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Sto caricando le informazioni... Harry Potter and the Order of the Phoenix (Book 5) (originale 2003; edizione 2004)di J. K. Rowling, Mary GrandPré
Informazioni sull'operaHarry Potter e l'ordine della fenice di J. K. Rowling (2003)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. SPLENDIDO. Una decisa virata nel mondo delle tenebre ( ) Il mio progetto di lettura comparata con una traduzione in altra lingua (portoghese) è naufragato ai primi capitoli: non mi sarebbero bastate due settimane, ma almeno ho capito che un certo errore di traduzione, che vox populi attribuisce alla sola prima edizione italiana, è invece comune almeno ad un'altra lingua, quindi forse il problema era nel testo originale. A rotta di collo ho proceduto quindi alla sola rilettura (terza o forse quarta) dell'edizione italiana. L'Ordine della Fenice è, assieme a La camera dei segreti, il mio preferito della saga, nonché l'ultimo. Almeno per me. O meglio: l'ultimo che io giudichi degno di essere riletto. Diciamo che con gli ultimi due sono entrata in rotta di collisione con le scelte della Rowling, e non li rileggerò mai. Perché mi piace tanto questo libro? Perché è quello in cui il mondo degli adulti si salda a quello dei ragazzi, quello in cui si uniscono le forze, con pari merito e pari dignità, fronte al nemico comune: gli adulti ormai rispettano e arruolano i ragazzi considerandoli finalmente loro pari. è anche il volume di grandi, e immensi dolori: la speranza di una famiglia, di una vita adulta serena per il protagonista viene crudelmente spezzata. Nella sua vita vi era già un enorme dolore, ma era qualcosa di cui egli non aveva memoria cosciente: era rimpianto, privazione per affetti che non ricordava. Qui no, qui il dolore è un urlo in tempo reale. Qui le cose, è evidente per tutti, si fanno davvero serie. E bisogna stare uniti, fidarsi e affidarsi. Purtroppo quando questa ennesima rilettura, ormai con occhio disincantato, mi ha reso evidenti alcune ingenuità e inconsistenze della trama che, quando invece leggi con l'avidità e l'aspettativa dei momenti in cui sei "dentro" la saga e divori le pagine per sapere come prosegue o va a finire, non puoi cogliere. Nelle precedenti recensioni ho cercato di spendere le parole nel timido tentativo di rendere omaggio a ciò che avevo letto, ma dopo queste 794 pagine effettive... beh, mi riesce solo di dire... FAN-TA-STI-CO! Tutti i personaggi svelano ulteriori prospettive di se stessi, le vicende crescono e si complicano ulteriormente ad ogni libro, le insidie sono ormai di ben altra levatura rispetto ai primi volumi... e il finale rivela interessanti ed inquietanti aspetti che, suo malgrado, caratterizzano il protagonista. Senza dubbio, tutti ottimi ingredienti per il proseguio. Cose che tutto sommato avevo già fatto notare nella recensione del volume precedente, ma che anche in questo val la pena di ribadire. Però più continuo a leggere, più mi domando una cosa: la Rowling era sin dall'inizio totalmente cosciente del potenziale della storia che aveva in testa (tanto da trattenersi volutamente nei primi libri, facendola crescere a piccole dosi) o semplicemente il suo genio ha sorpreso anche lei stessa? Non è di certo la prima saga fantasy che leggo... e sono più che sicuro che un simile crescendo, così incessante e costante, non l'ho trovato in nessun'altra. Comunque, qualsiasi sia la risposta al mio interrogativo, senza dubbio la Rowling ha dimostrato un talento decisamente fuori dal comune e difficilmente eguagliabile. Chiunque legga questa saga, se la ricorderà a lungo... e sono pronto a scommettere che col tempo andrà ad affiancarsi a pieno titolo alle tante pietre miliari che vengono raccontate ai bambini da parecchio tempo. Edito dopo aver finito tutti i volumi: questo lo reputo il più bel volume di tutta la saga. Uno dei miei libri preferiti di Harry Potter! L'esercito di Silente è meraviglioso, crea un gruppo di piccoli eroi che vogliono prendere in mano la situazione e il loro futuro, e che stringono tra loro una forte amicizia. Avrei voluto schiaffeggiare Harry quando non si è ricordato che anche Piton faceva parte dell'Ordine! Se avesse avuto meno pregiudizi forse Sirius non sarebbe morto!!!Mi ricordo che la prima volta che ho letto della sua morte ho dovuto smettere di leggere perchè continuavo a piangere! Anche i GUFO mi sono piaciuti, li ho trovati divertenti(e forse solo Hermione la penserebbe come me!!) Il potere del signore oscuro si rafforza, e i buoni devono organizzarsi: per contrastarlo, bisogna ristabilire l’Ordine della Fenice, un gruppo di maghi coraggiosi che ha già combattuto la prima battaglia contro Voldemort. Ora, i discendenti (figli, amici, compagni) di quel primo gruppo sono pronti a difendere con le unghie e con i denti il “tesoro” su cui il mago oscuro vuol mettere le mani: la profezia che indica la nascita di colui che lo sconfiggerà, Harry. Peccato che l’eroe in questione non sappia proprio nulla della suddetta profezia, ne’ dove si trova ne’ che l’ordine la sta proteggendo; verrà a saperlo tramite i sogni, dato che la sua mente e quella di Voldemort, dopo l’ultimo “incontro”, sono collegate. Tutti i pezzi tornano a posto solo alla fine, durante la battaglia finale, che vede morire uno dei personaggi più riusciti della saga, Sirius. E con la caduta di un altro degli eroi, ci si avvia verso la battaglia finale.
Der lang erwartete fünfte Harry-Potter-Band ist mit über einer Million vorbestellten Exemplaren der größte Bucherfolg aller Zeiten, schreibt Susanne Mayer. Dies sei vor allem den hochfliegenden Erwartungen an das Buch zu danken, die sich auch an die erstarkende Manneskraft des nunmehr 15-jährigen Helden richten. Denn Harry ist nun in der Pubertät, wie die Rezensentin ausführlich beschreibt. Die Autorin "hatte den Lesern versprochen, Harry werde mit ihnen erwachsen werden", was Mayer für ein "interessantes Erzählkonzept" hält. Jetzt ist er in der Pubertät und "reagiert hormongemäß", wodurch Gut und Böse "ins Rutschen" geraten, wie sie sagt. Die Idee, Harrys "dunkle Gefühle" mit der "drohenden Rückkehr" des grausamen Herrschers Voldemort zu verbinden, lobt die Rezensentin als "guten Trick". Allerdings schlingere Rowling "auf gefährlich verzweigtem Parcours" entlang, um das Kunststück zu vollbringen, Neues mit ausreichendem Wiedererkennungswert zu produzieren. Auch habe sie mittlerweile in Eoin Colfer, Philip Ardagh oder Cornelia Funke Konkurrenten bekommen, die "gut erzählte Geschichten" lieferten. Während bei diesen Autoren "alles sitzt", kann man das "von Rowling nicht immer sagen", meint Mayer. So misslängen ihr Landschaftsbeschreibungen zum Beispiel "kläglich". Für die Beschreibung von Harrys Stimmungen empfiehlt sie der Autorin sogar "Creative-Writing-Übungen". Auch die "Frage der Moral" wird nach Mayers Geschmack ziemlich überstrapaziert. Auf "Heldengedröhne" nach Art des "deutschen Sie-wissen-schon-wer" hätte Rowling ihrer Ansicht nach lieber verzichten sollen. Die Stärken der Autorin seien die "kleinen Episoden" und "ihre Karikaturen der täglichen Unterrichtsmühsal". Die jungen Leser indessen lassen sich von den Schwächen des Buches nicht irritieren: Jeder Versuch, sie ab Seite 340 zu unterbrechen, musste Frau Mayer erfahren, ist zum Scheitern verurteilt. Felicitas von Lovenberg stellt zufrieden fest, dass J.K. Rowling mit dem fünften Harry-Potter-Band wieder einmal alles richtig gemacht hat. "Harry Potter and the Order of the Phoenix" ist so wild, abenteuerlich und spannend wie seine Vorgänger, jubelt die Rezensentin. Allerdings sei es auch das "bisher dunkelste Buch der Reihe, das psychologischste, gegen Ende auch das traurigste" - denn am Ende gebe es zwar den obligatorischen Showdown zwischen Harry und Voldemort, aber es sei klar, dass der "Kampf gegen das Böse" gerade erst richtig angefangen hat. Lovenberg ist begeistert von der Fülle an "liebevoll erdachten und geschickt platzierten Details" und dem "mutigen Vertrauen in die schützende, rettende Macht der Liebe". Besonders angetan ist Lovenberg von der Tatsache, dass Harrys Welt zum Greifen nah liegt: So betritt man das Ministerium für Zauberei etwa durch eine kaputte Telefonzelle. Rowling sei es wieder gelungen, Harry als zugleich bescheidenen und mutigen Helden zu zeichnen - denn "erst diese Brüche machen Harry glaubwürdig als Rebell für die gerechte Sache, als Vorbild, mit dem sich nicht nur Kinder identifizieren können", schwärmt unsere Rezensentin. Der Band 5 der Serie ist nun endgültig ein Meisterwerk. So muss es zumindest dem faszinierten Leser der Kritik Steinfelds erscheinen, denn so differenziert, ausführlich, zum Teil auch raunend und Spannendes offen lassend ist seine Rezension dieses hysterisch erwarteten Buchs. Steinfeld nennt es den "fünften Band des erfolgreichsten Bildungsromans aller Zeiten" und schildert es als einen Bildungsroman nicht nur für Harry Potter, sondern auch für die Autorin selbst, die sich in den Romanen - so Steinfeld - zusehends an einem Dilemma abarbeitet, "das Harry Potter von Anfang an begleitet hatte". Es handelt sich um den Widerspruch zwischen der zeitlosen Kinderzeit und der historischen Zeit der Erwachsenen, der eskapistischen Zauberwelt und einem Gewirr von Widersprüchen aus Rasse und Klasse, Muggeln und Zauberern, das in den frühen Romanen schon zutage trat und mit jedem der Romane düsterere Seiten offenbart. Steinfeld liest die Harry-Potter-Bände auch als Parabel über die Totalitarismen des 20. Jahrhunderts - und zu Harrys Erwachsenwerden in diesem Band gehört unter anderem die Erkenntnis, dass die verehrten toten Eltern einst den finsteren Rassetheorien Voldemorts, des Muggelhassers, anhingen, bevor sie sich auf die Seite des Widerstands schlugen. Harry muss sich diesmal auch alleine durchschlagen, ohne die Hilfe seiner Gefährten, er muss den Tod eines Freundes verkraften und die Hormonschübe der beginnenden Pubertät. Steinfeld wagt am Ende seiner Rezension eine düster-großartige Prophezeiung: Die Zauberwelt wird untergehen."Harry Potter wird leben, aber die Welt der Zauberer kann es nicht mehr geben." Appartiene alle SerieHarry Potter (5) È contenuto inHa l'adattamentoÈ parodiato inHa come guida di riferimento/manualeNew Clues to Harry Potter Book 5: Hints from the Ultimate Unofficial Guide to the Mysteries of Harry Potter di Galadriel Waters Ha come guida per lo studentePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Il quinto anno a Hogwarts si annuncia carico di sfide difficili. Harry non è mai stato così irrequieto: Lord Voldemort è tornato. Che cosa succederà ora che il Signore Oscuro è di nuovo in pieno possesso dei suoi terrificanti poteri? Al contrario di Silente, il Ministro della Magia sembra non prendere sul serio questa spaventosa minaccia. Toccherà a Harry organizzare la resistenza, con l'aiuto degli amici di sempre e il tumultuoso coraggio dell'adolescenza. Tema musicale composto da Jam Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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