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Sto caricando le informazioni... Ci vogliono le palle per essere una donna (2011)di Caitlin Moran
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The joy of this book is just that: the joy. What Moran is really arguing for is more female happiness. Women spend too much of their time worrying, beating themselves up, going along with time-wasting, restrictive, often expensive, sexist mores. The triumph of How To Be A Woman is that it adds to women's confidence. It reminds us that sexism, and all that is associated with it, is not only repressive, it is tedious and stupid. It is boring. Best give it a body swerve and get on with having fun Great job author, I really like your writing style. I suggest you join N0velStar’s writing competition, you might be their next big star. Appartiene alle Collane EditorialiHarper Perennial Olive Editions (2016 Olive) Premi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Though they have the vote and the Pill and haven't been burned as witches since 1727, life isn't exactly a stroll down the catwalk for modern women. They are beset by uncertainties and questions: Why are they supposed to get Brazilians? Why do bras hurt? Why the incessant talk about babies? And do men secretly hate them? Caitlin Moran interweaves provocative observations on women's lives with laugh-out-loud funny scenes from her own, from the riot of adolescence to her development as a writer, wife, and mother. With rapier wit, Moran slices right to the truth-whether it's about the workplace, strip clubs, love, fat, abortion, popular entertainment, or children-to jump-start a new conversation about feminism. With humor, insight, and verve, How To Be a Woman lays bare the reasons why female rights and empowerment are essential issues not only for women today but also for society itself. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)305.420207Social sciences Social Sciences; Sociology and anthropology Groups of people Women Role in society, status HumourClassificazione LCVotoMedia:
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Ecco, leggere Ci vogliono le palle per essere una donna causa un disagio simile: sai che Moran ha il diritto di vivere la vita come meglio crede, ma la prospettiva femminista che usa per analizzarla in questo libro è stata una costante fonte di disagio. Penso che abbiamo un enorme problema con tutte questo donne che vogliono rendere il femminismo user friendly e cercano di impacchettarlo in una confezione umoristica e piena di bei discorsi sulla realizzazione personale.
Per quanto Moran si impegni, infatti, il suo libro rimane schiacciato sulla sua prospettiva e dà una visione del femminismo molto superficiale, volto più alla realizzazione personale che alla pratica di riconoscere le discriminazioni che colpiscono non solo noi, ma anche le altre persone. Il femminismo, infatti, vuole mettere in luce l’esistenza di uno standard che stabilisce come debba comportarsi ogni genere e che stritola ogni differenza. Il modo in cui si reagisce allo standard varia da femminismo a femminismo e anche da persona a persona: un po’ perché quando le norme vengono meno, si entra nel mondo della libertà della riprogettazione e della ricostruzione e non tuttз hanno le stesse esigenze; un po’ perché ogni persona è diversa e il femminismo celebra quella diversità e la lascia brillare.
Banalizzare questa complessità per scrivere un libro sbarazzino su quali scarpe possedere e sull’importanza di una buona lingerie, pieno di battute crasse e spesso decisamente poco femministe e molto cringe come esce dall’esperienza diretta dell’autrice (il capitolo sul perché non avere figliз, che segue quello sul perché averne, ne è un esempio lampante) mi è sembrato davvero terrificante. Non mi sento di consigliarne la lettura nemmeno come passatempo: passate proprio oltre. ( )