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Lessico famigliare (1963)

di Natalia Ginzburg

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1,2563115,364 (3.77)30
"Lessico famigliare" ©· il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e pi©£ duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo ©· delineata gi© nel titolo. Famigliare, perch©♭ racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perch©♭ le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in citt© diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire 'Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna' o 'De cosa spussa l'acido cloridrico', per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole".… (altro)
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Biblioteche di personaggi celebriGillian Rose, Anthony Burgess
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853.914 GIN
  ScarpaOderzo | Apr 13, 2020 |
853.914 GIN
  ScarpaOderzo | Apr 13, 2020 |
Premio Strega 1963
  casafallai | Aug 29, 2019 |
Potremmo definire questo romanzo la cronaca ordinaria di una famiglia straordinaria.
I Levi hanno contribuito attivamente al progresso scientifico, industriale e sociale dell'Italia e sono stati legati a figure chiave del novecento come Turati, Olivetti o Pavese; ma la Ginzburg relega la dimensione storica ai margini di questo libro, scegliendo di mostrarci solo la quotidianità della sua famiglia. Non ci sono analisi psicologiche e non c'è nemmeno una struttura narrativa organica: è solo un susseguirsi di aneddoti, ma scelti con tanta accuratezza e descritti in modo talmente vivido che alla fine del libro sembra di aver davvero conosciuto i protagonisti. E' interessante notare come all'inizio lo stile sia quasi infantile, filtrato dagli occhi di Natalia bambina, mentre man mano le varie scene acquistano sempre più profondità, maturano col maturare dell'autrice.
La prosa è semplice e senza fronzoli; non c'è spazio per i virtuosismi stilistici perchè le scene di vita famigliare sono già così dinamiche e vivaci da non aver bisogno di abbellimenti.
La scelta di narrare per singoli episodi è originale, ma un po' dispersiva; inoltre la ripetitività e la mancanza di tensione drammatica (entrambe volute, ovviamente) mi hanno portato ad avere pochissimo coinvolgimento. Questo però potrebbe essere dovuto al fatto che l'ho ascoltato e non letto, infatti è stata la mia prima esperienza con gli audiolibri e penso rimarrà l'ultima: in ogni momento pensavo a quanto sarebbe stato meglio il cartaceo, nonostante l'ottima interpretazione della Bonaiuto. ( )
  Lilirose_ | Jul 23, 2017 |
ho la casa del papi
l'auto del papi
il cash del papi
questo significa che posso diventare una grande scrittrice dicendo i cazzi della mia famiglia rich yeeee ( )
  manorfarm | Jul 3, 2015 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Ginzburg, Nataliaautore primariotutte le edizioniconfermato
Amaturo, RaffaelePrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Baroni, StefanoFotografoautore secondarioalcune edizioniconfermato
Bonaiuto, AnnaNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Boyers, PeggyPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Castro, GabrielaProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Cimara, DoraA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Froboess, CorneliaNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Garancini Costanzo, Ambraautore secondarioalcune edizioniconfermato
Garboli, CesarePrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Klinkert-Pötters Vos, J.H.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Low, D.M.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
McPhee, JennyTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Parks, TimIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Scarpa, Domenicoautore secondarioalcune edizioniconfermato
Segre, CesareIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Toorenbeek, JohnImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Woolf, Judithautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
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Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
Dedica
Incipit
Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: - Non fate malagrazie!
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
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Lingua originale
DDC/MDS Canonico
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Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (2)

"Lessico famigliare" ©· il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e pi©£ duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo ©· delineata gi© nel titolo. Famigliare, perch©♭ racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perch©♭ le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in citt© diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire 'Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna' o 'De cosa spussa l'acido cloridrico', per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole".

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Descrizione del libro
"Lessico famigliare" è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire 'Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna' o 'De cosa spussa l'acido cloridrico', per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole".
Riassunto haiku

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