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Lila (Supercoralli) (Italian Edition) (2014)

di Marilynne Robinson

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Serie: Gilead (3)

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiCitazioni
2,5151135,893 (4.05)282
Abandoning her homeless existence to become a minister's wife, Lila reflects on her hardscrabble life on the run with a canny young drifter and her efforts to reconcile her painful past with her husband's gentle Christian worldview.
  1. 10
    Brooklyn di Colm Tóibín (charl08)
    charl08: In both novels, key character faces new, difficult choices in new places. Both beautifully written, compelling.
  2. 00
    Riflessi in un occhio d'oro di Carson McCullers (Philosofiction)
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“Lila” di Marilynne Robinson.
Il romanzo non mi è piaciuto tanto, anche se scritto bene e senza fronzoli. E’ la storia di Lila, rapita da bambina da una donna misteriosa, chiamata Doll, che la sottrae a una casa in cui nessuno si cura di lei e la porta in giro per le strade, in cerca di un lavoro e del cibo per sfamarsi, al seguito di una setta religiosa, al tempo della Grande Depressione, fino a quando finisce, per caso, ormai adulta, in una chiesa, dove un predicatore anziano si innamora e si prende cura di lei. Ci sono comunque pagine quasi poetiche e Lila, un temperamento indomito e quasi selvaggio, commuove quando si prende cura delle rose sulla tomba della moglie e della figlioletta del pastore o quando presta il suo cappotto al ragazzo in fuga, che pensava di aver ucciso il padre. Il tema è quello dell’amore, seppure nelle sue forme meno usuali, ma anche quello dell’amicizia, da parte degli abitanti di Gilead, che provvedono alla cura della casa del pastore e di Lila, quando deve partorire. L’amore che non cura le ferite del passato, ma le addolcisce, che non fuga i dubbi sul senso della vita e di tutto ciò che vi accade, ma la rende più sostenibile e se si è fortunati e ci si accontenta anche felice. ( )
  CristinaGandolfi | Nov 28, 2017 |
Lei aveva solo quel coltello. E la paura e la solitudine e il rimpianto

Ho fatto una certa fatica a entrare in questo libro perché l’atmosfera di pervasiva religiosità che si respira fin dalle prime pagine mi è risultata, di primo acchito, poco congeniale. Poi mi sono ripetuta quello che dovrebbe essere un’ovvietà per chi legge ovvero che non ha senso ricercare in ogni libro lo specchio delle proprie convinzioni o del proprio vissuto. Quando capita, è bello, ma può essere bello anche allontanarsene e pure di molto. E così mi sono lasciata prendere, anche perché la qualità della scrittura di Marilynne Robinson è di tale livello da avvolgere anche un lettore (lettrice) potenzialmente riluttante. Una qualità, non esito a dire, eccezionale (ottima traduzione), capace di rendere con tocco elegiaco, semplice e potente al tempo stesso, riflessioni introspettive e sguardo sulla natura. I temi della storia sono l’abbandono, la solitudine, la lotta per la sopravvivenza, la violenza del mondo ma anche la possibilità di salvezza, grazie all’amore declinato qui nei modi meno scontati o prevedibili (l’amore tra Lila e la donna, diseredata e in fuga perenne, che l’ha rapita bambina e l’amore tra la giovane Lila, sola e apparentemente senza domani, e il vecchio reverendo, poi suo marito, che l’ha accolta). Il tutto, specie l’amore, raccontato con un pudore e una delicatezza che sono quanto di più lontano si possa immaginare dalla retorica, anche religiosa, che la parte iniziale del libro mi aveva fatto paventare. E su tutto le mille eterne domande, di chi crede e chi no, sul senso della vita e della sofferenza. Niente sdolcinature e, per intenderci, niente a che vedere con la trilogia di Kent Haruf che mi è venuta in mente perché anche questo libro fa parte di una trilogia, di cui non ho letto gli altri due. ( )
1 vota Marghe48 | Aug 30, 2017 |
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With Lila, Marilynne Robinson completes her mythic cycle, this intimate portrait of an imaginary town filled with very real people. Like her forebears James Joyce, William Faulkner and William Kennedy, among others, Robinson has created a world unto itself, as cleanly evoked as Dublin, Yoknapatawpha County or Albany; only in Robinson’s case, her alternate universe is one of the blessed places of the earth.
aggiunto da zhejw | modificaAmerica, Angela Alaimo O'Donnell (Apr 27, 2015)
 
You don’t need an ounce of faith to be stunned and moved by Lila. God has never been so attractive as he is in Robinson’s depiction, but her heart is with the human experience, in all its forms. Lila and Ames are lonely souls, worn out by sadness and suffering, but they learn how to be together and find salvation, of a sort. Robinson writes Lila in a mystifyingly impressive amalgam of recollection and spontaneously unfolding thought. Sometimes you feel the ideas are being born fresh on the page, and yet they also contain a depth of thinking and feeling that only years of work can summon. Taken together, with Lila as the culmination, these books will surely be read and known in time as one of the great achievements of contemporary literature. An embarrassingly grand statement for such gentle, graceful work.
aggiunto da zhejw | modificaThe Guardian, Sophie Elmhirst (Oct 12, 2014)
 
Robinson shakes her finger at whoever she thinks needs to learn a lesson. I’m not saying that great novelists haven’t done this before (see “War and Peace”), only that it didn’t necessarily benefit their work. Robinson writes about religion two ways. One is meliorist, reformist. The other is rapturous, visionary. Many people have been good at the first kind; few at the second kind, at least today.

The second kind is Robinson’s forte.
 
Robinson’s determination to shed light on these complexities—the solitude that endures inside intimacy, the sorrow that persists beside joy—marks her as one of those rare writers genuinely committed to contradiction as an abiding state of consciousness. Her characters surprise us with the depth and ceaseless wrinkling of their feelings.
aggiunto da melmore | modificaThe Atlantic, Leslie Jamison (Sep 17, 2014)
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Robinson, Marilynneautore primariotutte le edizioniconfermato
Hoffman, MaggieNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Kampmann, EvaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

Appartiene alle Serie

Gilead (3)

Appartiene alle Collane Editoriali

Mirmanda (134)
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Titolo canonico
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Titolo originale
Titoli alternativi
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Personaggi
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Eventi significativi
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Epigrafe
Dedica
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To IOWA
Incipit
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The child was just there on the stoop in the dark, hugging herself against the cold, all cried out and nearly sleeping.
Citazioni
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What could the old man say about all those people born with more courage than they could find a way to spend and then there was nothing to do with it but just get by?
And the old man did look as though every blessing he had forgotten to hope for had descended on him all at once, for the time being.
He was happier than he wanted her to see, relieved even though he knew it was too soon to trust that they were safe yet, and worried that he was too ready to be happy and relieved. After breakfast he set a little glass bowl on the porch railing to catch some snow as it fell, and when he saw it had stopped falling, he took the bowl out to the rosebushes to pluck snow that had caught in the brambles. He brought it inside and set it on the windowsill so the sun would melt it. It was pretty the way the light made kind of a little flame, floating in the middle of the water, burning away in there cold as could be. It was for christening the child, she knew without asking. If the child came struggling into the world, that water would be ready for him. If it had to be his only blessing, then it would be a pure and lovely blessing. That was the old man getting ready to make the best of the worst that could happen. Not my will but thine. In his sermons he was always reminding himself of that prayer.
You are right not to talk. It's a sort of higher honesty, I think. Once you start talking, there's no telling what you'll say (p. 20).
Clean an acceptable. It would be something to know what that felt like, even for an hour or two (p. 67)
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
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DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

Abandoning her homeless existence to become a minister's wife, Lila reflects on her hardscrabble life on the run with a canny young drifter and her efforts to reconcile her painful past with her husband's gentle Christian worldview.

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