Mary Wollstonecraft (1759–1797)
Autore di Sui diritti delle donne: una rivendicazione dei diritti della donna con osservazioni di carattere politico e morale
Sull'Autore
Mary Wollstonecraft was born in London on April 27, 1759. She opened a school in Newington Green with her sister Eliza and a friend Fanny Blood in 1784. Her experiences lead her to attack traditional teaching methods and suggested new topics of study in Thoughts on the Education of Girls. In 1792, mostra altro she published A Vindication of the Rights of Woman, in which she attacked the educational restrictions that kept women ignorant and dependant on men as well as describing marriage as legal prostitution. In Maria or the Wrongs of Woman, published unfinished in 1798, she asserted that women had strong sexual desires and that it was degrading and immoral to pretend otherwise. In 1793, Wollstonecraft became involved with American writer Gilbert Imlay and had a daughter named Fanny. After this relationship ended, she married William Godwin in March 1797 and had a daughter named Mary in August. Wollstonecraft died from complications following childbirth on September 10, 1797. Her daughter Mary later married Percy Bysshe Shelley and wrote Frankenstein. (Bowker Author Biography) mostra meno
Opere di Mary Wollstonecraft
Sui diritti delle donne: una rivendicazione dei diritti della donna con osservazioni di carattere politico e morale (1792) 3,946 copie
A Short Residence in Sweden, Norway, and Denmark and Memoirs of the Author of 'The Rights of Woman' (1796) 159 copie
A Vindication of the Rights of Men; A Vindication of the Rights of Woman; An Historical and Moral View of the French… (1707) 113 copie
Wollstonecraft: A Vindication of the Rights of Man and a Vindication of the Rights of Woman and Hints (1995) 92 copie
Vindication of the Rights of Woman and The Wrongs of Woman, or Maria (Longman Cultural Editions) (2006) 67 copie
Original Stories From Real Life; with Conversations, Calculated To Regulate the Affections and Form the Mind to Truth… (1788) 20 copie
The Wrongs of Woman; or Maria and Memoirs of the Author of a Vindication of the Rights of Woman (Eighteenth Century… (2003) 20 copie
A Vindication of the Rights of Woman: Abridged, with Related Texts (Hackett Classics) (2013) 8 copie
Mary Wollstonecraft Philosophical and Political Writings Collection: A Vindication of the Rights of Men, A Vindication… (2021) 3 copie
The Rights of Women 2 copie
The Great Change 1 copia
Til varnar réttindum konunnar 1 copia
I classici del pensiero libero [Corriere della sera]: Mary Wollstonecraft. Sui diritti delle donne 1 copia
دفاع عن حقوق المرأة 1 copia
A critical edition of Mary Wollstonecraft's A vindication of the rights of woman, with strictures on political and… (1982) 1 copia
The History & Surveys - 19th Century 2-In-1 Special: A Vindication of the Rights of Woman / Thus Spake Zarathustra (2003) 1 copia
Cartas Escritas Durante Una Corta (Clásicos del paisaje (Colección historia y paisaje)) (2003) 1 copia
Der letzte Mensch - Vollständige Ausgabe in einem Band: Ein apokalyptischer Roman der Autorin von Frankenstein (German… (2018) 1 copia
Opere correlate
The Graphic Canon, Vol. 1: From the Epic of Gilgamesh to Shakespeare to Dangerous Liaisons (2012) — Collaboratore — 279 copie
The Norton Anthology of English Literature, 4th Edition, Volume 2 (1979) — Collaboratore — 249 copie
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Informazioni generali
- Altri nomi
- Wollstonecraft Godwin, Mary
Godwin, Mary - Luogo di sepoltura
- St Pancras Old Church, London
- Sesso
- female
- Nazione (per mappa)
- England, UK
- Luogo di nascita
- Spitalfields, London, UK
- Luogo di morte
- London, England, UK
- Causa della morte
- childbed fever
- Attività lavorative
- writer
translator
philosopher
teacher
feminist
travel writer (mostra tutto 8)
novelist
journalist - Breve biografia
- Mary Wollstonecraft was the pioneering English philosopher, writer and feminist best known for A Vindication of the Rights of Woman (1792).
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- ISBN
- 375
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Molti critici e storici ritengono che il genio di Wollstonecraft vada ricercato nella sua vita. Secondo un’altra grande femminista inglese, Virginia Woolf, la sua genialità va ritrovata nel fatto che sin dall’inizio la sua fu una vita sperimentale. Figlia di uno sfaccendato ubriacone imparò subito a come vivere da sola scegliendosi uno dei mestieri più impossibili per quel tempo vale a dire: la scrittrice.
Troviamo la diciannovenne scrittrice Mary camminare da sola per Londra di notte di ritorno da una serata letteraria col suo editore Joseph Johnson e altri membri del circolo radicale frequentato da uomini come Paine, autore dei “Diritti dell’Uomo”, di William Blake, poeta e pittore immortale, Erasmo Darwin, il grande pittore Fuseli. Frequentazioni e conoscenze fatte in nome di una chiara indipendenza esistenziale e culturale, impensabile a quel tempo, in quel tipo di società del 18° secolo inglese.
Era l’epoca nella quale le donne non si sarebbero mai sognate di studiare botanica a causa dei riferimenti sessuali femminili delle piante negli studi di Darwin, un’epoca in cui le donne non avevano diritto a fare carriera, non potevano avere accesso al loro denaro, non possedevano il proprio corpo dal punto di vista strettamente fisico, i figli non appartenevano loro. Insomma, erano solo dei giocattoli nelle mani degli uomini. Il matrimonio non era altro che “prostituzione legalizzata”, come la stessa Mary ebbe a dire nel suo famoso libro sui Diritti.
“I Diritti delle Donne” venne pubblicato nel 1792 e le diede immediata fama. Fece andare su tutte le furie poeti classici e conservatori come Horace Walpole il quale la defini”una iena col reggiseno”. Fece impallidire molti presunti radicali, sia politici che scrittori e opinionisti di una stampa che era solo maschile e conservatrice. Mary, nel libro, sosteneva con violenza il diritto delle donne all’istruzione, all’emancipazione, alla liberazione da uno stato di una umiliante servitù maschile affermando che non era vero che gli uomini fossero esseri dotati di ragione e le donne di solo emozioni. Lei sosteneva invece che il matrimonio fosse la giusta fusione equilibrata tra i due sessi, pietra d’angolo per mantenere le relazioni tra i sessi e quindi le fondamenta della società civile.
Pur avendo scritto romanzi, manuali e antologie educative, il saggio sui “Diritti delle Donne” è il suo vero e proprio testamento intellettuale. Mary non è soltanto una icona femminista del tutto nuova ed inaspettata sullo scenario inglese della fine del settecento. Essa ben si inserisce nella corrente dell’Illuminismo europeo che sfocia liberamente nel Romanticismo per mutarsi e trasformarsi in Politica culturale. Una donna che conobbe a fondo il dr. Johnson, il famoso autore del primo Dizionario della lingua inglese e che sarebbe diventata suocera del grande poeta romantico Shelley.
Nella sua vita appassionata e sofferta la confluenza dell’Illuminismo nel Romanticismo divenne una vera e propria battaglia sanguinosa come si evince da una sua lettera: “Io sono un vero animale e le emozioni istintive troppo spesso mettono a tacere le suggestioni della ragione…Sono ben consapevole che la vita è solo un gioco, spesso solo un incubo, eppure ogni giorno sono alla ricerca di qualcosa di serio, che vale, ma resto sempre disillusa”. La lettera fu scritta dopo il rifiuto di Fuseli a convivere in tre. Una Mary esasperatamente romantica nella sua essenza, sostanzialmente cruda nella sua esasperazione ma profondamente seria nel suo illuminismo razionalistico.
Mary fece della sua vita un continuo esperimento. Respinta da Fuseli, se ne andò dall’Inghilterra e andò a seguire la Rivoluzione Francese nei giorni del Terrore, come una moderna giornalista che va al fronte. Intraprese un viaggio nei paesi scandinavi e si ritrovò con una figlia a scrivere le sue straordinarie lettere dalla Scandinavia, Svezia, Norvegia e Danimarca. Furono queste lettere che trasformarono il filosofo William Godwin da suo ammiratore in amante. Il matrimonio fu il suo ultimo ma “fruttuoso esperimento”, come lo definì Virginia Woolf. Una vita di “esperimenti” fatti sulla propria pelle.
Mary Wollstonecraft è il ritratto di una donna coraggiosa, irritante, attraente, appassionata, istintiva, a volte brutale, ma giammai intellettuale o saccente. La sua fama venne enormemente danneggiata dalle rivelazioni che lo stesso Godwin impunemente fece quando pubblicò nelle sue Memorie pubblicate nello stesso anno delle Memorie di Mary, alcuni particolari privati, discreditandola agli occhi delle femministe fino alla metà del secolo scorso. In fondo, molti biografi moderni tendono a pensare che lo sforzo di Mary fosse rivolto a dare alle donne non solo una nuova e diversa condizione fatta di riscatto e di ricerca di identità, quanto anche a concorrere a “creare” un “uomo nuovo”, visto nel gioco delle relazioni e degli equilibri tra i due sessi.
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Mary Wollstonecraft's "A Vindication of the Rights of Woman" was one of the earliest and most influential feminist works in history. In the late 18th century, women were considered intellectually and morally inferior to men, and were excluded from the public sphere. Wollstonecraft challenged these prejudices and argued that women should have the same rights and opportunities as men.
In the book, Wollstonecraft criticized the prevailing view that women were only suited for domestic roles and argued that education was the key to women's emancipation. She called for the establishment of institutions where women could receive a rigorous education, just like men, and be prepared for careers in fields such as medicine, law, and politics.
Wollstonecraft also criticized the institution of marriage, which she saw as a form of slavery for women. She argued that women should be free to choose their partners and should not be forced into marriages for financial or social reasons.
"A Vindication of the Rights of Woman" was controversial in its time and received criticism from some quarters. However, the book was widely read and had a significant impact on the feminist movement. It inspired many women to demand greater rights and opportunities, and it paved the way for later feminist writers and activists. Today, the book is considered a classic of feminist literature and a testament to the enduring struggle for gender equality.… (altro)