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Alzi la mano chi come me ha desiderato prendere a calci in culo Scott nel primo libro della serie. Ammettiamolo, tutto lo faceva sembrare come il bad boy della situazione. Un personaggio crudele, omofobo, un bullo che alla prima occasione decide di pugnalare alle spalle quell'uomo che gli è sempre stato amico e confidente. Appena ho iniziato a leggere questa serie sapevo che avrei voluto capire i motivi della sua rabbia, di quell'atteggiamento così distruttivo. Questo viaggio è stato doloroso, mi ha fatto piangere, mi ha spezzato il cuore in mille pezzi ma allo stesso tempo mi ha regalato gioia e serenità. Scott Gillard non è un personaggio scontato, non è una caricatura e un cliché ambulante, è un uomo che ha lottato tutta la vita contro i demoni nella sua testa, un uomo che sta ancora lottando per riuscire a fare pace con la sua vera natura, accettando la sua identità. Dopo gli eventi che hanno colpito Tripp, dopo la feroce aggressione che non è riuscito a fermare da parte dei suoi "amichetti" si è reso conto di dover fare qualcosa, di non poter più rimanere in disparte a guardare, si è reso conto che la sua omosessualità non è come un vestito, non si può cambiare ma è lì, sarà sempre lì ad aspettarlo al varco. In due anni si è allontanato dal lavoro che ha sempre amato e insieme alla sua migliore amica e confidente ha iniziato un lento percorso di crescita personale e cambiamento. Scott desidera accettare quell'omosessualità che ha sempre vissuto come una malattia, quell'omosessualità che la madre ha sempre etichettato come sbagliata perché colpevole di avergli strappato via il padre, desidera fare pace con i suoi fantasmi e chiedere perdono per quel suo atteggiamento così crudele e meschino, desidera scusarsi con Tripp e Marty e con tutte le persone che negli anni ha ferito ingiustamente. Quando arriva davanti alla case della coppietta si aspetta di essere cacciato e insultato in malo modo, di essere ripagato con la sua stessa moneta, si aspetta di tutto ma non di essere capito e aiutato da quegli uomini che aveva sempre visto ed etichettato come diversi e malati. A Tripp basta uno sguardo per capire, si prende a cuore il caso di Scott perché sa di essere stato come lui in passato, lui stesso ha commesso errori e ha dovuto lottare per accettare la sua omosessualità, ha rischiato di mandare all'aria la sua storia d'amore con il dolce Marty per il timore di fare pubblicamente coming out e per questo motivo decide di coinvolgere il cowboy nel suo lavoro, di dargli fiducia. Ed è proprio grazie a questo gesto umano e pieno di amore che Scott ha modo di ritornare nel mondo dei rodei e conoscere Cody Ackerson. Quest'ultimo è molto diverso dal cowboy, è un pickup men dichiaratamente gay e che affronta la vita a muso duro, nonostante la sua statura e aspetto delicato e femminile è un vero macho che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Un ragazzo solare, gentile e chiacchierone che si interessa subito al nuovo arrivato, si avvicina a Scott per ascoltare la sua storia, per andare oltre i pregiudizi e le maldicenze che si sprecano sul suo conto. Un giovane che con il suo modo buffo e spontaneo di comportarsi è destinato a cambiare per sempre la tormentata esistenza di Scott. L'autrice è stata eccezionale nel caratterizzare a pieno entrambi i protagonisti. Nonostante l'alternanza di Pov la voce narrante è in prevalenza quella di Scott. Una voce piena di amarezza e timore per ogni aspetto positivo della vita, una voce che ti spinge per tutto il tempo a soffrire, sentire quello stesso senso di inadeguatezza del rider e che nonostante la sofferenza e le lacrime ti spinge a lottare per realizzare quel pazzo desiderio di essere felice e finalmente libero dall'oscurità. Scott è un personaggio incredibilmente umano e la sua redenzione ed evoluzione colpisce come un pugno nello stomaco. Dopo averlo visto arrabbiato, crudele e talmente cattivo da ridere di fronte un uomo ferito e sanguinante vederlo ora... Fragile, spezzato e solo... È un dolore e un tormento. Con la sua storia, con la sua lotta...è diventato senza alcun dubbio il mio nuovo personaggio preferito della serie. Un personaggio che sono sicura vi conquisterà senza lasciarvi scampo. Lui e Cody sono semplicemente perfetti insieme.
Cody è giovane, è un pickup men che ha tutta la vita davanti, un ragazzo che vive con il fratello maggiore Toby e che spesso è abituato ad essere trattato come un bambino da quest'ultimo. Tutti sembrano vederlo come un ragazzino iperattivo senza rendersi conto delle sue infinite qualità. Non è solo un talento nel suo lavoro, non è solo un ragazzo innocente ma è anche e soprattutto un UOMO. Un uomo che sa essere fedele e supportivo, una perfetta roccia a cui ancorarsi nei momenti bui. Nonostante la giovane età vede oltre i pregiudizi della gente e quando questa si mette ad additare Scott, ad etichettarlo soltanto come uno stronzo omofobo, a evitarlo come la peste decide di andare contro il branco, di andare contro l'odio, decide trattare quell'uomo come un semplice essere umano, decide di avvicinarsi piano piano e tendergli la mano, decide di rivolgergli la parola rendendosi conto di trovarsi di fronte una persona triste e sola, una persona che ha bisogno di affetto e supporto per fare ammenda per gli errori del passato. Ho adorato un sacco le interazione della coppia. Ho amato il modo in cui Cody riesce a riempire i mille silenzi di Scott e il modo in cui quest'ultimo riesce a zittire le voci crudeli nella sua testa, riesce a mettere per la prima volta una persona al primo posto, riesce per la prima volta a rendersi conto di cosa significhi vivere e amare se stessi e cosa significhi allo stesso tempo soffrire per la scelta di doversi nascondere al mondo e vergognare per la propria identità. I due sono semplice straordinari e...vogliamo parlare della meraviglia della loro prima volta insieme? Pura poesia. Pura magia. In questo libro troviamo infatti meno erotismo, non siamo di fronte la frenesia di Bridge ed Eric o il rapporto consolidato di Tripp e Marty, siamo di fronte due uomini che si devono conoscere e scoprire a livello emotivo prima che fisico, le scene erotiche sono pochissime e collocate nella narrazione alla perfezione per farci capire la difficoltà di aprirci all'amore, la difficoltà di farci vedere vulnerabili e fragili di fronte la persona che sentiamo appartenerci. Ammetto che mi sono messa a piangere quando finalmente ho visto Scott in pace, quando l'ho visto accettare quel bacio, quel calore, quando ha deciso di abbandonarsi, di chiudere gli occhi e semplicemente...fidarsi. Quale miglior magia di questa? Quale miglior momento?
Non mancano ovviamente i momenti più dolci, Tripp, Marty e la loro banda di amici sono una famiglia perfetta e riescono ad accogliere non solo Cody ma anche Scott dandogli fiducia e permettendogli di fare un ulteriore passo. Cody aiuta Scott a riunirsi con quel padre che per anni ha tenuto lontano e... Wow.... Cosa c'è di più bello di ritrovare una famiglia, di aprirsi all'amore, di trovare nuovi amici? Semplicemente...nulla
Ho amato ogni personaggio e come non citare in tal proposito il piccolo ed energico Tanner e i suoi papà Harlan e Ben. Sono tre new entry strepitose e che mi hanno strappato non pochi sorrisi, degli amici sinceri che avremo modo di conoscere meglio nella novella "A song for Harlan" ma che con la loro presenza donano luce e arcobaleni ( )