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A Clockwork Orange (Penguin Modern Classics)…
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A Clockwork Orange (Penguin Modern Classics) (originale 1962; edizione 2000)

di Anthony Burgess, Blake Morrison (Introduzione)

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Told through a central character, Alex, the disturbing novel creates an alarming futuristic vision of violence, high technology, and authoritarianism. A modern classic of youthful violence and social redemption set in a dismal dystopia whereby a juvenile deliquent undergoes state-sponsored psychological rehabilitation for his aberrant behavior.… (altro)
Utente:ominogue
Titolo:A Clockwork Orange (Penguin Modern Classics)
Autori:Anthony Burgess
Altri autori:Blake Morrison (Introduzione)
Info:Penguin Classics (2000), Edition: New Ed, Paperback, 176 pages
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:**
Etichette:Read in 2011, Read in Montreal, British fiction, fiction, dystopia, Guardian 1000, Published in 1960, Published in the 1960s, Published in the 20th century, Time 100 - Novels, Modern Library 100 Best Novels

Informazioni sull'opera

Arancia meccanica di Anthony Burgess (1962)

  1. 342
    1984 di George Orwell (wosret)
  2. 262
    Il mondo nuovo di Aldous Huxley (MinaKelly)
  3. 151
    Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey (lucyknows, Gregorio_Roth, Gregorio_Roth)
    lucyknows: One Flew Over the Cuckoo's Nest by Ken Kesey may be paired with A Clockwork Orange by Anthony Burgess or The Outsider by Albert Camus. All three novels explore the them of society versus the individual.
  4. 122
    Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood (wosret)
  5. 62
    Lo straniero di Albert Camus (SanctiSpiritus)
  6. 63
    Riddley Walker di Russell Hoban (fugitive)
  7. 30
    Hoppla! 1 2 3 (French Literature) di Gérard Gavarry (bluepiano)
    bluepiano: Central character is another criminally violent leader of a gang of youths. Here too the gang use slang terms of the author's devising. Less violence, a less straightforward narration, & to me a more interesting book.
  8. 41
    A Boy and His Dog [short fiction] di Harlan Ellison (artturnerjr)
    artturnerjr: Futuristic ultraviolent teenage blues
  9. 20
    La roccia di Brighton di Graham Greene (John_Vaughan)
  10. 20
    I figli dell'invasione di John Wyndham (SnootyBaronet)
    SnootyBaronet: Teddy boys
  11. 10
    Nella colonia penale di Franz Kafka (aprille)
  12. 32
    L'atlante delle nuvole di David Mitchell (sturlington)
  13. 87
    Il giovane Holden di J. D. Salinger (SqueakyChu)
  14. 10
    Rubicon Harvest di C. W. Kesting (Aeryion)
    Aeryion: The sub-culture of designer drug use and it's effect on the gritty society within Rubicon call back to A Clockwork Orange like an anesthetized echo. The prevalent use and abuse of the potent designer neurocotic Synth and the language (Illuminese) that the addicts speak amongst themselves is a brilliant homage to Burgess's original genius! This story gave me shivers as I read through the vivid hallucinatory narrative. A must read for every fan of the genre!… (altro)
  15. 00
    Paura di Richard Wright (Sammelsurium)
    Sammelsurium: Both of these classic novels sympathetically portray main characters who commit horrific crimes and thereafter suffer under flawed criminal justice systems. They are written from quite different perspectives, but focus on similar themes of criminal responsibility and reform.… (altro)
  16. 00
    Escape from Spiderhead {story} di George Saunders (aprille)
  17. 00
    Il garzone del macellaio di Patrick McCabe (kjuliff)
  18. 01
    Tolleranza zero: romanzo di Irvine Welsh (SqueakyChu)
  19. 01
    Un cadavere a Deptford di Anthony Burgess (Utente anonimo)
  20. 13
    La solitudine del maratoneta di Alan Sillitoe (thatguyzero)

(vedi tutti i 20 consigli)

1960s (6)
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Il significato di Arancia Meccanica è complesso e sfaccettato, e si presta a diverse interpretazioni. Ecco alcuni dei temi principali che emergono dal romanzo:

Violenza e libero arbitrio: Alex, il protagonista, è un giovane che compie atti di violenza gratuiti. La sua "cura" lo rende incapace di provare piacere dalla violenza, ma lo priva anche del libero arbitrio. Il romanzo ci interroga sulla natura della violenza, sul ruolo del libero arbitrio e sulla possibilità di riabilitazione.

Condizionamento sociale: Alex è un prodotto della sua società, che è permeata da violenza e brutalità. Il romanzo ci invita a riflettere sul modo in cui la società ci influenza e sulle nostre responsabilità individuali.

Bene e male: La dicotomia tra bene e male è sfumata in Arancia Meccanica. Alex non è un cattivo assoluto, e le sue vittime non sono completamente innocenti. Il romanzo ci costringe a mettere in discussione le nostre convinzioni morali e a interrogarci sulla natura del bene e del male.

Linguaggio: Burgess utilizza un linguaggio inventato, il "nadsat", che riflette la cultura giovanile e la violenza del mondo di Alex. Il linguaggio è uno strumento di potere e controllo, e il romanzo ci mostra come può essere usato per manipolare e alienare le persone.

Identità: Alex è alla ricerca di una sua identità, e la sua violenza è un modo per affermarsi. Il romanzo ci invita a riflettere sul significato di identità e sul ruolo che la violenza gioca nella sua formazione.

Utopia e distopia: Il romanzo presenta una visione distopica della società, ma anche un'utopia in cui la violenza è stata eliminata. Ci invita a riflettere sulla possibilità di creare una società migliore e sul prezzo da pagare per ottenerla.

Oltre a questi temi principali, Arancia Meccanica è ricco di simbolismi e riferimenti letterari. Il romanzo è un'opera complessa e provocatoria che continua ad essere attuale e ad alimentare dibattiti e riflessioni.

Alcune interpretazioni:

Arancia Meccanica è un'allegoria della guerra fredda e del pericolo del totalitarismo.
Il romanzo è una critica della società occidentale e del suo culto della violenza.
Arancia Meccanica è un'esplorazione della natura umana e del rapporto tra bene e male.

Conclusione:

Il significato di Arancia Meccanica è aperto all'interpretazione del lettore. Il romanzo è un'opera ricca di spunti di riflessione che ci invita a interrogarci su questioni fondamentali come la violenza, il libero arbitrio, la società e la natura umana.

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Anthony Burgess nasce il 25 febbraio 1917. Un’arancia meccanica nel suo destino Scrittore, critico letterario, studioso, compositore, sceneggiatore, Anthony Burgess, pseudonimo di John Burgess Wilson, è stato sicuramente uno dei più grandi autori inglesi del Novecento, dalla vastissima e ricchissima produzione. Ma di lui si parla quasi sempre per un solo motivo: è l’autore di Arancia meccanica.

Fu travolto dalle polemiche (e dalla violenza) legate alla trasposizione cinematografica del suo romanzo, reazioni inaspettate, alle quali rispose cercando di spiegare il senso di un testo che va ben oltre la violenza fine a se stessa. Provò anche a scrivere un sequel, rimasto inedito e ritrovato, dopo la sua morte, nella casa di Bracciano, vicino a Roma.

E pensare che per Burgess quel libro nasceva da un trauma. Sua moglie Lynne Jones era stata aggredita, nel 1944, a Londra, da un gruppo di soldati americani. La donna era incinta, abortì e non poté più avere figli. Nel romanzo Alex e la sua banda fanno irruzione nella casa di un mite letterato e ne violentano la moglie. Arancia meccanica venne scritto nel 1962, quando a Burgess era stato diagnosticato un tumore al cervello e i medici gli avevano dato un anno di vita.

La diagnosi era sbagliata e lo scrittore visse altri trent’anni, ma, certo, non fu la serenità a dettare quelle pagine! Si è curato con la scrittura. Forse la trasposizione cinematografica del suo romanzo ha prodotto la catarsi finale che gli ha permesso di superare il trauma. ( )
  AntonioGallo | Feb 24, 2024 |
Il nostro caro Alex narra la sua storia fatta di ultraviolenza, con sottofondi di musica classica ad invadere ed inebriare i sensi, stimolando il suo agire malvagio ed amorale.
Egli è il capo di una banda, il membro più giovane e geniale, possiede grande sensibilità e cultura nel campo della musica classica.
Non si è indifferenti alla malvagità delle sue azioni, nè se ne prova sdegno perchè Alex incarna la parte peggiore di ogni uomo e lo fa con lucida razionalità.
Dispiace la sua prigionia, il condizionamento mentale a cui è sottoposto, il quale permette ai ruoli di ribaltarsi. Il carnefice diviene vittima, ma ancora una volta il personaggio si libera dal guscio della stasi.
Tra libro e trasposizione cinematografica vi sono alcune differenze applicate al linguaggio, ma entrambe le versioni sono originali e nessuna esclude l'altra.

http://www.youtube.com/watch?v=FsPiA6xBXYA ( )
  Ametista. | Jul 16, 2012 |
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Mr. Burgess, whenever we remeet him in a literary setting, seems to be standing kneedeep in the shavings of new methods, grimed with the metallic filings of bright ideas. A Clockwork Orange, for example, was a book which no one could take seriously for what was supposed to happen in it-its plot and "meaning" were the merest pretenses-but which contained a number of lively notions, as when his delinquents use Russian slang and become murderous on Mozart and Beethoven. In a work by Burgess nothing is connected necessarily or organically with anything else but is strung together with wires and pulleys as we go.
aggiunto da SnootyBaronet | modificaThe New York Times, John Bayley
 
Burgess’s 1962 novel is set in a vaguely Socialist future (roughly, the late seventies or early eighties)—a dreary, routinized England that roving gangs of teenage thugs terrorize at night. In perceiving the amoral destructive potential of youth gangs, Burgess’s ironic fable differs from Orwell’s 1984 in a way that already seems prophetically accurate. The novel is narrated by the leader of one of these gangs-—Alex, a conscienceless schoolboy sadist—and, in a witty, extraordinarily sustained literary conceit, narrated in his own slang (Nadsat, the teenagers’ special dialect). The book is a fast read; Burgess, a composer turned novelist, has an ebullient, musical sense of language, and you pick up the meanings of the strange words as the prose rhythms speed you along.
aggiunto da SnootyBaronet | modificaThe New Yorker, Pauline Kael
 
A Clockwork Orange, the book for which Burgess — to his understandable dismay — is best known. A handy transitional primer for anyone learning Russian, in other respects it is a bit thin. Burgess makes a good ethical point when he says that the state has no right to extirpate the impulse towards violence. But it is hard to see why he is so determined to link the impulse towards violence with the aesthetic impulse, unless he suffers, as so many other writers do, from the delusion that the arts are really rather a dangerous occupation. Presumably the connection in the hero’s head between mayhem and music was what led Stanley Kubrick to find the text such an inspiration. Hence the world was regaled with profound images of Malcolm McDowell jumping up and down on people’s chests to the accompaniment of an invisible orchestra.

It is a moot point whether Burgess is saying much about human psychology when he so connects the destructive element with the creative impulse. What is certain is that he is not saying much about politics. Nothing in A Clockwork Orange is very fully worked out. There is only half a paragraph of blurred hints to tell you why the young marauders speak a mixture of English and Russian. Has Britain been invaded recently? Apparently not. Something called ‘propaganda’, presumably of the left-wing variety, is vaguely gestured towards as being responsible for this hybrid speech. But even when we leave the possible causes aside, and just examine the language itself, how could so basic a word as ‘thing’ have been replaced by the Russian word without other, equally basic, words being replaced as well?
aggiunto da SnootyBaronet | modificaNew York Review of Books, Clive James
 
But all in all, “A Clockwork Orange” is a tour-de-force in nastiness, an inventive primer in total violence, a savage satire on the distortions of the single and collective minds.
 
In A Clockwork Orange, Anthony Burgess has written what looks like a nasty little shocker but is really that rare thing in English letters—a philosophical novel. The point may be overlooked because the hero, a teen-age monster, tells all about everything in nadsat, a weird argot that seems to be all his own. Nadsat is neither gibberish nor a Joycean exercise. It serves to put Alex where he belongs—half in and half out of the human race.
aggiunto da Shortride | modificaTime (Feb 15, 1963)
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Burgess, Anthonyautore primariotutte le edizioniconfermato
Amis, MartinPrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Arbonès, JordiTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Šenkyřík, LadislavTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
信一郎, 乾翻訳autore secondarioalcune edizioniconfermato
Üstel, AzizTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Belmont, GeorgesTraductionautore secondarioalcune edizioniconfermato
Biswell, AndrewEditor and Introductionautore secondarioalcune edizioniconfermato
Blumenbach, UlrichTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Bossi, FlorianaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Brumm, WalterTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Buddingh, C.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Buddingh, W.F.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Buenaventura, RamónPrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Chabrier, HortenseTraductionautore secondarioalcune edizioniconfermato
Csejdy, AndrásPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Dagys, SauliusTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Damsma, HarmTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Fančović, MarkoTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Fernandes, FábioTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gunn, JamesPrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hollander, TomNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Horváth, László, Gy.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hyman, Stanley EdgarPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Jones, BenIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Kořínek, OtakarTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Körpe, DostTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Konttinen, Moog(käänt.)autore secondarioalcune edizioniconfermato
Krege, WolfgangTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Leal Fernández, AníbalTraductorautore secondarioalcune edizioniconfermato
Lundgren, CajTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Melchior, ClausA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Miedema, NiekTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mikkin, DanKujundaja.autore secondarioalcune edizioniconfermato
Miller, RonIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Monzó, QuimIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Morrison, BlakeIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Pelham, DavidImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Pelham, DavidIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Quijada, AnaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rawlinson, MarkA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rogde, IsakOvers.autore secondarioalcune edizioniconfermato
Self, WillIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Steinz, PieterPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Stiller, RobertTł.autore secondarioalcune edizioniconfermato
Trengrove, BarryJacket Designautore secondarioalcune edizioniconfermato
Uibo, UdoTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Vieira, José LuandinoTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Walsh, JohnIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Welsh, IrvinePrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Goodness comes from within [...] Goodness is something chosen. When a man cannot choose he ceases to be a man.
Does God want goodness or the choice of goodness? Is a man who chooses to be bad perhaps in some way better than a man who has the good imposed upon him?
There is, in fact, not much point in writing a novel unless you can show the possibility of moral transformation, or an increase in wisdom, operating in your chief character or characters.
It's funny how the colors of the real world only seem really real when you watch them on a screen.
Then I noticed, in all my pain and sickness, what music it was that like crackled and boomed on the sound-track, and it was Ludwig van, the last movement of the Fifth Symphony, and I creeched like bezoomny at that. ‘Stop!’ I creeched. ‘Stop, you grahzny disgusting sods. It’s a sin, that’s what it is, a filthy unforgivable sin, you bratchnies!’
Ultime parole
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Told through a central character, Alex, the disturbing novel creates an alarming futuristic vision of violence, high technology, and authoritarianism. A modern classic of youthful violence and social redemption set in a dismal dystopia whereby a juvenile deliquent undergoes state-sponsored psychological rehabilitation for his aberrant behavior.

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Descrizione del libro
Alex è un eroe dei nostri tempi: un teppista sempre pronto a tirar fuori il coltello, capo di una banda di duri che ogni sera, sui marciapiedi dei sobborghi, ripete il gioco della violenza: rapine, stupri, scassi, assalti ai negozi, scontri con altre bande. Finché Alex, che si interessa solo a Beethoven, viene tradito dai suoi amici durante una delle tante sue imprese. Le terapie di rieducazione, non meno violente, lo ridurranno a un'arancia meccanica, in balia delle sue antiche vittime, in una girandola di situazioni grottesche e paradossali. Con una testimonianza di Anthony Burgess e un'intervista a Stanley Kubrick che da questo romanzo ha tratto l'omonimo film.
Riassunto haiku

Biblioteca di un personaggio famoso: Anthony Burgess

Anthony Burgess ha una Legacy Library. Legacy libraries sono le biblioteche personali di famosi lettori, aggiunte dai membri di LibraryThing che appartengono al gruppo Legacy Libraries.

Vedi il profilo legale di Anthony Burgess.

Vedi la pagina dell'autore di Anthony Burgess.

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