Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.
Risultati da Google Ricerca Libri
Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Many appreciate Richard P. Feynman’s contributions to twentieth-century physics, but few realize how engaged he was with the world around him--how deeply and thoughtfully he considered the religious, political, and social issues of his day. Now, a wonderful book--based on a previously unpublished, three-part public lecture he gave at the University of Washington in 1963--shows us this other side of Feynman, as he expounds on the inherent conflict between science and religion, people’s distrust of politicians, and our universal fascination with flying saucers, faith healing, and mental telepathy. Here we see Feynman in top form: nearly bursting into a Navajo war chant, then pressing for an overhaul of the English language (if you want to know why Johnny can’t read, just look at the spelling of "friend”); and, finally, ruminating on the death of his first wife from tuberculosis. This is quintessential Feynman--reflective, amusing, and ever enlightening.… (altro)
Questo libretto contiene il testo di tre conferenze tenute da Feynman nel 1963 sul tema "Scienza e società". La prima parla della natura della scienza. La scienza produce un'infinità di applicazioni pratiche, ma ciò che veramente la alimenta è "l'emozione della scoperta". Il suo metodo di indagine "si basa sul principio che l'osservazione è il giudice ultimo di come stanno le cose". La scienza non offre certezze assolute e non può rispondere a ogni domanda; nella scienza il dubbio è prezioso perché apre nuove possibilità. La seconda si occupa dei rapporti tra scienza e religione, tra scienza ed etica, tra scienza e politica. Scienza e religione sono destinate ad avere attriti e conflitti, ma possono convivere; l'una non esclude l'altra. La scienza non è in grado di dare risposte alle domande etiche, e quindi l'etica non può essere fondata sulla scienza. La politica deve lasciare libertà alla scienza, altrimenti questa non potrà svilupparsi né dare risposte valide. La terza si chiede se l'epoca in cui viviamo si può definire scientifica. Lo è se consideriamo lo sviluppo straordinario e senza precedenti che la scienza e la tecnica stanno avendo oggi; ma non lo è per quanto riguarda la vita comune, in cui vi sono molte situazioni e atteggiamenti in cui ci comportiamo in modo poco intelligente e che potrebbero trarre giovamento da un atteggiamento scientifico. Qui Feynman va un po' a ruota libera e si diffonde in una serie di esempi, e il testo è un po' dispersivo e meno organizzato rispetto alle due precedenti. Le questioni trattate sono serie; Feynman riesce ottimamente a presentarle in modo semplice chiaro ed essenziale. L'esposizione è vivace e briosa e ha l'immediatezza del discorso orale: Feynman pungola l'ascoltatore e stimola la riflessione, mostra spirito critico, umorismo e anche un po' di irriverenza, e non esita a dichiarare i suoi limiti e quelli della scienza. Vi sono alcuni riferimenti a fatti e questioni di quel momento, ma la gran parte del discorso verte su questioni generali ed è ancora viva ed attuale. Il testo mi è piaciuto, ma ciò che io non riesco proprio a condividere è l'ottimismo effervescente e la fiducia nel futuro che Feynman esibisce continuamente. ( )
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
I want to address myself directly to the impact of science on man's ideas in other fields, a subject Mr. John Danz particularly wanted to be discussed. In the first of these lectures I will talk about the nature of science and emphasize particularly the existence of doubt and uncertainty. In the second lecture I will discuss the impact of scientific views on political questions, in particular the question of national enemies, and on religious questions. And in the third lecture I will describe how society looks to me -- I could say how society looks to a scientific man, but it is only how it looks to me -- and what future scientific discoveries may produce in terms of social problems.
Citazioni
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
This freedom to doubt is an important matter in the sciences, and, I believe, in other fields. It was born of a struggle... I want to demand this freedom for future generations.
Russia is backward because it has not learned that there is a limit to government power.
No government has the right to decide on the truth of scientific principles, nor to prescribe in any way the character of the questions investigated. Neither may a government determine the aesthetic value of artistic creations, nor limit the forms of literary or artistic expression.
Ultime parole
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Many appreciate Richard P. Feynman’s contributions to twentieth-century physics, but few realize how engaged he was with the world around him--how deeply and thoughtfully he considered the religious, political, and social issues of his day. Now, a wonderful book--based on a previously unpublished, three-part public lecture he gave at the University of Washington in 1963--shows us this other side of Feynman, as he expounds on the inherent conflict between science and religion, people’s distrust of politicians, and our universal fascination with flying saucers, faith healing, and mental telepathy. Here we see Feynman in top form: nearly bursting into a Navajo war chant, then pressing for an overhaul of the English language (if you want to know why Johnny can’t read, just look at the spelling of "friend”); and, finally, ruminating on the death of his first wife from tuberculosis. This is quintessential Feynman--reflective, amusing, and ever enlightening.
La seconda si occupa dei rapporti tra scienza e religione, tra scienza ed etica, tra scienza e politica. Scienza e religione sono destinate ad avere attriti e conflitti, ma possono convivere; l'una non esclude l'altra. La scienza non è in grado di dare risposte alle domande etiche, e quindi l'etica non può essere fondata sulla scienza. La politica deve lasciare libertà alla scienza, altrimenti questa non potrà svilupparsi né dare risposte valide.
La terza si chiede se l'epoca in cui viviamo si può definire scientifica. Lo è se consideriamo lo sviluppo straordinario e senza precedenti che la scienza e la tecnica stanno avendo oggi; ma non lo è per quanto riguarda la vita comune, in cui vi sono molte situazioni e atteggiamenti in cui ci comportiamo in modo poco intelligente e che potrebbero trarre giovamento da un atteggiamento scientifico. Qui Feynman va un po' a ruota libera e si diffonde in una serie di esempi, e il testo è un po' dispersivo e meno organizzato rispetto alle due precedenti.
Le questioni trattate sono serie; Feynman riesce ottimamente a presentarle in modo semplice chiaro ed essenziale. L'esposizione è vivace e briosa e ha l'immediatezza del discorso orale: Feynman pungola l'ascoltatore e stimola la riflessione, mostra spirito critico, umorismo e anche un po' di irriverenza, e non esita a dichiarare i suoi limiti e quelli della scienza. Vi sono alcuni riferimenti a fatti e questioni di quel momento, ma la gran parte del discorso verte su questioni generali ed è ancora viva ed attuale. Il testo mi è piaciuto, ma ciò che io non riesco proprio a condividere è l'ottimismo effervescente e la fiducia nel futuro che Feynman esibisce continuamente. ( )