Arruza, un bibliofilo dai modi ottocenteschi, è il proprietario della libreria El Globo. Nel suo locale si incontrano ogni sera un piccolo gruppo di amici e di clienti assidui che passano le loro nottate inventando delle storie. I racconti, come nel mondo delle fiabe orientali, si confondono e si contaminano continuamente tra loro, ogni volta che un nuovo narratore prende la parola. Nelle pagine del libro sfilano un variopinto gruppo di personaggi, luoghi ed oggetti che mischiandosi tra loro creano una narrazione dai contorni caledoscopici. I labili confini tra realtà e finzione svaniscono totalmente quando i personaggi nati dalla fantasia dei narratori escono dalla loro condizione di protagonisti dei racconti per invadere la realtà e trasformare i narratori umani in creature fantastiche.