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Sto caricando le informazioni... Ship of Magic, Part 1di Robin Hobb
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Appartiene alle SerieI mercanti di Borgomago (1.1) Appartiene alle Collane Editorialiblanvalet (24920) È contenuto inLiveship Traders Trilogy di Robin Hobb (indirettamente)
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999VotoMedia:
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Robin Hobb appartiene a quel pugno. Già con la Farseer Trilogy (Trilogia dei Lungavista, in italiano) la Hobb si è dimostrata narratrice di razza, capace di ambientare trame solide e verosimili in un’ambientazione sicuramente fantasy, ma non banale. Il mondo dei Farseer, che è lo stesso di questa nuova serie (The Liveship Traders, banalmente tradotto in italiano come i Mercanti di Borgomago) è più vicino alla realtà medieval-rinascimentale che al canone tolkieniano. La magia esiste, ma è qualcosa di infido e sottile, le creature fantastiche (che son ben lontane dai soliti elfi e nani) ci sono, ma appaiono più leggendarie e mitiche che non come presenze quotidiane. In questa seconda trilogia ci spostiamo a sud dei Sei Ducati protagonisti della prima, dove una particolare casta di mercanti possiede e naviga con navi viventi. Da questo presupposto si dipana un’avventura rutilante e imprevedibile, che conferma le qualità di Margaret Lindholm (vero nome dell’autrice): freschezza dell’invenzione, descrizioni vivide e stile scorrevole e coinvolgente. A mio parere questa serie di tre trilogie si sta confermando come quanto di meglio il mercato ha da offrire insieme a G.R.R. Martin e la sua Song of Ice and Fire. L’unico vero difetto è che questo primo romanzo, disonestamente diviso in due volumi con un titolo diverso dall’editore italiano, in realtà non è autoconclusivo come i romanzi della Trilogia dei Lungavista. Le vicende restano in sospeso fino al romanzo successivo. In ogni caso per chi ama la letteratura fantasy e crede che sia più di elfi e nani, ecco pane per i suoi denti. ( )