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Sto caricando le informazioni... The Day of the Owl (New York Review Books Classics) (originale 1961; edizione 2003)di Leonardo Sciascia (Autore)
Informazioni sull'operaIl giorno della civetta di Leonardo Sciascia (1961)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Il capitano dei carabinieri Bellodi è emiliano e il trasferimento in Sicilia gli apre un mondo nuovo. Il muro di omertà dei cittadini di un paesino in provincia di Palermo in occasione di un omicidio è impressionante. Un uomo è stato assassinato a colpi di lupara in pieno giorno mentre saliva su un autobus. Ma nessuno ha visto niente, anzi, a ben vedere, nessuno c’era. Ma il capitano Bellodi non rinuncia ad indagare, a collegare gli indizi, e alla fine di una difficile indagine riesce a ricostruire non solo il crimine, ma a risalire al vero mandante, Don Mariano Arena, un potente politico siciliano che vive a Roma. Ma tutta l’attività investigativa verrà poi azzerata da un processo farsa che individua nell’amante della moglie della vittima l’omicida. Bellodi apprenderà l’esito del processo mentre è a Parma, nella sua città, da una distanza siderale con la realtà siciliana. “Il giorno della civetta” è un racconto lungo, il libro me l’hanno regalato societta e ossuto Stallone in occasione del mio compleanno. Non so per quale ragione mi era sfuggito un libro del genere, importante perché per la prima volta il fenomeno sociale della mafia viene trattato, da uno scrittore siciliano, al di fuori dell’indagine storiografica e sociale. Il libro si legge tutto di un fiato, io l’ho fatto praticamente in una notte da insonne. Ma la fluidità del testo fa da controaltare al contenuto del libro, perché in poche pagine Sciascia riesce a tratteggiare in modo incredibile i tratti peculiari della mafia e l’atteggiamento di un intero popolo rispetto all’organizzazione criminale. E l’analisi storica, con particolare riferimento alle attività del prefetto Mori durante il fascismo, è perfetta, incredibile soprattutto per la brevità del romanzo. Veramente molto, molto bello, e bravi societta e Stallone pelle e ossa. ( ) La parte più bella e interessante di questo smilzo librino – che il suo autore definisce correttamente racconto e non romanzo – è il controcanto. Alternato alla narrazione dell’indagine di un capitano dei Carabinieri, il parmigiano Bellodi, riguardo due omicidi siciliani, vengono messe in scena una serie di voci anonime e potenti che, da luoghi quasi sempre altrettanto anonimi, commentano quanto accade puntando a troncare e sopire, sicure che la loro versione dei fatti – e del mondo – alla fine avrà la meglio. Negli oltre cinquant’anni dall’uscita di queste pagine, abbiamo imparato che non sono un’eccezione i pupazzi politici nelle mani degli uomini d’onore e per fortuna nessuno nega più – almeno in Parlamento – che la mafia esista: ciò non toglie che il modo di agire e di pensare qui denunciato con spietata chiarezza prosperi ancora e non solo in Sicilia. La scelta di lasciare tanti personaggi in penombra nasce dall’esigenza di evitare riferimenti a fatti o persone reali, ma si rivela scelta stilistica azzeccata perché portatrice di una più sottile inquietudine: Sciascia racconta nella postfazione di aver lavorato un anno a questo obbiettivo e i risultati si vedono anche in una lingua che evita il superfluo nel ritrarre una Sicilia bellissima e spaventosa. L’eco dialettale che caratterizza, ad esempio, la scrittura di ‘A ciascuno il suo’ è qui più controllata, mostrandosi in prevalenza nel parlato, mentre altrove predomina un italiano essenziale e, nel contempo, attento alle sfumature. Forse, come intreccio, il sopra nominato romanzo più tardo si fa preferire, ma l’importanza di questo libro nel far conoscere la mentalità mafiosa, oltre alla sua intrinseca bellezza, lo rendono comunque un passaggio fondamentale della cultura e della letteratura italiane. Ci troviamo in un paese dell'hinterland palermitano dove viene ucciso Salvatore Colasberna, modesto impresario edile. Contemporaneamente scompare Paolo Nicolosi, di professione potatore. Il capitano Bellodi, giovane ufficiale dei carabinieri originario di Parma, affronta, assieme al maresciallo Ferlisi, la situazione con intelligenza e lucidità. Connette i fatti, fiuta l'angoscia della vedova Nicolosi, scarta la pista passionale, blandisce il confidente Parrinieddu. Da lui ottiene un nome e, in articulo mortis, una confessione epistolare. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiI coralli [Einaudi] (122) Empúries Narrativa (36) Fabula [Adelphi] (66) Keltainen kirjasto (187) — 6 altro È contenuto inHa come guida per lo studente
Roman fra Sicilien om en politimands arbejde med at opklare et mord, som efter mafiaens love helst skal forblive uopklarede.Protagonista del Giorno della Civetta ©· un ufficiale dei carabinieri, di stanza in Sicilia, un uomo che crede nei valori di una societ© democratica e moderna, contro l'immobilit© di un mondo di vecchi interessi costituiti... Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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