Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de Botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative cos©Ơ come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio ©· costellato. Ecco perci©ø Barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ci©ø che Huysmans scrisse nel romanzo "Controcorrente", e poi la poesia di Baudelaire e i quadri di Hopper, da cui invece ci possiamo lasciare condurre per cogliere la forza evocativa dei mezzi di trasporto e di anonimi luoghi di transito; o ancora l'affascinante urbanistica di Amsterdam e la scenografica bellezza di Madrid colte nel loro incanto dagli sguardi di Flaubert e di Humboldt; ma naturalmente anche il Lake District di Wordsworth, l'aura di serenit© della campagna inglese come veicolo di una misurata eppure intensa sensazione di pace interiore o l'intenso cromatismo della Provenza di Van Gogh, per una riscoperta del paesaggio mediterraneo. Partenze e poi speranze e curiosit© , paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni; ma pi©£ di ognuna di queste scansioni e di questi viaggi, conta per Alain de Botton lo sguardo stesso del viaggiatore, il suo desiderio di vedere davvero, ©· per questo che, a conclusione del percorso, seguendo questa volta le istruzioni di John Ruskin, anche lui prova avedere "disegnando" per imparare a viaggiare e osservare tutti i giorni.