E' un libro sulla separatezza, sul primario bisogno dell'altro che non trova mai soddisfazione. E non per l'indisponibilità di chi è vicino, che spesso ama con tutto se stesso (come Thomas fino alla morte, ama Leo), ma per un senso di estraneità radicata profondamente, senza sapere quale ne sia l'origine.E' l'estraneità della morte, sempre presente, che si avverte come assurda, ma è lì anche quando si è nel pieno del piacere.Un romazo che è un trattato filosofico sulla solitudine. Pensieri, sensazioni, emozioni, gioia, disperazione incarnati in Leo/Pier Vittorio. ( )

La scoperta dell'amore con una freschezza di approccio che contiene già, ed è questa la grandezza, i germi della caduta.
le descrizioni ambientali hanno contribuito a disegnare in maniera "definitiva" i cosiddetti anni ottanta. ( )