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Jeanette Winterson

Autore di Non ci sono solo le arance

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Sull'Autore

Jeanette Winterson was born in Manchester, England in 1959 and graduated from St. Catherine's College, Oxford. Her book, Oranges Are Not the Only Fruit, is a semi-autobiographical account of her life as a child preacher (she wrote and gave sermons by the time she was eight years old). The book was mostra altro the winner of the Whitbread Prize for best first fiction and was made into an award-winning TV movie. The Passion won the John Llewelyn Rhys Memorial Prize for best writer under thirty-five, and Sexing the Cherry won the American Academy of Arts and Letters' E. M. Forster Award. (Bowker Author Biography) Jeanette Winterson lives in London & the Cotswolds. (Publisher Provided) mostra meno
Fonte dell'immagine: Jeanette Winterson. (Source Lesbian of the Day)

Serie

Opere di Jeanette Winterson

Non ci sono solo le arance (1985) 6,224 copie
Scritto sul corpo (1992) 3,970 copie
Passione (1987) 3,618 copie
Il sesso delle ciliegie (1989) 3,174 copie
Il custode del faro (2003) 1,846 copie
Arte e menzogne (1994) 1,406 copie
Simmetrie amorose (1997) 1,348 copie
Powerbook (2000) 1,266 copie
Gli dei di pietra (2007) 1,008 copie
Lo spazio del tempo (2015) 886 copie
Il mondo e altri luoghi (1998) 834 copie
Frankissstein (2019) 708 copie
Il cancello del crepuscolo (2012) 700 copie
Tanglewreck (2006) 699 copie
Boating for Beginners (1985) 551 copie
The Battle of the Sun (2009) 125 copie
The King of Capri (2003) 116 copie
Night Side of the River (2023) 74 copie
Midsummer Nights (1702) — A cura di — 74 copie
Passion Fruit (1986) — A cura di — 55 copie
Love: Vintage Minis (2017) 40 copie
Oranges Are Not the Only Fruit [1989 film] (1997) — Screenwriter — 15 copie
Two Stories (2005) 11 copie
The 24-Hour Dog (2019) 3 copie
Días de fantasmas (2023) 3 copie
Ted Hughes 1 copia

Opere correlate

Orlando (1928) — Introduzione, alcune edizioni10,528 copie
Le città invisibili (1972) — Introduzione, alcune edizioni9,325 copie
Bosco di notte (1936) — Introduzione, alcune edizioni3,106 copie
The Living Mountain (1977) — Postfazione, alcune edizioni579 copie
The Penguin Book of Lesbian Short Stories (1993) — Collaboratore — 295 copie
Growing Up Gay/Growing Up Lesbian: A Literary Anthology (1993) — Collaboratore — 285 copie
New Gothic: 21 storie dell'ombra (1991) — Collaboratore — 256 copie
Sudden Fiction International: Sixty Short-Short Stories (1989) — Collaboratore — 213 copie
The Pleasure of Reading (1992) — Collaboratore — 188 copie
Granta 43: Best of Young British Novelists 2 (1993) — Collaboratore — 177 copie
Erotica: Women's Writing from Sappho to Margaret Atwood (1990) — Prefazione, alcune edizioni; Collaboratore — 168 copie
Stop What You're Doing and Read This! (2011) — Collaboratore — 157 copie
Granta 28: Birthday: The Anniversary Issue (1989) — Collaboratore — 150 copie
Granta 23: Home (1988) — Collaboratore — 138 copie
Four Letter Word: New Love Letters (2007) — Collaboratore — 136 copie
Granta 110: Sex (2010) — Collaboratore — 124 copie
Granta 115: The F Word (2011) — Collaboratore — 113 copie
Granta 39: The Body (1992) — Collaboratore — 105 copie
Eight Ghosts: The English Heritage Book of New Ghost Stories (2017) — Collaboratore — 101 copie
Ox-Tales: Fire (2009) — Collaboratore — 80 copie
The Ecco Book of Christmas Stories (2005) — Collaboratore — 73 copie
Granta 147: 40th Birthday Special (2019) — Collaboratore — 56 copie
The Selfish Giant and Other Stories (Folio Society) (2013) — Introduzione — 55 copie
Venice Stories (2018) — Collaboratore — 25 copie
The Best British Short Stories 2012 (2012) — Collaboratore — 16 copie
The Brighton Book (2005) — Collaboratore — 11 copie
Andy Warhol at Christie's: Prints (2012) — Collaboratore — 4 copie
Hogarth Shakespeare 6 book set — Collaboratore — 1 copia

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Informazioni generali

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Discussioni

Oranges are not the only Fruit in Le Salon Littéraire du Peuple pour le Peuple (Marzo 2012)

Recensioni

Non ci sono solo le arance è il libro che dovete leggere se non siete convintə del potere delle storie. Si tratta di un romanzo autobiografico dove Winterson racconta della sua esperienza di ragazza lesbica cresciuta in una famiglia (e in una comunità) pentecostale e sottoposta al feroce bigottismo della madre. Per sapere cosa c’è di vero e cosa di rielaborato, vi consiglio poi la lettura di Perché essere felice quando puoi essere normale? che io da brava rincoglionita ha letto per primo, perdendomi tutti i riferimenti a Non ci sono solo le arance.

Purtroppo molta dell’omofobia raccontata in questo romanzo è accaduta davvero, ma non è l’aspetto si cui si focalizza Winterson. O meglio, certamente occupa una parte importante in Non ci sono solo le arance, ma il focus è sulle storie, sulla loro importanza e sul loro potere. Winterson ci racconta di come alcune grandi storie, come quelle bibliche, siano diventate ormai sacre e intoccabili, cristallizzate nella loro interpretazione religiosa tanto da diventare delle vere e proprie prigioni, dalle quali evadere espone al rischio di terribili punizioni.

Non aspettatevi perciò il classico romanzo dove la ragazza lesbica riesce a liberarsi della famiglia bigotta e oppressiva grazie all’amore. Il punto di Winterson rimane sempre la dimostrazione del potere delle storie: di quelle che finiscono per fare del male perché contribuiscono alla perpetrazione di un sistema di valori ormai così avulso dalla realtà da piegare le vite delle persone in pochi modelli e ruoli stabiliti; ma anche di quelle che fanno del bene, che ti raccontano che va tutto bene, che oltre il canone della normalità ci può essere la quadratura del cerchio che stai cercando, che le possibilità non sono esaurite da una singola raccolta di storie.

Le storie sono potenti perché raccontandoti rendono reale quel groviglio di identità che ti sembra così alieno e pericoloso che solo a nominarlo ad alta voce sembra poter inghiottire la tua vita per intero. Invece no, non è niente di spaventoso: è il tuo confine, il punto di partenza della tua identità che ti permette di navigare con tranquillità, curiosità e rispetto sulle storie deə altrə. E quando poi dalla tua barchetta in mezzo al mare ti volti a guardare le vecchie storie della tua adolescenza, le trovi tragicamente grottesche nella loro pervicacia di fare del male in nome del loro appiattimento su un unico modo di essere.

Non ci sono solo le arance è un inno al potere salvifico delle storie che raccontano la diversità, che confondo i confini e che fanno esplodere le possibilità. Per questo ə estremistə sono così ossessionatə dai libri femministi e queer e non vedono l’ora di bannarli e denigrarli, lamentandosi della loro esistenza e piagnucolando del loro successo. È ovvio che i giardini deə vicinə, più verdi e pieno di fiori colorati, messi a confronto con i loro orticelli pieni di erbacce faccia loro perdere consensi, seguaci e potere: il vero peccato capitale del quale si macchia ogni minoranza che si rifiuti di stare confinata nel silenzio e nella negazione.
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Segnalato
lasiepedimore | 141 altre recensioni | Jan 25, 2024 |
Se siete fan di Nightmare Before Christmas, è molto probabile che amerete questa raccolta di racconti a tema natalizio, dove le lucine sfavillanti nel Natale si mischiano con fantasmi, morte e assassini. Sì, lo so, la copertina è bellissima e trae in inganno rispetto al reale contenuto del libro (che forse non avrei preso se non avessi già letto altro dell’autrice).

Difficile fare una classifica dei racconti che mi sono piaciuti di più perché è uno di quei rari casi in cui sono rimasta affascinata da ogni singola storia, così apparentemente lontana dallo spirito natalizio, eppure allo stesso tempo così pertinente. Anche nelle storie meno spaventose, c’è un filo di realismo e tristezza che dà carattere allo spirito natalizio, che altrimenti finisce spesso per essere vuota retorica.

Mi sono piaciute anche le ricette che si alternano con le storie: mi riferisco al modo in cui sono introdotte, visto che non ho provato a riprodurne nessuna! Questo genere di ricette di solito è introdotto con ricordi idilliaci, con al massimo un pizzico di nostalgia. Winterson le usa per raccontare pezzi di vita e, se conoscete un minimo la sua vita, sapete che per molto tempo è stata tutt’altro che idilliaca.

Ecco, Dodici racconti di Natale forse si gusta più a fondo se già si conosce Jeanette Winterson: vi consiglio Non ci sono solo le arance (romanzo autobiografico) o Perché essere felice quando puoi essere normale? (la sua autobiografia), che vi aiuteranno a contestualizzare meglio il suo Natale. Certo, da brava scrittrice, Winterson ve ne dà un’idea lo stesso, ma conoscere prima che tipo era Mrs Winterson vi aiuterà a godervi Dodici racconti di Natale.
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Segnalato
lasiepedimore | 15 altre recensioni | Jan 12, 2024 |
La prima cosa che mi viene da dire riguarda a questo libro autobiografico è: Jeanette Winterson ha avuto una vita per la quale valga la pena scrivere un'autobiografia (non si può certo dire di tutte le autobiografie che transitano nelle librerie). La seconda è: quanti danni riesce a fare chi vede la felicità come un peccato capitale dalla quale non c'è redenzione?

Mi ha sempre fatto una pessima impressione chi si ostina a vedere degrado morale nella rilassatezza e nella gioia di vivere: è un modo cupo di campare. C'è già abbastanza dolore nella vita di ognuno, devi anche vedere l'apocalisse dietro ogni angolo?

Eppure è con una madre così che è cresciuta l'autrice, che ha la mia stima per aver cercato di capirla e perdonarla: forse, nei suoi panni, avrei continuato ad avercela con lei per tutta la vita.

Primo libro di Jeanette Winterson che leggo, penso proprio che continuerò nella scoperta di questa autrice. Dato che Perché essere felice quando puoi essere normale? è anche la storia di come sono nati alcuni dei suoi libri (in particolare, Non ci sono solo le arance), mi ha messo molta curiosità di conoscere altri suoi lavori.
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Segnalato
lasiepedimore | 101 altre recensioni | Sep 12, 2023 |
 
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ScarpaOderzo | 55 altre recensioni | Apr 17, 2020 |

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