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Sto caricando le informazioni... Colpa delle stelle: l'amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire (2012)di John Green
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Io odio i libri sul cancro, li detesto con tutto il cuore! Con questo non mi riferisco a tutte le millanta biografie di persone più o meno famose che raccontano la loro esperienza, quei tipi di libri per quanto possano stufare sono autentici e con vere emozioni perché raccontano delle esperienze di vita vissuta sulla propria pelle e possono anche essere di stimolo per tutte quelle persone che si ritrovano tutti i giorni a dover lottare per la propria vita, odio invece quelle storie che per dare un tocco di drammaticità devono per forza ficcare a forza il cancro e un protagonista o personaggio malato. Quando sono venuta quindi a conoscenza di "Colpa delle stelle" ammetto che non ero particolarmente entusiasta, non solo c'era l'odiato stratagemma del protagonista con il cancro ma tutto era raddoppiato! Due protagonisti con il cancro? Roba da matti! E' stato per questo che ho rimandato per più di un anno la lettura del romanzo, trovavo forzata e odiosa una storia che aveva a mio avviso il solo scopo di sfruttare una malattia del genere per fare soldi, disprezzavo il libro e mal sopportavo tutte quelle frasi sdolcinate e quegli "Okay Okay" che tanto facevano rimbambire tutti. E' solo dopo più di un anno e con l'uscita del film nei cinema che mi sono decisa, ho preso il toro per le corna, sono andata a vedere il film al cinema e ho letto in pochissimi giorni il libro dandomi dell'idiota per i prosciutti che mi sono portata davanti agli occhi per tanto tempo. "Colpa delle stelle "racconta la storia di Hazel Grace una ragazza che dall'età di tredici anni convive con il cancro, Hazel ha sedici anni e una vita piuttosto tranquilla divisa tra il college e il gruppo di sostegno della sua città (gruppo formato da ragazzi con le sue stesse problematiche e con il cancro), la giovane piuttosto riservata e costretta a portarsi costantemente una bombola d'ossigeno non ama molto socializzare, preferisce passare le sue giornate in casa a leggere e guardare la televisione, un giorno mentre si reca all'ennesima riunione del gruppetto incontra Augustus Gus Waters, diciottenne, ex giocatore di basket a cui tempo prima per colpa del cancro era stata amputata una gamba e Isaac amico di Gus, anch'esso con il cancro e destinato a diventare cieco. Hazel e Gus iniziano fin da subito a parlarsi e a passare molto tempo insieme, i giovani condivideranno esperienze e passioni che li porteranno ad innamorarsi ma si sa il destino non sempre è favorevole e ben presto la vita della coppia è destinata a cambiare per sempre. Che dire? WOW nonostante la trama banalotta, lei ama lui e lui ama lei e bla bla bla il risultato è davvero ottimo, il testo è molto scorrevole e si viene catturati tanto da leggere in fretta e furia per arrivare all'ahimè tristissimo finale. Devo dire che John Green è riuscito perfettamente non solo a scrivere una bellissima storia ma anche a rendere perfetti i personaggi. Hazel e Augustus sono molto ben sviluppati tanto da sembrare personaggi veri, durante la lettura mi sembrava quasi di sentirli vivi e (complice il film) mi pareva di vederli davanti a me. Solitamente odio almeno uno dei protagonisti, è più forte di me ma in questo caso non posso dire nulla contro nessuno dei personaggi presenti, sono tutti perfetti (anche se con qualche difettuccio ovvio, mica sono degli alieni, sono umani anche loro!)! Haziel nonostante i discorsoni senza senso tra cui il famoso "teorema" delle uova strapazzate a colazione che mi ha fatto cadere le braccia, è molto simile a me, una ragazza timida, terrorizzata di ferire qualcuno (sentendosi un po' come una granata) tanto da decidere e cercare di allontanare tutti per evitare dolore e sofferenze, una giovane sensibile e amante della lettura che riesce a cogliere le sfumature della vita nonostante il pessimismo, insomma un personaggio bellissimo e complicato con il quale si riesce facilmente ad entrare in contatto Augustus è decisamente diventato l'uomo della mia vita... se mai dovessi trovare un ragazzo lo voglio come lui (possibilmente senza cancro ovvio, va bene senza una gamba però anche con il cancro sarebbe una bella sfiga eh?) è simpaticissimo, spigliato, romantico, generoso, pazzo e chi più ne ha più ne metta. Gus al contrario di Haziel è positivo, vede il lato positivo di tutto, anche del cancro e mi ha fatto sorridere. Con quella sua sigaretta in bocca e il suo sorriso mi ha conquistata. Sembrerà stupido ma credo sia uno dei personaggi letterari più belli che mi sia mai capitato di conoscere, è l'incarnazione del "principe azzurro" ma non per questo troppo legato alle favole, il classico bravo ragazzo che tutte vorrebbero e che tutti i genitori sognano per le loro figlie, potrei stare ore a descrivere tutto quello che mi piace di lui ma non sarebbe il caso visto che le mie recensioni sono già dispersive senza bisogno di arricchirle ulteriormente di chiacchiere Isaac nonostante sia un personaggio per così dire secondario mi ha divertito, mi è molto dispiaciuto il mancato happy ending con Monica, mi sarebbe molto piaciuto vedere un minimo "favoletta" con un ricongiungimento e un "pentimento" di Monica... sarebbe stato carino almeno per questa volta vedere trionfare l'amore invece no e nonostante il mio lato da fan girl bimbominchiosa ho ugualmente apprezzato il personaggio che forse avrebbe dovuto avere un ruolo un po' più attivo Peter Van Houten come non amare quest'uomo?! Il classico scrittore che scrive bene e razzola male ma non per cattiveria quanto per le sue vicende personali che l'hanno ferito?! Neanche per un secondo mi è passato per la testa di odiarlo anzi, il suo modo di fare mi ha conquistata, nonostante non sia uno dei protagonisti e nonostante non si conosca molto della sua vita John Green è riuscito a creare un personaggio ben caratterizzato che dimostra come non sempre sapere i mille affari e miracoli di un personaggio sia necessario per conoscerlo davvero a fondo. In poche scene e battute Van Houten si mette a nudo e riesce a farsi amare per quello che è, un uomo che come tutti gli uomini ha debolezze e una storia e dei ricordi che lo hanno reso cinico, freddo e palesemente alcolizzato, un personaggio che non sono riuscita a vedere come negativo nonostante il comportamento... che dire? Un applauso al super John!! E proprio a proposito di Peter Van Houten come non si fa ad inserire nei pro proprio il romanzo "Un'imperiale afflizione"? Un romanzo così vissuto da desiderare di leggerlo! Io e tanti altri abbiamo cercato un riferimento sul web per poi scoprire che non esiste! John Green non ha solo scritto un libro ma dentro il suo libro ne ha creato un altro che spero con tutto il cuore John Green deciderà prima o poi di regalarci scrivendolo per davvero. Già solo la genialità di riuscire a creare un finto romanzo nel romanzo dimostra la bravura di questo scrittore perchè spingere dei lettori ad amare e desiderare un libro che nella realtà neanche esiste non è certo un'impresa da tutti! Insomma questo libro è bello, forse non realistico come altri, forse a tratti troppo sdolcinato ma BELLO. Consiglio la lettura a tutti quelli che cercano: una lettura che non sia troppo impegnativa (nonostante il tema trattato la storia infatti non è particolarmente ingarbugliata o complicata) - una storia romantica - una storia strappalacrime - un buon libro Sconsigliato per chi: - Non è romantico (potrebbe vomitare arcobaleni leggendolo) - Non crede troppo nell'amore - Ama il lieto fine (niente da fare per voi, purtroppo) Come ogni libro che si rispetti anche da "Colpa delle stelle" è stato tratto un film che si intitola con moltissima originalità "Colpa delle stelle", titolo che renderà felici tutti i puristi che si lamentano dei titoli orrendi che vengono appioppati non solo ai film ma anche ai libri. Su questo film non c'è molto da dire se non che per una BENEDETTA VOLTA tutto va come deve andare! Se in tantissimi e sottolineo tantissimi casi il povero lettore deve strapparsi i capelli piangendo davanti allo scempio e alle mille modifiche introdotte dai grandi "creativi" in questo caso fortunatamente si può tirare un sospiro di sollievo perché tutto è come deve essere. Tralasciando la scelta degli attori che a quanto ho potuto sentire non è piaciuta a tutti (anche se non nel mio caso) la trama e lo sviluppo della storia è identica al libro, non ci sono scene in più, aggiunte alla cavolo ma quelle del libro così come il finale. Vengono riportati fedelmente dialoghi, vicende dal volume e gli autori riescono a fare il resto.... almeno nella versione completa. Purtroppo infatti come spesso succede i film subiscono vere e proprie mutilazioni dall'uscita originale alla trasposizione e questo è simpaticamente avvenuto nella versione cinematografica in cui mancano alcune scene tra cui quella della famosa altalena (chi ha letto il libro sicuramente si ricorderà quella parte), scena simpaticissima e divertente misteriosamente scomparsa al cinema e che sono riuscita a vedere solo in uno streaming in lingua, oltre a quella manca ad esempio un dialogo tra madre e figlia sarebbe stato bello vedere per rendere meglio giustizia al rapporto tra Hazel e la madre, insomma non essendo esperta di cinema non posso certo esprimermi su inquadrature, sceneggiatura o altro, posso solo dire che la scelta degli attori è stata perfetta e azzeccata, ho avuto un primo shock vedendo Ansel Elgort interprete di Gus che da brava lettrice avevo immaginato molto diverso ma la sua bravura e naturalezza mi ha conquistata togliendomi ogni dubbio e riuscendo a coinvolgermi, altro shock ma in positivo per Willem Dafoe ( È contenuto inLooking for Alaska / An Abundance of Katherines / Paper Towns / The Fault in Our Stars di John Green Ha l'adattamentoÈ riassunto inÈ parodiato inHa come guida di riferimento/manualeHa come guida per lo studentePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.6Literature English (North America) American fiction 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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Colpa delle stelle non mi è piaciuto. Avevo già preparato i fazzoletti per piangere amaramente sulle ingiustizie della vita, ma sono rimasti inutilizzati. Almeno sarò pronta per il prossimo raffreddore.
Il fatto è che detesto i romanzi scritti a colpi di aforismi. Trovo inutile piazzare un bella frase a effetto in un mare di nulla: annega. Ecco quello che mi è successo leggendo Colpa delle stelle: mi sono ritrovata una specie di esercizio di stile. “Vediamo quante frasi a effetto riesco a piazzare in un solo romanzo”. Hai vinto il primo premio, Green.
Capisco che per rendere universale il messaggio che vuole trasmettere principalmente a un pubblico adolescente un autore calchi un po' la mano, facendo dire ai suoi personaggi le parole giuste al momento giusto. Posso capire anche una certa leggerezza nella caratterizzazione dei personaggi per gli stessi motivi. Ma un tema così importante, così doloroso, ha bisogno di una prosa potente, una di quelle prose che straziano il lettore e lo lasciano farfugliante in un turbinio di emozioni.
Green, invece, ha scritto un romanzo troppo letterario per poter avere un effetto devastante sulla mia sensibilità. Datemi della stronza cinica, del cuore di pietra e via dicendo, ma, mentre leggevo, mi sembrava quasi di veder lavorare gli ingranaggi nella mente di Green, affinché il romanzo assumesse la sua forma finale. La qual cosa non ha fatto che rafforzare in me la sensazione di avere tra le mani un freddo e calcolato sfoggio di abilità da aforista. ( )