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Those Who Leave and Those Who Stay:…
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Those Who Leave and Those Who Stay: Neapolitan Novels, Book Three (originale 2013; edizione 2014)

di Elena Ferrante (Autore), Ann Goldstein (Traduttore)

Serie: L'amica geniale (3)

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2,892914,863 (4.19)108
Prossima alle nozze con Pietro Airota e autrice di un libro di discreto successo, Elena torna a Napoli, dove incontra Enzo e Pasquale che la informano che Lila non sta bene e vuole vederla. Raggiunta l'amica, Len©ð deve prometterle che, se Lila star© male, si occuper© lei del figlio Gennaro. Scopre delle terribili condizioni di Lila, sfruttata in fabbrica fino al deperimento fisico. Oltretutto, Lila viene convinta da Pasquale e da Nadia (figlia della professoressa Galiani) a iscriversi al partito comunista per ribellarsi delle tremende condizioni di vita in fabbrica, degli abusi di Bruno Soccavo e del suo salario misero. Oltre a questo, a rendere stancante la sua vita, c'©· un malessere taciuto al medico e l'affaticamento: di notte, infatti, seppure stremata, Lila aiuta Enzo a studiare l'informatica e a occuparsi di un corso a dispense di Zurigo a cui lui si ©· iscritto e cui deve mandare test periodici. In questo periodo, Lila ha un progressivo avvicinamento a Enzo, che diventa il suo fidanzato. Elena scrive un articolo di denuncia per l'Unit© , che le porta anche una piccola fama nei circoli giornalistici, ma l'imminente matrimonio la riporta a Firenze da Pietro. Dopo questa breve parentesi napoletana in cui le amiche si erano ritrovate, Len©£ e Lila si perdono di nuovo e vanno avanti con le loro vite, Elena con Pietro e Lila con Enzo. Il matrimonio delude in fretta Elena, che intrappolata nella nuova vita perde l'ispirazione, scrive con mediocri risultati e fatica a stare dietro al cocciuto marito e alle figlie che le nascono, Adele soprannominata Dede ed Elsa. Lila ed Enzo cominciano a guadagnare di pi©£ lavorando come programmatori per l'IBM, ora possono permettersi uno stile di vita migliore e possono dare un futuro concreto a Gennaro.… (altro)
Utente:RavRita
Titolo:Those Who Leave and Those Who Stay: Neapolitan Novels, Book Three
Autori:Elena Ferrante (Autore)
Altri autori:Ann Goldstein (Traduttore)
Info:Europa Editions (2014), Edition: 1st, 400 pages
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante (2013)

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Bellissimo, intenso e molto coinvolgente anche il terzo libro della storia di Elena e Lila. Ormai siamo negli anni '70, Lila ha un figlio, ha lasciato il marito e lavora come operaia in condizioni durissime, Elena si è laureata alla Normale di Pisa, ha sposato un suo compagno di università figlio di intellettuali benestanti e potenti, vive a Firenze e ha pubblicato un libro di successo. Vite distanti e molto diverse le loro, ma un filo sottile continua ad intersecare le loro esistenze e sullo sfondo i fermenti di quegli anni, le lotte operaie, il femminismo, il terrorismo ... La Ferrante anche in questo libro ha saputo ricreare uno spaccato veritiero di quegli anni attraverso le vicende personali delle due protagoniste e della miriade di personaggi che ruotano attorno a loro. Lo stile è sempre quello, fluido, scorrevole, coinvolgente e molto accattivante. Una lettura che non si vorrebbe mai terminare. ( )
  Raffaella10 | Jan 30, 2023 |
Il volume più "fiacco" della tetralogia, ho trovato il personaggio di Elena estremamente irritante, anche più dei libri precedenti, Lila invece si riscatta. narrazione un po' troppo lenta, ma commovente come la Ferrante sa fare bene: non vengono però alla luce temi fondamentali come invece era successo nei precedenti, tutto è abbastanza statico come d'altronde la vita di Lenu. probabilmente questa fiacca nel racconto è stata pensata volutamente dalla scrittrice per trasmettere a noi lettori la sensazione di staticità insopportabile vissuta dalla protagonista. Quindi, questo romanzo si rivela essere di "passaggio", di transizione, che funge esclusivamente da anello di congiunzione tra il secondo libro e il quarto, i più belli della saga a mio parere. ( )
  mdiga | Jun 27, 2020 |
Lila ed Elena sono ormai donne, con marito e figli. I loro rapporti diventano sempre più difficili ma non riescono a staccarsi l'una dall'altra. MAGNIFICO ( )
  Claudy73 | Feb 8, 2017 |
Terza puntata di questa straordinaria biografia, autobiografia della Ferrante. Tra il secondo ed il terzo capitolo della mia lettura un giornalista del Sole, Claudio Gatti, ha fatto un’inchiesta: l’autrice, a suo dire, è Anita Raja, la moglie di Starnone. Ma chi se ne frega, lode all’autrice, se vuole rimanere nell’anonimato lo faccia, al lettore non interessa lei chi sia, interessa lei cosa scrive, e come lo scrive. In questo terzo libro siamo nella fase della maturità, Elena Greco ottiene un importante successo con il suo romanzo di esordio, che le consente notorietà e qualche soldo; il rapporto d’amore con Pietro si salderà nel matrimonio che porterà due bambine. Lina, intanto, continua la sua guerra personale fatta di non mediazioni, vive con Enzo, cresce Gennaro ma gli echi del sessantotto non la possono lasciare indifferente; denuncia le condizioni di lavoro della fabbrica nella quale lavora, ma rimane Lina, l’amica geniale, imparerà insieme ad Enzo il linguaggio della programmazione e troverà ben altri sbocchi. In primo piano sempre Napoli, l’onnivora Napoli, con le sue passioni, con il suo enigmatico fascino che rappresenta un richiamo per Elena ed è vincolo per Lina. I fratelli Solara, le brigate rosse, la camorra, la fame e la ricchezza. Ma detta così sembra solo un romanzo, mentre così non è, perché la Ferrante riesce a dare storie ordinarie il furore della migliore letteratura. E ora non resta che, con le mie folli regole cui per l’ennesima volta mi assoggetto, leggere altri dodici libri per rientrare del mondo di Lina ed Elena per vedere come va a finire. ( )
  grandeghi | Dec 9, 2016 |
Continuano le vicissitudini di Lila ed Elena, ormai donne fatte alle prese col mondo del lavoro e la maternità.
Anche questo terzo romanzo non delude le aspettative, infatti i punti di forza dell'opera ci sono ancora tutti: dai personaggi tratteggiati con maestria ad una trama ricca e ben strutturata. In più essendo ambientato negli anni '70, pieni di scontri e violenza, è molto più politicizzato dei precedenti. Il mondo delle nostre due amiche si allarga, fuori dai confini in qualche modo "protetti" del rione o della scuola/università; sono adulte e come tali fanno i conti non solo con le loro emozioni, ma con la società. I toni stessi del libro diventano più disincantati, vi si trova una vena di cinismo molto più accentuata che nelle altre opere.
E' raro trovare una serie che riesca a mantenere standard così elevati ancora fino al penultimo volume, eppure Elena Ferrante ci è riuscita perfettamente. ( )
  Lilirose_ | Apr 15, 2016 |
...
Writing about the Brilliant Friend books has been one of the hardest assignments I’ve ever done. When I began, I thought I felt this way because I loved them so much and didn’t know where to start with all my praising. Then I had to fight a deep desire not to mention the things I most liked in the novels so I could keep them to myself. Now my view of the matter is that somehow Ferrante so thoroughly succeeds in her aim of seizing at “the evasive thing” that she has stirred up something from the depths of her mind that touches and spreads through mine.

It has to do, presumably, with femininity, with having been a girl who loved reading and was supposed to know that you have to let the boys keep winning at math. It has to do too with the less gendered but even more bodily experience of living in and through a mind. And it has to do, profoundly, with living in a mind and being touched by another one: delighted, exasperated, confused, envious, sorrowful, appalled. As the years go by, the women in these novels allow the holes in their friendship to spread, yet Elena feels the presence of Lila constantly, an almost physical pressure, a disturbance in the air. Telling her own story, she thinks, is easy enough: “the important facts slide along the thread of the years like suitcases on a conveyor belt at an airport.” But involving Lila, “the belt slows down, accelerates, swerves abruptly . . . The suitcases fall off, fly open, their contents scatter here and there. Her things end up among mine.”

“May I point out something?” Lila says to Elena in one of the women’s scarce, increasingly ill-tempered phone conversations in the Seventies. “You always use true and truthfully, when you speak and when you write. Or you say: unexpectedly. But when do people ever speak truthfully and when do things ever happen unexpectedly? You know better than I that it’s all a fraud and that one thing follows another and then another.”

This, in a nutshell, is Lila’s problem, perhaps her tragedy. She thinks so fast and with such ferocious rigor; she sees connections and discerns so many fine distinctions; she’s impossible and overwhelming — “too much for anyone” and, most of all, for herself. But Elena keeps thinking about her, putting her on the page. Great novels are intelligent far beyond the powers of any character or writer or individual reader, as are great friendships, in their way. These wonderful books sit at the heart of that mystery, with the warmth and power of both.
aggiunto da aileverte | modificaHarper's, Jenny Turner (sito a pagamento) (Oct 1, 2014)
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Elena Ferranteautore primariotutte le edizionicalcolato
Damien, ElsaTraductionautore secondarioalcune edizioniconfermato
Dias, Maurício SantanaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Filipetto, CeliaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Goldstein, AnnTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hedenberg, JohannaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hernández, MartaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Huber, HillaryNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Krieger, KarinÜbersetzerautore secondarioalcune edizioniconfermato
Laake, Marieke vanTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
Dedica
Incipit
Ho visto Lila per l'ultima volta cinque anni fa, nell'inverno del 2005.
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

Prossima alle nozze con Pietro Airota e autrice di un libro di discreto successo, Elena torna a Napoli, dove incontra Enzo e Pasquale che la informano che Lila non sta bene e vuole vederla. Raggiunta l'amica, Len©ð deve prometterle che, se Lila star© male, si occuper© lei del figlio Gennaro. Scopre delle terribili condizioni di Lila, sfruttata in fabbrica fino al deperimento fisico. Oltretutto, Lila viene convinta da Pasquale e da Nadia (figlia della professoressa Galiani) a iscriversi al partito comunista per ribellarsi delle tremende condizioni di vita in fabbrica, degli abusi di Bruno Soccavo e del suo salario misero. Oltre a questo, a rendere stancante la sua vita, c'©· un malessere taciuto al medico e l'affaticamento: di notte, infatti, seppure stremata, Lila aiuta Enzo a studiare l'informatica e a occuparsi di un corso a dispense di Zurigo a cui lui si ©· iscritto e cui deve mandare test periodici. In questo periodo, Lila ha un progressivo avvicinamento a Enzo, che diventa il suo fidanzato. Elena scrive un articolo di denuncia per l'Unit© , che le porta anche una piccola fama nei circoli giornalistici, ma l'imminente matrimonio la riporta a Firenze da Pietro. Dopo questa breve parentesi napoletana in cui le amiche si erano ritrovate, Len©£ e Lila si perdono di nuovo e vanno avanti con le loro vite, Elena con Pietro e Lila con Enzo. Il matrimonio delude in fretta Elena, che intrappolata nella nuova vita perde l'ispirazione, scrive con mediocri risultati e fatica a stare dietro al cocciuto marito e alle figlie che le nascono, Adele soprannominata Dede ed Elsa. Lila ed Enzo cominciano a guadagnare di pi©£ lavorando come programmatori per l'IBM, ora possono permettersi uno stile di vita migliore e possono dare un futuro concreto a Gennaro.

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