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Sto caricando le informazioni... Lavorare stanca (1943)di Cesare Pavese
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Appartiene alle Collane EditorialiÈ contenuto inPremi e riconoscimenti
A retranslation of Lavorare Stanca and the entire poetic work of Cesare Pavese, because the existing translations just miss the point with this gigantic figure of Italian poetry. This book is based on the ninth volume from the series Nuova Universale Einaudi, titled Cesare Pavese - Poesie, and published in 1970 by Einaudi. That book gathered the final version of Lavorare Stanca plus two other groups of poems (La Terra e la Morte and Verr#65533; la Morte e avr#65533; i tuoi Occhi), together with two short essays by Pavese about his own work. Most of this material has never appeared before in English. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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lo fa solo un ragazzo, ma quest’uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa. Ci sono d’estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest’uomo, che giunge
per un viale d’inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c’è lo sbronzo notturno che attacca discorsi
e racconta i progetti di tutta la vita. Non è certo attendendo nella piazza deserta
che s’incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c’è quella donna e varrebbe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest’uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada
che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa. ( )