Arriva così il giorno della vendetta; oggi tocca a me testimoniare, per la prima volta da anni divento responsabile della mia vita. Testimonierò io, certo ho tutti contro, un pm che in sette anni non ha dedicato un solo minuto per cercare di capire la questione concretamente, un Presidente pieno di pregiudizi e un processo che è una montagna da scalare. Difficile, perché basato sul niente, ma una montagna di sabbia può diventare più ostica di una roccia millenaria. Tocca a me, mi auguro di trovare la forza per tirare fuori l’orgoglio e le palle per rispondere con la forza della verità, senza cincischiare. Augurandomi di non accigliarmi. Ho un polpo alla gola, come quello che Zerocalcare ha avuto per anni per aver tradito una compagna di classe, accusandola davanti ad una professoressa. Ed è un’immersione, per l’appunto, nell’adolescenza di Zero, tra Jeeg Robot, i Simpson e le periferie romane; un modo per ricordare un mondo che sembra antico, nonostante non siano passati che pochi anni. Compagni di scuola, presidi e professori improbabili, case dei misteri e enigmi da risolvere. Con il tratto inconfondibile di Zerocalcare. Peccato che in questo volume non trova spazio la madre, la migliore spalla dei suoi lavori. ( )

http://moloch981.wordpress.com/2013/05/31/un-polpo-alla-gola/ ( )

Carino e divertente. Disegni molto belli.
Ne sconsiglio la lettura su ipad o tavoletta: a me fa venire il mal di occhi. ( )