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L'EneideL'Eneide (in latino #65533;neis) #65533; un poema epico della cultura latina scritto dal poeta e filosofo Virgilio tra il 31 a.C. e il 19 a.C., che narra la leggendaria storia di Enea, eroe troiano figlio di Anchise, fuggito dopo la caduta della citt#65533; di Troia, che viaggi#65533; per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell'autore; perci#65533; nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma l'amico Vario Rufo, non rispettando le volont#65533; del defunto, salvaguard#65533; il manoscritto dell'opera e, successivamente, l'imperatore Ottaviano Augusto ordin#65533; di pubblicarlo cos#65533; com'era stato lasciato.I primi sei libri raccontano la storia del viaggio di Enea da Troia all'Italia, mentre la seconda parte del poema narra la guerra, dall'esito vittorioso, dei Troiani - alleati con i Liguri, con alcuni gruppi locali di Etruschi e con i Greci provenienti dall'Arcadia - contro i Rutuli, i Latini e le popolazioni italiche in loro appoggio, tra cui i Volsci e altri Etruschi; sotto il nome di Latini finiranno per essere conosciuti in seguito Enea e i suoi seguaci.Enea #65533; una figura gi#65533; presente nelle leggende e nella mitologia greca e romana, e compare spesso anche nell'Iliade; Virgilio mise insieme i singoli e sparsi racconti dei viaggi di Enea, la sua vaga associazione con la fondazione di Roma e soprattutto un personaggio dalle caratteristiche non ben definite tranne una grande religiosit#65533; (pietas in latino), e ne trasse un avvincente e convincente "mito della fondazione", oltre a un'epica nazionale che allo stesso tempo legava Roma ai miti omerici, glorificava i valori romani tradizionali e legittimava la dinastia giulio-claudia come discendente dei fondatori comuni, eroi e dei, di Roma e Troia.… (altro)
lisanicholas: Dante, whose poetical muse was Virgil, makes himself the "hero" of this epic journey through not only Hell, but also Purgatory and Heaven -- a journey modeled to a certain extent on Aeneas's visit to the Underworld in the Aeneid. Dante's poem gives an imaginative depiction of the afterlife, which has both similarities and significant contrasts to Virgil's depiction of the pagan conception of what happens to the soul after death, and how that is related to the life that has been lived.… (altro)
andejons: Both epics connects to the Iliad and the Odyssey, even if the Argonautica is a prequel of sorts and the Aeneid is a sequel. Also, both Jason and Aeneas as well as Medea and Dido shows similar traits.
Affrontare i grandissimi classici della letteratura è sempre un’impresa difficile. Ci vogliono momenti particolari della vita in cui si è disposti a navigare in mare aperto, come Enea nel suo lungo viaggio. E nel momento in cui si avvicinava il difficile momento della mia deposizione al mio processo ho deciso di prendere in mano il lavoro di Virgilio per affrontarlo seriamente. La prima, doverosa, ammissione è che la lettura è stata difficile e a tratti inconcludente; nonostante la traduzione di Ettore Paratore sempre lucida e rispettosa del testo originale. E qua subentra il problema del latino e della necessità per comprendere fino in fondo le sfumature di un lavoro così complesso di leggere integralmente il testo nella lingua originaria. La necessità poi di accompagnare la lettura del testo con le abbondanti note rende, chiaramente, il tutto ancor più difficile. L’introduzione dello stesso Paratore e le note metodologiche sul mestiere di traduttore di Luca Canali sono un ottimo proemio alla lettura. Poi inizia questo straordinario viaggio che, comunque, resta impresso nella mente per l’infinita grandezza dell’uomo e della sua storia che traspare da ogni riga di questo capolavoro. Ed Enea diventa l’emblema dell’uomo che sofferente affronta le difficoltà delle vite con il coraggio che diventa l’unica via di salvezza. Nonostante la frase, bellissima, unica salus victis, nullam fortunam sperare. E, invece, così nacque Roma. ( )
Questa edizione dell'Eneide, curata da Rosa Calzecchi Onesti, intende proporre al lettore d'oggi la scoperta dell'uomo Virgilio, offrendogli la più limpida trasparenza possibile del testo latino. Del poema si sono impadroniti lunghi secoli di imitazioni, di lavoro erudito, di lettura nella scuola: tutto ciò rischia di sottrarre alla figura di Virgilio i lineamenti umani, irrigidendola a monumento cui si tributa, come per dovere, una reverenza esteriore. "Soltanto dal perfetto, compiuto significato della morte scaturisce l'immenso significato della vita" ha detto Ermann Broch, facendo della morte di Virgilio il centro del suo romanzo per riviverne la vita". Virgilio, poeta della storia, ha cercato di guardare più a fondo che poteva nella morte, ma non è riuscito a trovare una giustificazione dell'immenso valore che sentiva nella vita. Di qui il dramma dell'uomo e la ricchezza dell'opera - come nota nell'introduzione la curatrice - testimonianza umana da meditare, più che modello letterario da venerare.
L'EneideL'Eneide (in latino #65533;neis) #65533; un poema epico della cultura latina scritto dal poeta e filosofo Virgilio tra il 31 a.C. e il 19 a.C., che narra la leggendaria storia di Enea, eroe troiano figlio di Anchise, fuggito dopo la caduta della citt#65533; di Troia, che viaggi#65533; per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell'autore; perci#65533; nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma l'amico Vario Rufo, non rispettando le volont#65533; del defunto, salvaguard#65533; il manoscritto dell'opera e, successivamente, l'imperatore Ottaviano Augusto ordin#65533; di pubblicarlo cos#65533; com'era stato lasciato.I primi sei libri raccontano la storia del viaggio di Enea da Troia all'Italia, mentre la seconda parte del poema narra la guerra, dall'esito vittorioso, dei Troiani - alleati con i Liguri, con alcuni gruppi locali di Etruschi e con i Greci provenienti dall'Arcadia - contro i Rutuli, i Latini e le popolazioni italiche in loro appoggio, tra cui i Volsci e altri Etruschi; sotto il nome di Latini finiranno per essere conosciuti in seguito Enea e i suoi seguaci.Enea #65533; una figura gi#65533; presente nelle leggende e nella mitologia greca e romana, e compare spesso anche nell'Iliade; Virgilio mise insieme i singoli e sparsi racconti dei viaggi di Enea, la sua vaga associazione con la fondazione di Roma e soprattutto un personaggio dalle caratteristiche non ben definite tranne una grande religiosit#65533; (pietas in latino), e ne trasse un avvincente e convincente "mito della fondazione", oltre a un'epica nazionale che allo stesso tempo legava Roma ai miti omerici, glorificava i valori romani tradizionali e legittimava la dinastia giulio-claudia come discendente dei fondatori comuni, eroi e dei, di Roma e Troia.