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LiddyGally: Both books share a good-hearted (and intelligent) female protaganist who is forced to attend a boarding school she does not like and face the loss of a father.
Un' altra lettura cardine della mia infanzia, a cui sarà difficile dare un giudizio oggettivo; ma è giusto così, i romanzi per bambini vanno giudicati con gli occhi di un bambino. Forse qui mancano la vivacità e la brillantezza che caraterizzano "Il piccolo Lord" e "Il giardino segreto" (gli altri capolavori per ragazzi della Burnett), è una storia che si attiene di più alla letteratura sentimentale di fine 800, con l'orfanella caduta in dsgrazia e l'immancabile riscatto finale; però le atmosfere fiabesche sono meravigliose, soprattutto agli occhi di un bambino: ricordo ancora il mio incanto di fronte alla fervida immaginazione di Sara e l'entusiasmo quando le fantasie sono diventate realtà: queste sensazioni ormai mi sono entrate nel sangue e sono uno dei motivi per cui ho imparato ad amare i libri. Non mancano poi delle scenette singolari nel tipico stile dell'autrice, che "normalizzano" la vicenda smorzando il patetismo che ogni tanto rischia di essere eccessivo: ad esempio i capricci di Lottie, o le buffe riflessioni del topino Melchisedec. La stessa protagonista non è la classica santarellina senza altra caratteristica se non l'essere povera, sfortunata e maltrattata: è una personcina acuta ed osservatrice, che ha le sue idee ben precise sul mondo che la circonda e soprattutto è sempre conscia del suo valore (il titolo "La piccola principessa" fa riferimento a questo del resto). E' stata una rilettura piacevolissima, che se ha perso qualcosa della magia che provavo da bambina ha però largamente compensato con la nostalgia che mi ha accompagnato sin dalle prime righe. ( )
In una cupa e nebbiosa giornata d’inverno, con le luci dei negozi e i lampioni accesi come di notte, una bambina sedeva accanto al suo papà in una carrozza che procedeva lentamente per le strade di Londra.
Citazioni
Ultime parole
Sara sentí istintivamente una profonda intesa con Anna, anche se aveva pronunciato solo quelle due parole, per poi rimanere a osservarla mentre lei usciva con il signore indiano e saliva in carrozza.
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Sara Crewe, or What Happened At Miss Minchin's, the work on which A Little Princess is based, was first written as a serialized novella. It was published in St. Nicholas Magazine in 1888.
Sara Crewe, a pupil at Miss Minchin's London school, is left in poverty when her father dies but is later rescued by a mysterious benefactor.
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Descrizione del libro
Costretta a trasferirsi in un tetro collegio inqlese, Sara si conquista tante nuove amiche grazie alle meraviqliose storie che sa inventare. Ma quando suo padre muore, lasciandola in miseria, l'arcigna direttrice la obbliga a fare da serva alle sue compagne. Sara però non si arrende e, immaginando di essere una principessa, affronta le umiliazioni con coraggio e nobiltà d'animo. Senza abbandonare lo speranza che la sua favola avrà un lieto fine. Età di lettura: da 10 anni.
Forse qui mancano la vivacità e la brillantezza che caraterizzano "Il piccolo Lord" e "Il giardino segreto" (gli altri capolavori per ragazzi della Burnett), è una storia che si attiene di più alla letteratura sentimentale di fine 800, con l'orfanella caduta in dsgrazia e l'immancabile riscatto finale; però le atmosfere fiabesche sono meravigliose, soprattutto agli occhi di un bambino: ricordo ancora il mio incanto di fronte alla fervida immaginazione di Sara e l'entusiasmo quando le fantasie sono diventate realtà: queste sensazioni ormai mi sono entrate nel sangue e sono uno dei motivi per cui ho imparato ad amare i libri. Non mancano poi delle scenette singolari nel tipico stile dell'autrice, che "normalizzano" la vicenda smorzando il patetismo che ogni tanto rischia di essere eccessivo: ad esempio i capricci di Lottie, o le buffe riflessioni del topino Melchisedec. La stessa protagonista non è la classica santarellina senza altra caratteristica se non l'essere povera, sfortunata e maltrattata: è una personcina acuta ed osservatrice, che ha le sue idee ben precise sul mondo che la circonda e soprattutto è sempre conscia del suo valore (il titolo "La piccola principessa" fa riferimento a questo del resto).
E' stata una rilettura piacevolissima, che se ha perso qualcosa della magia che provavo da bambina ha però largamente compensato con la nostalgia che mi ha accompagnato sin dalle prime righe. (