Un racconto breve che si sviluppa felicemente da un'idea bizzarra ma azzeccata. ( )

“Se l’idea della morte stessa sta morendo, tutto il significato , tutti i valori della civiltà occidentale dal tempo degli antichi Greci sono cambiati. Abbiamo rimpiazzato l’etica con l’estetica”
Questa è solo una delle questioni filosofiche che il racconto lungo Il corpo, inserito nell’omonima raccolta ci pone.
La storia, abbastanza semplice nella struttura mette in scena una delle questioni classiche della filosofia occidentale: quella del rapporto tra corpo e mente.
Scritto in prima persona, Il corpo racconta la storia di un anziano scrittore inglese, ormai affermato ma sulla via del tramonto, che a una festa incontra un giovane che gli fa una rivelazione straordinaria che è nello stesso tempo una proposta diabolica: è possibile pagando acquistare un corpo nuovo, restando quelli che si è. Insomma l’identità personale può essere scollata da corpo e inserita in un bellissimo e prestante corpo giovane.
Prima l’idea sembra assurda, poi l’anziano scrittore, piegato dagli acciacchi decide di accettare il rischio: va in una clinica segreta dove gli fanno scegliere il suo corpo che gli verrà dato in affitto per i prossimi sei mesi. Poi dovrà decidere se rinnovare l’accordo oppure ritornare nel suo vecchio corpo.
Dopo l’operazione, lo scrittore si immerge nel flusso della nuova vita: è soprattutto il sesso, e l’inarrestabile onda del desiderio a tenerlo occupato per i primi tempi. Prova di tutto e comincia a rendersi conto che deve scegliersi una nuova vita.
Non tutto però va per il meglio: a un certo punto il racconto prenderà i toni di un thriller, con cacce, inseguimenti, con la vita sul filo di rasoio.
La scoperta che la vita e la morte sono inestricabilmente collegate.
Il tema è decsamente affascinante. Talvolta Kureishi lo banalizza un po’ ma la lettura è nel complesso piacevole e per me eccitante tutta la parte sulla nuova vita sessuale del protagonista.