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Sull'Autore

Raoul Vaneigem was a member of the Situationsist International and is the author of many books, including The Revolution of Everyday Life and A Letter to My Children and the Children of the World to Come.

Opere di Raoul Vaneigem

Il libro dei piaceri (1979) 55 copie
Avviso agli studenti (1901) 38 copie
The totality for kids (1995) 9 copie
Les Hérésies (1995) 7 copie
A Economia Parasitária (1999) 4 copie
Collection of Desires (2010) 3 copie
The Bad Days Will End (1992) 3 copie
Ni pardon ni talion (2009) 2 copie
P265-LOUIS SCUTENAIRE (1991) 2 copie
Voyage à Oarystis (2005) 2 copie
De la destinée (ESSAI) (2015) 1 copia
L'Ère des créateurs (2002) 1 copia
Journal Imaginaire (2006) 1 copia
De l'amour (2010) 1 copia
La paresse (1996) 1 copia

Opere correlate

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Vaneigem, Raoul
Nome legale
Vaneigem, Raoul
Altri nomi
Dupuis, Jules-François
Hannaniel, Tristan
Data di nascita
1934-03-21
Sesso
male
Nazionalità
Belgium
Nazione (per mappa)
Belgium
Luogo di nascita
Lessines, Belgium
Organizzazioni
Situationist International
Breve biografia
Né en 1934 en Belgique, Raoul Vaneigem, agrégé de lettres, participe activement à l'Internationale situationniste, de 1961 à 1970, au côté de Guy Debord. Il appelle alors dans son Traité de savoir vivre à l’usage des jeunes générations les jeunes à un hédonisme radical. "la révolution n'est plus dans le refus de la survie, mais dans une jouissance de soi que tout conjure à interdire" [Le livre des plaisirs, 1979]. Il poursuit un travail de médiéviste sur les hérésies et les formes de résistance au christianisme, faisant le parallèle avec les démarches alternatives d'aujourd'hui. Il publie en 1990, Adresse aux vivants sur la mort qui les gouverne et l'opportunité de s'en défaire, renouvelle son appel une nouvelle fois en 1996, avec Nous qui désirons sans fin, poursuit avec La paresse encore en 1996.

Utenti

Recensioni

“L'istruzione scolastica appartiene a gruppi affaristici […]. Resta da sapere se allievi e professori, dal momento che la gestione di un universo in rovine alla quale li si invita non promette nulla di buono, si lasceranno ridurre alla funzione di meccanismi lucrativi senza scommettere sull'ipotesi di imparare a vivere anziché economizzarsi”. Lasciatemelo dire: ci vogliono i coglioni per definirsi liberi pensatori, per campare di stenti, per non fare compromessi, per rinunciare ad una famiglia... per sacrificare la propria esistenza a beneficio di un'idea. Per essere liberi. “Molti hanno deciso di non lasciarsi più consumare da un'economia che se ne infischia della loro salute e della loro intelligenza”...
Raoul Vaneigem è uno di questi, uno con i coglioni insomma. Scrittore libertario belga ed esponente di spicco del movimento Situazionista (oltre che promotore del Maggio francese). Il libro mette insieme due scritti di questo libero pensatore: la critica al mondo capitalistico è radicale, lo slancio poetico è assoluto, perché un'assoluta volontà rivoluzionaria permeava l'aria del '68: la fine di un'epoca, l'inizio di un mondo. Un mondo che, al contrario delle speranze di Vaneigem, ha solo fortificato i suoi presupposti. Leggere questo libro è a tratti commovente, come commovente è l'enorme cultura di quest'uomo educatosi con la sola forza della sua tenacia, l'ostinazione ad evitare il compromesso, a lottare per gli altri. L'istruzione è in mano a dinosauri militarizzati, “Se i governi privileggiano l'allevamento intensivo di studenti consumabili sul mercato, allora i principi di una sana gestione prescrivono di stivare nello spazio scolastico più ridotto la quantità massima di teste modellabili dal numero minimo di personale possibile. […] Noi non vogliamo più una scuola in cui s'impara a sopravvivere disimparando a vivere”. Quanto è vero... quanto è triste... Le nostre scuole insegnano la dipendenza e mai l'autonomia; dipendenza dal denaro, dipendenza da un titolo (Dott. Prof. Ecc...), dipendenza da uno status sociale. Tutto questo ha bloccato il naturale sviluppo della libertà e delle intelligenze umane: ciò che propone Veneigem è una disgiunzione ben precisa, che ha la caratteristica di essere esclusiva. Terrorismo o rivoluzione? Io il primo non lo voglio, e credo neanche voi. Direi che è facile capire che cosa dovremmo fare.
… (altro)
 
Segnalato
Leonardo_Caffo | 1 altra recensione | Jul 15, 2010 |

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