Takis Würger

Friedrich è un giovane svizzero agiato che decide di recarsi a Berlino per studiare arte, senza una autentica vocazione ma solo per comprendere gli avvenimenti in corso. E’ gennaio del 1942 e i nazisti sono impegnati ad arrestare gli ebrei, scovandoli dappertutto e caricandoli poi sui furgoni.
Friedrich prende lezioni di disegno e incontra Kristin, una modella molto attraente a cui si lega attratto dalla sua apparente leggerezza ed enigmaticità.
Nonostante la guerra e la morte che aleggia attorno a loro, i due scelgono di vivere estranei a quel contesto, quasi che l'orrore non possa riguardarli. Poi un giorno Kristin sparisce e Friedrich ne soffre in modo indicibile, convinto di essere stato abbandonato. Quando la donna fa ritorno, presentandosi come Stella, svelerà una verità crudele ponendo termine al cumulo di bugie
E’ bene non svelare altro della storia di Kristin/Stella. Aggiungo solo che il romanzo è costruito a partire da una storia vera, una storia spietata e mostruosa di menzogna, finzione, di tradimento. Una storia troppo complessa rispetto alla traduzione romanzata di Takis Würger la cui scrittura è lenta e disordinata. Ma non è questo l’aspetto più vistoso. Quel che reputo interessante è il vivace dibattito suscitato dalla pubblicazione del romanzo che ha attirato molte pesanti critiche da parte di chi lo definisce costruito sui clichè e accusa l’autore di avere banalizzato il dramma dell’Olocausto.… (altro)