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Sto caricando le informazioni... Tram 83 (edizione 2015)di Fiston Mwanza Mujila (Autore), Roland Glasser (Traduttore)
Informazioni sull'operaTram 83 di Fiston Mwanza Mujila
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Exceptional debut Congolese novel uses jazz rhythm to evoke the frenzied exploitation of land and people in contemporary Africa. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)843.92Literature French French fiction Modern Period 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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Il Tram 83 è dunque un palcoscenico di umanità varia, che l’autore si diverte anche a elencare per categorie – ma, in fondo, non così varia. Tutti appaiono gaiamente ma inesorabilmente ossessionati dalla birra, dal denaro, dal «bassoventre». E infatti sono ben più che un contorno le pattuglie di ragazze, giovanissime o più mature, che petulantemente propongono/impongono i propri servigi sessuali agli avventori.
Unico personaggio dissonante è Lucien, uno scrittore idealista appena arrivato dall’Entroterra e che ritrova un suo vecchio compagno di studi, detto Requiem, che invece degli ideali si è disfatto da un pezzo per trasformarsi in un’avanguardia del cinismo. Il romanzo ha un suo intreccio, naturalmente, ma più ancora di esso rimane nella mente del lettore l’atmosfera di questo pezzo di far west (non a caso Requiem ama citare il Nuovo Messico) in cui si è tramutato un angolo d’Africa contagiato dalla nuova febbre dell’oro. O della pietra. «In principio era la pietra e la pietra provocò il possesso e il possesso la corsa al minerale» è l’incipit del romanzo d’esordio di questo poeta e autore di teatro originario di Lubumbashi, da diversi anni residente in Austria.
La scrittura è in sintonia con il clima della narrazione, soprattutto nei dialoghi, spesso interrotti, ripresi, con nuovi interlocutori non presentati e, sempre, il «Sa l’ora?» di una ragazzotta che tenta un approccio. L’altro espediente è quello dell’accumulo, come quando vengono declinati tutti i soprannomi del “Negus” Requiem. Importante è anche il ruolo della musica, che, con tutte le voci e gli altri rumori, rende Tram 83 un romanzo particolarmente sonoro. E, sottotraccia ma non troppo, emergono frammenti di riflessione sul ruolo dello scrittore nella società (ma Fiston sostiene, nelle interviste che rilascia, di essere più «pragmatico» del suo Lucien).
Un libro con una sua forza, per non dire violenza, che può respingere come attrarre. Che può essere visto come una caricatura grottesca, o un fumetto senza disegni. Oppure (e le cose non necessariamente si elidono l’un l’altra) come uno sguardo allegramente senza speranza su una società dominata dalla corsa alla pietra, dove «tutte le strade portano al Tram 83». ( )