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Het boek tegen de dood

di Elias Canetti

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The Book Against Death is the work of a lifetime: a collection of Elias Canetti's powerful, disarming, and often bleakly comic observations, diatribes, musings, and commentaries on and against death. Evoking despair, melancholy, and fury, Canetti examines the inevitable demise of all beings--from the ant, the fish, and the worm to an executioner, a court painter, and a Greek god--while fiercely protesting the mass deaths incurred during war and the willingness of the despot to wield death as power. Interspersed with material from philosophers and writers such as Goethe, Walter Benjamin, and Robert Walser, The Book Against Death is ultimately a moving affirmation of the value of life itself.  Canetti famously refused to die before he'd read all his obituaries and corrected them. "I accept no death."--Elias Canetti (1905-1994)… (altro)
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Si può scrivere un libro contro la morte? Si può, eccolo. Si può dire di tutto su questo evento programmato per tutto ciò che vive, nel senso che nasce, fiorisce e poi perisce. Niente e nessuno sfugge a questa legge che si chiama "natura". Elias Canetti con questi suoi pensieri dimostra che la morte può essere una vera e propria ossessione. Il suo libro infatti non è altro che una serie di pensieri sull'argomento. Alcuni sono eccezionali, altri interessanti, molti oscuri perchè senza contesto, altri indefinibili. L'autore lascia al lettore la possibilità di contestualizzarli. Non avrebbe potuto fare diversamente.

Ognuno di noi pensa a questo evento con sospetto, paura, apprensione. Non credo ci sia qualcuno al mondo che ci pensi con piacere, affascinato da quello che gli succederà un giorno, tenuto quanto più possibile lontano. Ma non serve a nulla. Questo evento che viene tradizionalmente descritto come una "signora" in nero, magari con una falce in mano. Provate a chiedere a Google qualcosa sul suo conto. Vi darà circa duecento e più milioni di risposte ed immagini sulla sua identità. Possiamo aggiungerci i pensieri in libertà di Canetti. Lui rimane per tutto il libro quanto mai scettico, pessimista, qualunquista direi. Uno in particolare mi ha colpito: "Dio, il tuo carnefice".

Non sono d'accordo, ovviamente. E vi dirò anche il perchè, esemplificando al massimo: se tutto è stato creato con un inizio, dovrà pur esserci stato un progetto. Dietro di questo mi pare che ci debba essere qualcuno che l'abbia oltre che pensato anche realizzato. Poichè ogni progetto ha un principio, una esecuzione ed una fine, deve esserci anche una conclusione che in questo caso chiamiamo "fine=morte".

Ma questa "fine=morte" non finisce del tutto perchè serve a rinnovare e ricreare un nuovo inizio. Il ciclo "vita-morte-vita" è destinato a continuare all'infinito. Tutto deve finire per poi ricominciare. La morte quindi non esiste. Non chiedetemi spiegazioni e significato di una cosa del genere. Non mi interessa. So solo che il "carnefice", come lo chiama Canetti, non può essere Dio. Lui ne è l'Autore. ( )
  AntonioGallo | Nov 2, 2017 |
Si può scrivere un libro contro la morte? Si può, eccolo. Si può dire di tutto su questo evento programmato per tutto ciò che vive, nel senso che nasce, fiorisce e poi perisce. Niente e nessuno sfugge a questa legge che si chiama "natura". Elias Canetti con questi suoi pensieri dimostra che la morte può essere una vera e propria ossessione. Il suo libro infatti non è altro che una serie di pensieri sull'argomento. Alcuni sono eccezionali, altri interessanti, molti oscuri perchè senza contesto, altri indefinibili. L'autore lascia al lettore la possibilità di contestualizzarli. Non avrebbe potuto fare diversamente.

Ognuno di noi pensa a questo evento con sospetto, paura, apprensione. Non credo ci sia qualcuno al mondo che ci pensi con piacere, affascinato da quello che gli succederà un giorno, tenuto quanto più possibile lontano. Ma non serve a nulla. Questo evento che viene tradizionalmente descritto come una "signora" in nero, magari con una falce in mano. Provate a chiedere a Google qualcosa sul suo conto. Vi darà circa duecento e più milioni di risposte ed immagini sulla sua identità. Possiamo aggiungerci i pensieri in libertà di Canetti. Lui rimane per tutto il libro quanto mai scettico, pessimista, qualunquista direi. Uno in particolare mi ha colpito: "Dio, il tuo carnefice".

Non sono d'accordo, ovviamente. E vi dirò anche il perchè, esemplificando al massimo: se tutto è stato creato con un inizio, dovrà pur esserci stato un progetto. Dietro di questo mi pare che ci debba essere qualcuno che l'abbia oltre che pensato anche realizzato. Poichè ogni progetto ha un principio, una esecuzione ed una fine, deve esserci anche una conclusione che in questo caso chiamiamo "fine=morte".

Ma questa "fine=morte" non finisce del tutto perchè serve a rinnovare e ricreare un nuovo inizio. Il ciclo "vita-morte-vita" è destinato a continuare all'infinito. Tutto deve finire per poi ricominciare. La morte quindi non esiste. Non chiedetemi spiegazioni e significato di una cosa del genere. Non mi interessa. So solo che il "carnefice", come lo chiama Canetti, non può essere Dio. Lui ne è l'Autore. ( )
  AntonioGallo | Nov 2, 2017 |
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The Book Against Death is the work of a lifetime: a collection of Elias Canetti's powerful, disarming, and often bleakly comic observations, diatribes, musings, and commentaries on and against death. Evoking despair, melancholy, and fury, Canetti examines the inevitable demise of all beings--from the ant, the fish, and the worm to an executioner, a court painter, and a Greek god--while fiercely protesting the mass deaths incurred during war and the willingness of the despot to wield death as power. Interspersed with material from philosophers and writers such as Goethe, Walter Benjamin, and Robert Walser, The Book Against Death is ultimately a moving affirmation of the value of life itself.  Canetti famously refused to die before he'd read all his obituaries and corrected them. "I accept no death."--Elias Canetti (1905-1994)

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