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Sto caricando le informazioni... Ik wens je mooie dromen (originale 2012; edizione 2013)di Massimo Gramellini, Jan Van der Haar
Informazioni sull'operaFai bei sogni di Massimo Gramellini (2012)
Italian Literature (522) Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. "Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. mi è piaciuto molto ...... appassionato e sincero.... amore per la mamma morta ma non c'è una ragione e poi alla fine scopre che c'è un qualcosa di diverso e di nuovo che lo rimette in gioco su tutto quello che per 40 anni aveva pensato. e da li ricomincia a crescere senza più il Belfagor che si annidava all'interno di lui. Mettiamola così: Gramellini ha avuto bisogno di scrivere questo libro e alcuni (non tutti) hanno e avranno bisogno di leggerlo. Chi sente questo bisogno non troverà il libro imperfetto, affrettato, melenso, monco e via criticando. Troverà che parla un linguaggio già noto e che percorre sentieri, strade, vicoli ciechi e radure che sono stati già percorsi. Da alcuni, non da tutti: solo da chi c'è passato. Gli altri possono evitare di leggerlo. Perché è ovvio che non a tutti possa dire qualcosa, ma io, che ho subito lo stesso lutto, anche io un 31 dicembre mattina, anche io quando - nonostante l'anagrafe - non avevo ancora finito di crescere, mi sono riconosciuta in tutto il "dopo" fatto di deserto, domande e desolazione. Con la differenza che non devo perdonare mia madre perché lei non ha mollato. Ho apprezzato questo libro sincero. Venivo da L'ultima riga delle favole, da dove filtravano chiari sprazzi di vita di Gramellini, che però m'è piaciuto pochino.. Se questo libro è stato costruito per vendere, ci sono riusciti... se è stata un'intima, ma anche ironica condivisione dell'autore, c'è riuscito. nessuna recensione | aggiungi una recensione
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E' la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparer© ad affrontare il dolore pi©£ grande, la perdita della mamma, e il mostro pi©£ insidioso: il timore di vivere. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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