Il destino degli uomini in un libro
Per una strana combinazione libraria questo libro mi è stato spedito insieme ad un altro che cammina in parallelo sul tema della religione nel nostro Paese. Libri compagni di viaggio e di ricerca sia in terra che in cielo, viaggio dal quale questo bibliomane che scrive è stato sempre attratto. “Youcat” sta per “Youth Catechism - Per conoscere e vivere la fede della Chiesa”. L’altro è un ponderoso saggio Bompiani di Giordano Bruno Guerri intitolato “Gli Italiani sotto la Chiesa - Da San Pietro a Berlusconi”. Di quest’ultimo me ne occuperò a parte dopo di averlo attentamente letto. Per ora mi basta mettere in evidenza il tema comune ai due libri: la Chiesa e il nostro essere Cristiani.
“YouCat” è un libro davvero “straordinario”. Non lo dico io, ma lo dice autorevolmente chi ha scritto la premessa: “Oggi vi consiglio la lettura di un libro straordinario. Esso è straordinario per il suo contenuto ma anche per il modo in cui si è formato, ed io stesso desidero spiegare un poco proprio questo modo di formarsi, perchè al tempo stesso si possa comprendere in cosa consiste la particolarità del libro.” Più avanti così continua: “Questo libro doveva … essere qualcosa di assolutamente stimolante e nuovo; esso doveva mostrare che cosa crede oggi la Chiesa cattolica e a che modo e a che modo si può credere in maniera ragionevole. Rimasi spaventato da questo compito e devo confessare che dubitai che qualcosa di simile potesse riuscire. Come poteva avvenire che autori che sono dispersi in tutto il mondo potessero produrre un libro leggibile? Come potevano uomini che vivono su continenti diversi, e non solo dal punto di vista geografico, ma anche intellettuale e culturale, produrre un testo destinato a formare un’unità interna e comprensibile su tutti i continenti?”.
La struttura del libro doveva essere semplice, come semplici bisogna essere quando ci si rivolge ad un pubblico giovane, che vuole capire. Domande chiare, dirette e semplici, seguite da risposte altrettanto chiare e sintetiche ma in maniera che potessero aprire “finestre” successive alla ricerca ed approfondimenti. Il compito era quello di “tradurre il Catechismo della Chiesa cattolica nella lingua dei giovani e far penetrare le sue parole (quelle di Cristo) nel loro mondo ... Spero che molti giovani si lascino affascinare da questo libro. Alcune persone mi dicono che esso non interessa i giovani di oggi; ma io non credo a questa affermazione e sono sicuro di avere ragione. I giovani di oggi non sono così superficiali come li si accusa di essere; essi vogliono sapere in cosa consiste davvero la vita. Un romanzo criminale è avvincente perchè ci coinvolge nella sorte di altre persone, ma che potrebbe essere anche la nostra; questo libro è avvincente perchè ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda da vicino ognuno di noi”.
Da qui nasce un libro costruito su 527 domande, alle quali seguono altrettante risposte con commenti, definizioni ed approfondimenti tutti rivolti a dare un senso a chi crede e chi non crede. Concepito in un ambito linguistico di lingua tedesca, l’edizione originale è stata curata dalla Conferenza Episcopale Austriaca, Tedesca e Svizzera, ha un titolo in lingua inglese, con una vocazione di chiamata universale. L’Autore della premessa non poteva non essere che il Capo riconosciuto di questa chiesa che aspira ad essere una chiesa di tutti, in particolare dei giovani nei quali riconosce e ritrova il suo futuro, Benedetto XVI. ( )