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Limelite: True fiction but much better exploration of the harrowing effects of people fleeing oppression and terror, with the bonus of including how their undertakings can have unexpected and horrifying consequences for those who get involved in helping them.
Nel mare ci sono i coccodrilli non è un libro innovativo: ne abbiamo sentite tante di storie di disperazione e di persone in fuga da situazioni infelici nei loro paesi. Quello che mi ha colpita molto è stato lo stile del libro, livellato su una leggerezza fanciullesca che, lungi dall'essere frivola, sottolinea l'infanzia rubata a Enaiatollah Akbari.
Ci sono, infatti, molti contesti nei quali gli adulti non danno ai bambini le cure necessarie. Non li difendono nemmeno da quei terribili mostri che si nascono sotto al letto e sono pronti ad aggredirli non appena viene spenta la luce. Non li difendono nemmeno dai coccodrilli che sono nel mare. E poco importa che non ci siano davvero mostri sotto al letto o coccodrilli nel mare: i bambini non lo sanno e hanno bisogno di essere rassicurati dagli adulti.
Tutto questo è molto triste e credo che ognuno di noi capirebbe un ragazzo amareggiato per aver perso la spensieratezza della fanciullezza. Ci risulta un po' strano, invece, un atteggiamento positivo: della serie, sì, da piccolo ho avuto una vita di cacca, ma ho fatto del mio meglio per avere una vita da adulto migliore. E sono contento per avercela fatta.
Sarebbe bello leggere più storie di questo genere, tutto sommato, no? Ma, soprattutto, sarebbe bello smettere di leggere storie di stupidità umana, da entrambe le sponde: sia dalla parte di chi costringe queste persone a lasciare il proprio paese, sia dalla parte di chi dovrebbe accoglierli. ( )
...grande esempio italiano di accoglienza e di organizzazione. Non sempre riusciamo a cogliere il grido di aiuto che molte persone anche non straniere ci lanciano. Riflettevo su questo!! ( )
Enaiatollah ha finito di raccontare la sua storia poco dopo avere compiuto ventuno anni (forse). La data del suo compleanno l'ha decisa la questura: primo settembre. Ha appena scoperto che nel mare ci sono davvero i coccodrilli.
Ci sono, infatti, molti contesti nei quali gli adulti non danno ai bambini le cure necessarie. Non li difendono nemmeno da quei terribili mostri che si nascono sotto al letto e sono pronti ad aggredirli non appena viene spenta la luce. Non li difendono nemmeno dai coccodrilli che sono nel mare. E poco importa che non ci siano davvero mostri sotto al letto o coccodrilli nel mare: i bambini non lo sanno e hanno bisogno di essere rassicurati dagli adulti.
Tutto questo è molto triste e credo che ognuno di noi capirebbe un ragazzo amareggiato per aver perso la spensieratezza della fanciullezza. Ci risulta un po' strano, invece, un atteggiamento positivo: della serie, sì, da piccolo ho avuto una vita di cacca, ma ho fatto del mio meglio per avere una vita da adulto migliore. E sono contento per avercela fatta.
Sarebbe bello leggere più storie di questo genere, tutto sommato, no? Ma, soprattutto, sarebbe bello smettere di leggere storie di stupidità umana, da entrambe le sponde: sia dalla parte di chi costringe queste persone a lasciare il proprio paese, sia dalla parte di chi dovrebbe accoglierli. ( )