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Comprende il nome: Anton Zeilinger

Fonte dell'immagine: Quelle Offizielle Webseite von Anton Zeilinger; http://www.quantum.at/zeilinger Urheber Jaqueline Godany; http://godany.com (Genehmigung Weiternutzung dieser Datei) CA 2.5, usage requires attribution of both the name and the creator's website URL.

Opere di Anton Zeilinger

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Light from Light: Scientists and Theologians in Dialogue (2012) — Collaboratore — 7 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Zeilinger, Anton
Altri nomi
Zeilinger, A.
Data di nascita
1945-05-20
Sesso
male
Nazionalità
Austria
Attività lavorative
physicist
professor
Premi e riconoscimenti
Wolf Prize (Physics, 2010)
Nobel Prize in Physics (2022)

Utenti

Recensioni

«Una misteriosa interazione istantanea a distanza».
Così Einstein liquidò con una certa diffidenza uno dei fenomeni più bizzarri e sfuggenti della meccanica quantistica: l’entanglement, un “intreccio indissolubile” grazie al quale è possibile trasferire alcune proprietà delle particelle in altre particelle, senza ritardo temporale. È come lanciare un dado e sapere che il suo “gemello”, anche se posto a grandissima distanza, è in grado di replicare nel medesimo istante lo stesso identico numero.

Ma quello che aveva infastidito Einstein è diventata la magnifica ossessione di Anton Zeilinger, il fisico austriaco che ha definitivamente dimostrato che quella misteriosa interazione è una suggestiva coreografia, un fenomeno reale con applicazioni pratiche molto promettenti.

(dal sito web dell'Editore)

Da diversi anni ormai, sulle rive viennesi del Danubio è orchestrata una danza che ha come protagonisti non appassionati di valzer, o magari giovani debuttanti in società, ma fotoni. Queste particelle elementari prive di massa sono al centro di esperimenti all'avanguardia che studiano le conseguenze e le potenziali applicazioni dell'entanglement, uno dei fenomeni più bizzarri osservati in natura in cui due o più particelle possono essere collegate tra loro in modo così stretto che una misurazione effettuata su una delle particelle cambia all'istante anche lo stato delle altre, non importa quanto siano distanti. E dire che anche Albert Einstein era rimasto perplesso di fronte all'ipotesi di una simile interazione a distanza, contraria alla nostra quotidiana esperienza della realtà, che poi non era altro che una delle conseguenze della meccanica quantistica, teoria invisa al padre della relatività per il ruolo giocato dal caso nelle sue equazioni che descrivono il microscopico mondo dei quanti.

Eppure anche Einstein non ha sempre ragione, e così quasi un secolo dopo dall'introduzione del concetto di entanglement a opera di un fisico austriaco, Erwin Schröndinger, nel 1935, sulle rive del Danubio della Vienna di oggi un altro fisico austriaco, Anton Zeilinger, gioca con fasci fotoni per saperne di più su questa sempre meno misteriosa azione a distanza, come racconta nel suo libro La danza dei fotoni, in edicola con il numero di dicembre della rivista e in vendita in libreria per Codice Edizioni, il secondo di una serie di volumi inediti in Italia pubblicati da "Le Scienze" in collaborazione con Codice Edizioni. Volendo semplificare, Zeilinger, professore di fisica all'Università di Vienna e direttore dell'Institute for Quantum Optics and Quantum Information sempre a Vienna, è l'uomo dell'entanglement. Tra i suoi risultati basti citare la prima comunicazione quantistica che sfrutta l'entanglement di fotoni, nel 1995, la prima dimostrazione di crittografia quantistica, sempre con coppia di fotoni entangled, nel 2000, e il record di quest'anno ottenuto nel teletrasporto dello stato quantico di fotoni: 147 chilometri. Non sorprende quindi che Zeilinger si sia cimentato in un'opera di divulgazione per raccontare l'evoluzione di una meravigliosa impresa iniziata a metà degli anni trenta del secolo scorso.

Protagonisti del libro non sono solo gli esperimenti di oggi che il fisico austriaco e suoi collaboratori portano avanti con un entusiasmo e una curiosità che trascinano il lettore, ma anche i ricercatori e gli esperimenti grazie ai quali Zeilinger oggi può sperare di portare in un futuro non troppo lontano la tecnologia quantistica fuori dai laboratori e dentro il mercato, che siano computer quantistici, che promettono capacità di calcolo impensabili con le tecnologie attuali, o sistemi di comunicazione virtualmente inviolabili, lasciando da parte il teletrasporto di persone in stile Star Trek, impossibile da ottenere, come spiega lo stesso Zeilinger.

La determinazione nel rendere chiaro uno dei fenomeni più interessanti e potenzialmente ancora tutto da sfruttare è evidente pure in un artificio narrativo: in una serie di capitoli, i protagonisti sono il prof. Quantinger e i suoi due giovani allievi Alice e Bob, che vengono introdotti ai misteri del mondo quantistico con un linguaggio accessibile e rigoroso. Poi Quantinger, Alice e Bob scompaiono e lasciano di nuovo il posto a Zeilinger.

In fondo, proprio come Zeilinger, anche il suo alter ego letterario Quantinger potrebbe sperare in un Nobel per la fisica, che molti ormai ritengono strameritato. Quindi è bene essere pronti per raccontare come ci si è arrivati.

(dal sito web della rivista LE SCIENZE)
… (altro)
 
Segnalato
amorano | 4 altre recensioni | Jan 10, 2013 |

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