Sia chiaro che tre stelle date alla Némirovsky sono cinque o sei stelle date a un qualunque scrittore di livello standard. Ma gareggiando unicamente con se stessa mi sembra che in questo suo tardo romanzo non riesca a riconquistare la stupefacente perfezione de "I doni della vita" e che qualche pesantezza o dettaglio irrisolto minino la compiutezza di un testo più volte riveduto e mai uscito durante la vita della sua autrice.
Ma le zampate della leonessa non mancano, a cominciare dalla scena di Bernard che piange davanti ai suoi uomini, così asciutta e priva di retorica eppure così commovente.
Tre stelle quindi, ma "King size". ( )

avevo diverse remore su questo libro ...ancora prima di leggerlo. devo pero' ricredermi. con la sua scrittura ha consentito di gettare una luce diversa, che non avevo mai notato in altri libri, sulla guerra su un rapporto sentimentale molto conflittuale e sulla ricerca di voler essere diversi. i falo' di autunno purificano la terra e la preparano per nuove semine. cosi come tutto quanto succede restitutisce alla fine un uomo nuovo e diverso ...... agli occhi di sua moglie (ma durara?) ( )