Mi dissocio dai commenti negativi scritti anche da fedeli lettori della George (come lo sono anch'io).
Pur non essendo tra i suoi best seller, il romanzo si legge con piacere, la trama è fitta ma tutto si incastra alla perfezione, comunque senza grandi colpi di scena.
E'il suo stile: prendere o lasciare!!
Concordo però su certi stereotipi sull'Italia, ma credo che li possiamo leggere anche sull'Inghilterra o gli Usa nei libri di scrittori europei.
In ogni caso l'ispettore Nicodemo Triglia non si può proprio leggere! ( )

Deludente questo romanzo della George, che solitamente rivela grande bravura negli intrecci e nella costruzione dei personaggi. La vicenda vede al centro la simpatica e sfortunata Barbara Havers agente di polizia e naturalmente l'ispettore Thomas Lynley, mentore e superiore di Barbara. Accanto a loro ritroviamo il professore Azhar vicino di casa e amico di Barbara e la sua bambina, vittima di un rapimento. La storia da Londra viene trasferita a Lucca, in un vortice di sospetti, segreti svelati, ambiguità, colpe. Troppo schizofrenico e inutilmente arzigogolato. Un abisso tra questo e gli altri romanzi della George. ( )