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Sto caricando le informazioni... Titus Alone (Modern Classics) (originale 1959; edizione 1970)di Mervyn Peake
Informazioni sull'operaVia da Gormenghast di Mervyn Peake (1959)
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Appartiene alle SerieGormenghast (3) Appartiene alle Collane EditorialiPenguin Modern Classics (3091) È contenuto inMenzioniElenchi di rilievo
Fantasy.
Fiction.
Romance.
HTML:"A startling and unusual creation by an author who had imagination to burn and burn again . . . A feat of storytelling unmatched in wit or imagination." â??SFF180 The basis for the 2000 BBC series Now in development by Showtime As the novel opens, Titus, lord of Castle Gormenghast, has abdicated his throne. Born and brought to the edge of manhood in the huge, rotting castle, Titus rebels against the age-old ritual of which he is both lord and prisoner and rushes headlong into the world. From that moment forward, he is thrust into a stormy land of a dark imagination, where figures and landscapes loom up with the force and vividness of a dreamâ??or a nightmare. This final installment in the Gormenghast Trilogy is a fantastic triumphâ??a conquest awash in imagination, terror, and charm. Praise the Gormenghast Trilogy "There is nothing in literature like Mervyn Peake's remarkable Gormenghast novels . . . They were crafted by a master, who was also an artist, and they take us to an ancient castle as big as a city, with heroes and villains and people larger than life that are impossible to forget." â??Neil Gaiman "[Peake's books] are actual additions to life; they give, like certain rare dreams, sensations we never had before, and enlarge our conception of the range of possible experience." â??C. S. Lewis "Mervyn Peake is a finer poet than Edgar Allan Poe, and he is therefore able to maintain his world of fantasy brilliantly through three novels. It is a very, very great work." â??Robertson Davies, New York Times-b Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.912Literature English English fiction Modern Period 1901-1999 1901-1945Classificazione LCVotoMedia:
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Devo ammettere che ero scettica, Gormenghast è una presenza così preponderante negli altri libri che temevo se ne avvertisse troppo la mancanza; per fortuna Peake è stato abilissimo nel giocare con questa mancanza in modo da renderla viva e palpabile: "l'assenza" di Gormenghast diventa uno dei temi portanti del romanzo, con Tito che si strugge di nostalgia e al tempo stesso comincia a dubitare della veridicità dei suoi ricordi. Quello del protagonista in fondo è un viaggio più simbolico che reale, durante il quale tramite il classico meccanismo di caduta e risalita non troverà risposte ma se stesso. Niente paura però, il focus stavolta potrà essere più introspettivo ma non rimarremo mai a corto di luoghi immaginifici e personaggi grotteschi, che si muovono su quella linea sottile al confine tra il grandioso ed il patetico tanto cara all'autore.
Proprio per la sovrabbondanza di ambienti e persone l'inizio può risultare frammentario e ci vorrà un po' prima di entrare nel vivo, ma saremo ripagati da un'ultima parte molto intensa in cui tutti i nodi verranno al pettine.
Tirando le somme forse qui non troveremo il fascino descrittivo del primo volume (ma per fortuna neanche quella prosa iperbarocca) o la potenza narrativa del secondo che è inarrivabile, ma la considero una conclusione più che degna per una trilogia che è riuscita a fare dell'originalità il suo punto di forza. ( )