L’elemento disarmante di questo libro è la semplicità. L’ingrediente per raggiungere l’agognata felicità. In effetti il percorso di Russell è estremamente semplice: ad una prima lettura quasi banale; ma non è così. Anzi. Perché è sempre utile ricordare che la vita è uno splendido passaggio. Ma breve. E la felicità è l’ingrediente che serve a dare a questo passaggio un senso. Vivere non è facile. Lo dice Vasco nel suo ultimo album. Ed è così. Il dolore, il rancore, l’invidia sono sempre dietro l’angolo. Ma basta poco, sempre Vasco, per vedere tutto da un altro punto di vista. Sono gradevoli e semplici riflessioni che aiutano a trovare un conforto in queste semplici pagine. Anche sotto il profilo metodologico, il libro è ottimamente organizzato, con paragrafi semplici ed essenziali. Un classico. Giustamente un classico. ( )

"La conquista della felicità" non è e non vuole essere la soluzione a tutti i problemi esistenziali dell'uomo moderno, bensì il tentativo di individuare concretamente una via verso una consapevole serenità. Autonomia di giudizio, solidarieta e pari opportunita per tutti sono, per Russell, alcuni degli elementi fondamentali per una moderna ricetta di felicita.
Un libro utilissimo, di facile comprensione e altamente logico. Ogni capitolo regala uno spunto su cui riflettere ed il confronto con la propria vita è inevitabile. Russel, vincitore del Nobel, è sempre attuale, ci mostra come possiamo raggiungere, in modo realistico, una certa beatitudine personale. Il libro è suddiviso in due parti, la prima tratta le cause d'infelicità la seconda quelle della felicità. Non si tratta di un'astratta morale sulle gioie della vita ma dei motivi reali che rendono un individuo felice o infelice. Piccole parentesi sulla psicologia infantile permettono al lettore un'introspezione più articolata e le ovvie soluzioni illustrate con grande chiarezza lo portano alla piena consapevolezza della propria esistenza.