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Sto caricando le informazioni... I dispiaceri del vero poliziotto (2011)di Roberto Bolaño
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Il VERO POLIZIOTTO del titolo è il lettore stesso ed I DISPIACERI sono dati dalla difficoltà a seguire le tante tracce disseminate qua e là nel romanzo, ma anche dall'impossibilità di trovare un senso ad esistenze caotiche, fragili, passionali. E' di Amalfitano e Padillo (i due personaggi principali) che il lettore segue prevalentemente le tracce, per perderle più e più volte, fino a rendersi conto (per chi vuol rendersene conto) dell'assurdità della ricerca di un movente o di un fine nella vita di chicchessia. GRANDE LIBRO e GRANDE AUTORE. nessuna recensione | aggiungi una recensione
"An unfinished masterpiece from the author of THE SAVAGE DETECTIVES and 2666"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)863.64Literature Spanish and Portuguese Spanish fiction 20th Century 1945-2000Classificazione LCVotoMedia:
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La Poesia è la chiave di salvezza. Si può anche giocare coi poeti, dividerli per categorie sessuali, per ruolo. Leggerli o diventarlo, scrivere. Per imparare a dubitare, per ricordare, per amare. Comunque bisogna vivere la Poesia. Che sembra una cosa naturale eppure è così terribile e difficile, perché si tratta di una Poesia fine a stessa, una condizione che si raggiunge solo attraverso un abbandono totale e disinteressato o una fiducia cieca e irresponsabile, un atout da cercare tra i disperati.
"con i paria, con quelli che non hanno assolutamente nulla da perdere troverai, se non la ragione, una dannata giustificazione, e se non una giustificazione, il canto, appena un mormorio (forse non sono voci, forse è solo il vento tra i rami), ma indelebile."
Amalfitano - professore di letteratura - e sua figlia Rosa stanno provando a salvarsi. Sembrano vivere "in un altro mondo, un mondo stregato, provvisorio e felice" dove il tempo è scandito dai sogni e le strade sono "di quelle che frequenta solo chi sogna da sveglio". Amalfitano, che gira con "due libri nella tasca della giacca", cerca disperatamente rifugio nella Poesia
"Meno male, pensava Amalfitano, che ho potuto leggere migliaia di libri. Meno male che ho conosciuto i Poeti e che ho letto i Romanzi. (I Poeti, per Amalfitano, erano esseri umani splendenti come un lampo, e i Romanzi, le storie che nascevano dalla fonte del Don Chisciotte). Meno male che ho letto. Meno male che posso ancora leggere, si diceva tra scettico e speranzoso."
Nel caotico universo di questo libro, Amalfitano è il sole, al centro, la stella attorno a cui ruotano gli altri personaggi, tutti pianeti indipendenti con orbite proprie, più vicine o più lontane, attratti inesorabilmente gli uni agli altri dalla forza di gravità.
Uno di questi è Padilla, il giovane amante che Amalfitano abbandona, suo malgrado, e col quale intrattiene una meravigliosa corrispondenza, fatta di lettere che sembrano scritte in trance. Padilla, che sta sognando e dormendo sotto un albero quando Amalfitano lo vede per la prima volta, Padilla malato che sta scrivendo un romanzo profetico e che per confortare la sua amica "si era presentato all'ospedale con i suoi libri di poesia e li aveva letti a Elisa".
Un'altra è la moglie di Amalfitano, Edith Lieberman, che leggeva poesia francese alla figlia Rosa e piangeva "un gruppetto di falliti e suicidi, di alcolizzati e malati di mente. I poeti di sua madre."
Un altro è Arcimboldi, scrittore tradotto da Amalfitano e successivamente diventato autore di culto. Protagonista di un suo libro è un giovane scrittore assunto da una casa editrice in qualità di lettore, che ben presto abbandona le velleità di scrittura per leggere centinaia di romanzi di autori sconosciuti vedendo "se stesso come un medico in un lebbrosario in India, come un monaco dedito a una causa superiore."
E si può andare avanti così all'infinito, giocare ad aprire una pagina a caso ed essere certi di trovare un riferimento all'ossessione di Bolaño, la poesia in tutte le sue possibili declinazioni. Si può anche leggere il libro come Rayuela di Cortazar, saltando da un capitolo all'altro perché in fondo ogni capitolo è chiuso in sé e, per ammissione dello stesso autore, questo romanzo ha "una trama demenziale che nessuno può capire".
Di certo non si resta indifferenti, anzi se ci si lascia andare e ci si immerge nella lettura si può arrivare all'ultima pagina e ritrovarsi tutti sudati "come una cavalla a cui hanno fatto fare una galoppata selvaggia". ( )