Elleston Trevor (1920–1995)

Il romanzo di guerra, da un certo pubblico, e giustamente, può essere guardato con sospetto. È facile cadere nella retorica, nel compiacimento del « c'ero anch'io », e la guerra perde la sua tragicità, per diventare ambiente, come il West. I buoni e i cattivi. Tutto questo non si può dire di Una storia di Dunkerque. I personaggi non sono esseri sovrumani, sono colti al contrario in pienafuga, nella disfatta, scoraggiati, indecisi. Ma mantengono la loro dignità di uomini, hanno paurama non mollano, ammassati sotto le cannonate, di fronte ad un mare che può diventare la loro tomba come la loro salvezza. Una profonda umanità: ecco il carattere principale di questo libro. La critica inglese al suo apparire lo salutòcome un secondo Niente di nuovo sul fronte occidentale , lo definì « il miglior romanzo inglese che sia stato mai scritto sulla seconda Guerra Mondiale ». Sembrano paroloni. No. Basta leggere per cominciare ad amare questi soldati umili, sbandati, che rimangono con la mentalità e le manie del loro lavoro da civili. Qui non ci sono inglesi, non tedeschi, nazisti, antihazisti, ma disgraziati chiusi in una morsa mortale, impreparati, coraggiosi del coraggio più vero perchè meno sentito. Il romanzo è stato portato allo schermo sotto il titolo Dunkerque per l'interpretazione di Jack Hawkins, John MiIls, Richard Attenborough.… (altro)