla fine, vince questa. Non è un libro per ragazzi, anzi, Moby Dick è un testo duro in cui, chiaramente, la simpatia va alla balena, come nella corrida. Un classico del romanzo di avventura che merita il successo che ha sempre ottenuto; e che molti, come me fino a qualche giorno fa, non hanno mai letto. ( )
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Call me Ishmael. Some years ago — never mind how long precisely — having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world.
Citazioni
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I’ll try a pagan friend, thought I, since Christian kindness has proved but hollow courtesy.
...so at nightfall, the Nantucketer, out of sight of land, furls his sails, and lays him to his rest, while under his very pillow rush herds of walruses and whales.
...Heaven have mercy on us all—Presbyterians and Pagans alike—for we are all somehow dreadfully cracked about the head, and sadly need mending.
‘Whale-balls for breakfast—don’t forget.’ (Stubb, second mate)
And with what quill did the Secretary of the Society for the Suppression of Cruelty to Ganders formally indite his circulars? It is only within the last month or two that that society passed a resolution to patronize nothing but steel pens.
The urbane activity with which a man receives money’s really marvelous, considering that we do earnestly believe money to be the root of all earthly ills, and that on no account can a moneyed man enter heaven.
But soon I found that there came such a draught of cold aur over me from under the sill of the window, that this plan would never do at all, especially as another current from the rickety door met the one from the window, andboth together formed a series of small whirlwinds in the immediate vicinity of the spot where I had thought to spend the night.
Ultime parole
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The second day, a sail drew near, nearer, and picked me up at last. It was the wandering Rachel, still looking for her missing children. But she found only me, Ishmael, another orphan.
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"Moby Dick", pubblicato nel 1851, è considerato il capolavoro di Melville e uno dei più noti libri della letteratura americana e mondiale. Vi narra in prima persona la sua avventura Ismaele, che si imbarca come marinaio assieme a un ramponiere indiano sulla baleniera Pequod. Il capitano della nave, Achab, un personaggio cupo che incute rispetto e timore nei suoi uomini, ha perso una gamba per colpa della balena bianca Moby Dick e ora vuole vendicarsene, a qualunque costo. Inizia così una lunga caccia. La snervante attesa dell'incontro con il cetaceo che sfugge al capitano offrirà al narratore l'occasione di meditazioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche, all'interno della struttura del romanzo d'avventura per mare. Intanto l'immenso oceano, con i suoi mostri e le sue profondità, si erge in tutta la propria potenza e imperscrutabilità dinanzi all'uomo, che gli può contrapporre solo una fragile esistenza, oscillante tra il bene e il male. Fino a che sopraggiunge la catastrofe finale, fatalmente presentita, quando Moby Dick distruggerà la baleniera e tutto l'equipaggio trascinando con sé Achab e il suo arpione. Solo Ismaele si salverà e potrà così raccontare la loro folle, ambiziosa quanto disperata, impresa