William T. Vollmann
Autore di Europe Central
Sull'Autore
Journalist and novelist William T. Vollmann was born in 1959 and educated at Cornell University. He worked as a comptuer programmer before becoming a journalist and covering Bosnia, Sarajevo and Afghanistan. He has written extensively since 1987, when his first book, You Bright and Risen Angels, mostra altro was published. The Atlas (1996) won the PEN Center USA West Award for the best novel by a writer living west of the Mississippi. His newest work of Non-Fiction is entitled, Imperial. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Rich Pedroncelli / AP Photo
Serie
Opere di William T. Vollmann
Rising Up and Rising Down: Some Thoughts on Violence, Freedom and Urgent Means {abridged} (2004) 658 copie
Rising Up and Rising Down: Some Thoughts on Violence, Freedom and Urgent Means {7 Volumes} (2003) 108 copie
Into the Forbidden Zone: A Trip Through Hell and High Water in Post-Earthquake Japan (2011) 57 copie
Historias del arcoíris (2ªED) 3 copie
Shadows of Love, Shadows of Loneliness: Volume Two: Drawings, Prints & Paintings: 1980-2020 (2022) 3 copie
The Cloud Shirt (extract) 2 copie
The Tale of the Dying Lungs 1 copia
Red Hands [short fiction] 1 copia
Nicole 1 copia
De Sade's Last Stand 1 copia
Vollmann William 1 copia
Opere correlate
I leoni meccanici. Sette capitoli di una stessa storia (1978) — Postfazione, alcune edizioni — 708 copie
Storming the Reality Studio: A Casebook of Cyberpunk and Postmodern Science Fiction (1991) — Collaboratore — 248 copie
McSweeney's Issue 9 (McSweeney's Quarterly Concern): We Feel This One Is More Urgent (2002) — Collaboratore — 201 copie
Take My Advice: Letters to the Next Generation from People Who Know a Thing or Two (2002) — Collaboratore — 45 copie
Die Geschichtenerzähler: Neues und Unbekanntes von Allende bis Zafón (suhrkamp taschenbuch) (2008) — Collaboratore — 5 copie
Black Clock 3 — Collaboratore — 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Nome legale
- Vollmann, William Tanner
- Data di nascita
- 1959-07-28
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USA
- Luogo di nascita
- Los Angeles, California, USA
- Luogo di residenza
- Sacramento, California, USA
Bloomington, Indiana, USA - Istruzione
- University of California, Berkeley (Graduate Studies)
Cornell University (BA summa cum laude|1982 - Comparative Literature)
Deep Springs College - Attività lavorative
- journalist
novelist - Premi e riconoscimenti
- American Academy of Arts and Letters Academy Award (Literature, 2007)
Whiting Writers' Award (1988)
National Book Award for Fiction (2005)
Utenti
Recensioni
Liste
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
- 52
- Opere correlate
- 36
- Utenti
- 8,545
- Popolarità
- #2,814
- Voto
- 3.9
- Recensioni
- 160
- ISBN
- 203
- Lingue
- 8
- Preferito da
- 43
Già nelle prime pagine si alternano due voci narranti anonime (un nazista ed un agente del NKVD) a cui si aggiungono nel corso delle vicende altri narratori - rigorosamente senza nome - che raccontano le vicende in prima od in terza persona.
Si presenta come un romanzo, ma in realtà è un insieme di racconti, più o meno lunghi, che sono allo stesso tempo autonomi e correlati gli uni agli altri, per contenuto e/o per la presenza di personaggi comuni.
Anche lo stile contribuisce a rendere ostica la lettura di Europe central perché alterna, spesso nella stessa pagina, parti realistiche ad altre visionarie. E' simile a quello di Gabriel García Márquez o di Jiří Weil , ma non ne possiede la componente poetica e suggestiva.
Volendo riassumere Europe central, lo si potrebbe definire come un insieme di biografie romanzate ( Šostakovič, Von Paulus, Vlasov, Kaethe Kollowitz, Karmen, Gerstein) accomunate dalla necessità di scegliere tra due "mali" e di diventare complici dei carnefici da entrambe le parti. E' una descrizione incompleta, tuttavia, perché queste biografie sono a loro volta un pretesto per cercare di (far) comprendere la storia recente dell'Europa da un punto di vista "europeo", escludendo o minimizzando il ruolo degli Usa. Il risultato è straniante per gli americani (Cfr. Aubrey: "There was very little mention of the US, and what little there was was coupled with either contempt or hatred. Somewhat refreshing in an odd sense.")
Le vicende di Šostakovič sono la chiave di volta di Europe central perché la sua musica dà voce al dolore ed all'orrore dell'epoca: "Lui è al centro del mondo, sapete. (Il centro del mondo è Leningrado, che è Stalingrado, che è Auschwitz.)."
E' un libro impegnativo, ma non entusiasmante: le frasi smozzicate di Šostakovič, l'assenza di un plot definito, il cambio continuo di punti di vista, la freddezza emotiva (nonostante tutti gli orrori) sottraggono piacere alla lettura.
Simile per setting e dilemmi morali a Dark Star, per l'ambiguità delle scelte a Il était une fois en France, per il ruolo della musica a Doctor Faustus.… (altro)