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The satanic verses di Salman Rushdie
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The satanic verses (originale 1988; edizione 1988)

di Salman Rushdie

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12,044138530 (3.75)4 / 615
Il romanzo ©· diviso in nove capitoli, in cui si alterna il racconto delle vicende di due musulmani indiani miracolosamente scampati a un disastro aereo, Gibreel Farishta e Saladin Chamcha (nei capitoli 1, 3, 5, 7, 9) e la rivisitazione romanzesca di alcuni aspetti della cultura islamica, contenuti appunto nei versi che danno il titolo al romanzo (nei capitoli pari). Simboli del Bene e del Male i due protagonisti si affronteranno in una lotta senza esclusione di colpi destinata a protrarsi in eterno, fino alla improvvisa apparizione divina del profeta Mahound.… (altro)
Utente:ErinRuth2010
Titolo:The satanic verses
Autori:Salman Rushdie
Info:New York, N.Y. : Viking, 1989, c1988.
Collezioni:La tua biblioteca
Voto:
Etichette:MJ-1

Informazioni sull'opera

I versetti satanici di Salman Rushdie (1988)

  1. 70
    Il maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov (BGP, ateolf)
  2. 50
    I figli della mezzanotte di Salman Rushdie (BGP)
  3. 10
    Joseph Anton di Salman Rushdie (Cecrow)
    Cecrow: 'Joseph Anton' is Rushdie's memoir about the fatwa following publication of 'The Satanic Verses'.
  4. 00
    Mr Pye di Mervyn Peake (CGlanovsky)
    CGlanovsky: Deals with religion and includes physical transformation of characters.
  5. 00
    Wizard of the Crow di Ngũgĩ wa Thiong'o (Utente anonimo)
  6. 00
    Ulisse di James Joyce (chwiggy)
  7. 00
    Not Wanted on the Voyage di Timothy Findley (Cecrow)
    Cecrow: Magical realism in the Bible's backyard.
  8. 01
    Sauwaldprosa di Uwe Dick (chwiggy)
  9. 12
    Denti Bianchi di Zadie Smith (aprille)
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Mostra 2 di 2
Era da un bel po' di tempo che I versi satanici giaceva non letto nella mia libreria. È uno di quei libri che desideravo leggere, ma ero frenata dal timore di non capirci una mazza. Mi dava l'idea di essere uno di quei libri cervellotici e allegorici che mi sarei stufata di leggere prima di capirne il significato.

In effetti, questo mio pregiudizio è in parte giustificato, in quanto I versi satanici non è quello che potremmo definire un romanzo convenzionale. In primis per l'uso disinvolto del realismo magico, che Rushdie non usa come un folklorico elemento fantastico, ma come un artificio letterario necessario a narrare la sua storia. In sintesi, succede roba strana in questo romanzo. Roba strana che ti induce a rileggere il passaggio per essere sicura di aver letto bene. Ma vi assicuro che il realismo magico si intreccia perfettamente con il suo significato e con il messaggio che ci vuol trasmettere l'autore: il risultato non è così oscuro come potrebbe sembrare a prima vista.

In secondo luogo, a Rushdie piace mischiare le carte. Gli piace prendere storie ormai consolidate nella nostra mente e rinarrarle per far sì che producano novità: nuove idee e nuove sfide. Per Rushdie, fossilizzarsi su una storia e diventare incapaci di rivederla e rinarrarla è una sconfitta e l'inizio della fine della propria libertà. Infatti, se non hai il coraggio e la capacità di rivedere le vicende del passato alla luce del presente, hai perso la facoltà di migliorarti.

Questo modus operandi ha procurato una fatwā al povero Rushdie, come oramai tutti sappiamo: il modo in cui l'autore ha rinarrato la storia dei versi satanici ha scatenato le ire di una parte dei musulmani, che lo ha accusato di blasfemia.

Ora, io non sono certo in grado di stabilire cosa sia o meno blasfemo nei confronti di qualunque religione, ma nel corso della lettura non ho avuto proprio la sensazione che Rushdie volesse insultare la religione islamica. Anzi, la questione religiosa, se così vogliamo chiamarla, è inserita nel romanzo solo come parte di un'altra tematica, decisamente preponderante: le difficoltà che deve affrontare lo straniero nell'integrarsi in un ambiente a lui totalmente estraneo. In queste difficoltà rientrano numerosi schemi mentali e certamente anche una diversa religione rispetto a quella predominante nel paese ospitante.

Difatti, se vorrete leggerlo, vi consiglio di focalizzarvi sul tema del migrante e di lasciar perdere le polemiche: scoprirete un romanzo sorprendentemente attuale e che offre numerosi spunti di riflessione sul mito dell'integrazione. ( )
  lasiepedimore | Sep 13, 2023 |
l romanzo è diviso in nove capitoli, in cui si alterna il racconto delle vicende di due musulmani indiani miracolosamente scampati a un disastro aereo, Gibreel Farishta e Saladin Chamcha (nei capitoli 1, 3, 5, 7, 9) e la rivisitazione romanzesca di alcuni aspetti della cultura islamica, contenuti appunto nei versi che danno il titolo al romanzo (nei capitoli pari). Simboli del Bene e del Male i due protagonisti si affronteranno in una lotta senza esclusione di colpi destinata a protrarsi in eterno, fino alla improvvisa apparizione divina del profeta Mahound.
l romanzo è diviso in nove capitoli, in cui si alterna il racconto delle vicende di due musulmani indiani miracolosamente scampati a un disastro aereo, Gibreel Farishta e Saladin Chamcha (nei capitoli 1, 3, 5, 7, 9) e la rivisitazione romanzesca di alcuni aspetti della cultura islamica, contenuti appunto nei versi che danno il titolo al romanzo (nei capitoli pari). Simboli del Bene e del Male i due protagonisti si affronteranno in una lotta senza esclusione di colpi destinata a protrarsi in eterno, fino alla improvvisa apparizione divina del profeta Mahound.
  kikka62 | Jan 30, 2020 |
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Talent? Not in question. Big talent. Ambition? Boundless ambition. Salman Rushdie is a storyteller of prodigious powers, able to conjure up whole geographies, causalities, climates, creatures, customs, out of thin air. Yet, in the end, what have we? As a display of narrative energy and wealth of invention, ''The Satanic Verses'' is impressive. As a sustained exploration of the human condition, it flies apart into delirium.
 
Los Versos Satánicos; Novela 1988, Conj de Editoriales Españolas 1989; Salman Rushide; India - Inglaterra.

Hasta las personas que no leen habrán escuchado hablar alguna vez de este libro y/o de su autor; yo era uno de aquellos a finales de los 80’s. Cuando empezé a leer en el ‘94 sabía que éste sería uno de esos libros que leería alguna vez. No recuerdo haberlo visto y dejado pasar: simplemente no lo encontraba, pero tampoco lo buscaba. Y ahora, caminando por una librería de segunda mano lo encontré en primera edición española, en buen estado y a un precio razonable: y habían 2 ejemplares. Para los fanáticos islámicos es blasfemo desde que el Ayatolá Jomeini sentenciara una fatwa en febrero del ‘89 condenando a muerte a Rushdie por escribir tal obra. Vamos al libro:
De sus 9 capítulos sólo la parte 1 del Cap 1 me pareció la más difícil de digerir: la conversa y pensamientos de los hindúes-musulmanos Gibreel Farishta y Saladim Chamcha durante la caída en la explosíon del avión sobre Londres.
En esta primera historia lo interesante es la metamorfosis que se da con la sobrevivencia y renacimiento: Farishta en el Arcángel Gabriel, con aureola y todo, y Chamcha en Shaitan, con pequeños cuernos naciendo de sus sienes, y poseedor de un aliento sulfúrico. En capítulos posteriores la descripción de la metamorfosis del segundo, acostumbrándose a su nueva condición de macho cabrío es magistral.: mucha ironía y humor negro en esos capítulos.
Farishta, actor e ídolo del cine hindúe, y Chamcha, el hombre de las mil y una voces, que se abrió paso haciendo comerciales de tv, ganándose de a pocos un lugar en esa misma indústria, anglófilo, y desencantado de su fé y su cultura, adoptando como suya la inglesa (quizá el alter ego de Rushidie). Luego de caer en la playa londinense Chamcha, en plena metamorfosis, es arrestado y ultrajado por la policía inglesa en el apartamento de Rosa Diamond, mientras que Farishta , vestido con ropas del difunto esposo de ésta es hasta respetado por los mismos policías, sin necesidad de mencionar palabra alguna. Ahí hay un primer punto de quiebre: el angélico guarda silencio mientras ve como su amigo es arrestado y clamándole que cuente a sus captores lo ocurrido, mientras que el diabólico es maltratado, humillado y arrestado injustamente, sin darle la mínima opción de defenderse, ni escucharlo, de decirles que él es uno de los dos únicos sobrevivientes de la explosión de avión.
La segunda historia: Ayesha, la bella joven con su nube de mariposas amarillas que la siguen por donde vaya, que influenciada en sueños por el arcángel Gabriel inicia un recorrido convenciendo a todo un pueblo ir hacia la Meca en una peregrinación bíblica. Aquí también las historias de Mishal, y su esposo Mizra Saed con su ateísmo, tratando de disuadir a su mujer enferma en no escuchar las palabras de Ayesha rinden grandes páginas del libro.
La tercera historia es sobre Mahound (se supone que es Mahoma), el comerciante que se convierte en profeta, quien inicia una religión en un desértico pueblo, Jahilia, y, quien inspirado por el Arcángel Gabriel quien le hablaba en sueños en el Monte Cone incluye unos versos dictados por él, pero luego cree que quien le recitó esos versos fue Shaitan. Rushidie hace ver que ni de Shaitan, ni del arcángel salieron aquellos versos, tan solo de la cabeza de Mahound. Esta historia es corta y una de las menos interesantes en comparación con las dos primeras, pero es la que debe haber iniciado la ira del Ayatolá Jomeini.
Todo un clásico de la literatura contemporánea. Imprescindible
aggiunto da manigna | modificaNHK
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Rushdie, Salmanautore primariotutte le edizioniconfermato
Capriolo, EttoreTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Dastor, SamNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Emeis, MarijkeTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Häilä, ArtoTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
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Luoghi significativi
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Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
Satana, condannato a una condizione di vagabondo, di girovago, di nomade, non ha una dimora sicura; pur avendo, infatti, come conseguenza della sua natura angelica, una sorta d'impegno sulla distesa liquida o sull'aria, è tuttavia sicuramente parte del castigo il suo essere ... privo di un luogo, o di uno spazio, fisso su cui gli sia concesso posare la pianta del piede. Daniel Defoe, The History of the Devil)
Dedica
A Marianne
Incipit
'Per rinascere' cantò Gibreel Farishta, precipitando dai cieli, 'devi prima morire.
Citazioni
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If you live in the twentieth century you do not find it hard to see yourself in those, more desperate than yourself, who seek to shape it to their will.
“Then tell me why your God is so anxious to destroy the innocent? What's he afraid of? Is he so unconfident that he needs us to die to prove our love?”
With death comes honesty.
Dr. Faustus sacrificed eternity in return for two dozen years of power; the writer agrees to the ruination of his life, and gains (but only if he's lucky) maybe not eternity, but posterity, at least. Either way ... it's the Devil who wins.
What kind of idea are you?
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
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Elogi
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Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (2)

Il romanzo ©· diviso in nove capitoli, in cui si alterna il racconto delle vicende di due musulmani indiani miracolosamente scampati a un disastro aereo, Gibreel Farishta e Saladin Chamcha (nei capitoli 1, 3, 5, 7, 9) e la rivisitazione romanzesca di alcuni aspetti della cultura islamica, contenuti appunto nei versi che danno il titolo al romanzo (nei capitoli pari). Simboli del Bene e del Male i due protagonisti si affronteranno in una lotta senza esclusione di colpi destinata a protrarsi in eterno, fino alla improvvisa apparizione divina del profeta Mahound.

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Descrizione del libro
I versi satanici non è solo un romanzo straordinario, ricchissimo di immagini e invenzioni, ma è anche un libro che ha diviso l'opinione pubblica mondiale, dando origine a un caso letterario senza precedenti e costringendo il suo autore, sul quale pende una condanna a morte, a una clandestinità perpetua. La storia che viene descritta è un meraviglioso cocktail di realismo e fantasia, una vicenda magica in cui due viaggiatori, miracolosamente scampati a un disastro aereo, si vedono trasformati l'uno in una creatura angelica e l'altro in un essere diabolico. Ormai simboli del Bene e del Male, i due si affronteranno nella più antica e inevitabile delle battaglie, una lotta senza esclusione di colpi destinata a protrarsi in eterno nel tempo e nello spazio, dai più sperduti villaggi indiani alla Londra contemporanea. Un abbagliante mosaico di allegria e disperazione, di finzione e verità.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Poco prima dell'alba di una mattina d'inverno un Jumbo Air India esplode a seimila metri sopra la Manica. Tra i frammenti di corpi umani, souvenirs, coperte e maschere d'ossigeno, due uomini precipitano verso il mare: Gibreel Farishta, il leggendario attore di cinema indiano, e Saladin Chamcha, l'uomo dalle mille voci e sommo anglofilo. Aggrappati l'uno all'altro, cantando canzoni rivali, piombano nel vuoto per venire infine miracolosamente gettati vivi sulle sabbie ricoperte di neve di una spiaggia inglese. Un miracolo che produce singolari trasformazioni: Gibreel sembra aver acquistato un'aureola come un moderno arcangelo Gabriele, mentre le gambe di Saladin, con suo grande sgomento, diventano pelose, i piedi si trasformano in zoccoli e bernoccoli gli spuntano sulle tempie.
Così, con il più spettacoloso modo d'immigrazione che si possa immaginare, si apre I versi satanici., il romanzo del grande scrittore anglo-indiano Salman Rushdie, un libro che la critica inglese ha definito 'più ambizioso di ogni altra opera di narrativa contemporanea' e al centro di uno scandalo internazionale perché 'osceno e blasfemo' e quindi vietato in tutti i Paesi islamici a causa di un capitolo contenente'l'ultima tentazione di Maometto'. Gibreel e Saladin sono stati scelti (da chi?) come protagonisti dell'eterna lotta tra il Bene e il Male. Ma chi dei due è il Bene e chi il Male? I demoni possono essere angelici? e gli angeli possono essere diavoli mascherati? Mentre i due procedono avventurosamente nel loro racconto, attraverso il tempo e lo spazio, verso il confronto finale, siamo testimoni di un ciclo di storie straordinarie, racconti d'amore e di passione, di tradimenti e di fede: la storia di Ayesha, la visionaria sempre avvolta da una nube di farfalle, che guida gli abitanti di un villaggio indiano in un pellegrinaggio impossibile; di Allie, la scalatrice di montagne perseguitata da un fantasma che la spinge a tentare la sua ultima eroica impresa; di omicidi, metamorfosi e rivolte, in una Londra 'visibile ma non vista'. E, al centro, la storia di Mahound, il Profeta di Jahilia - la città di sabbia - depositario di una rivelazione nella quale versi satanici si intrecciano con quelli divini. In questo grandioso affresco narrativo, dove passato e futuro si rincorrono furiosamente, Salman Rushdie ci trasporta in un viaggio epico, un viaggio di lacrime e di risa, di storie meravigliose e di strabilianti voli dell'immaginazione, un viaggio allegorico verso il Bene e il Male che sono indissolubilmente legati in ognuno di noi.
Riassunto haiku

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