Kathryn Stockett

Avevo già visto ed apprezzato il film, ma il libro è riuscito comunque a soprendermi. Cattura subito l'attenzione e riesce ad emozionare senza retorica o sentimentalismo. Le protagoniste sono diverse tra loro, ma in fondo facce della stessa medaglia; ognuna a modo suo lotta per un posto nel mondo, senza pretendere di cambiarlo. Infatti è un libro di piccole cose, in cui i grandi avvenimenti storici (il movimento per i diritti civili, l'assassinio di Kennedy) scorrono sullo sfondo, ma sono filtrati dalla quotidianità fatta di ipocrisia e razzismo strisciante in cui si muovono queste donne. L'autrice presenta un'immagine desolante dell'america degli anni 60, eppure è anche brava nel mostrare come i semi del cambiamento stessero cominciando a germogliare, pur fra tanti soprusi ed ingiustizie; e a volte i personaggi più inaspettati riservano profondità inattese. E' un libro dove si piange, ma si sorride altrettanto spesso.
Molto azzeccata l'idea del cambio di punti di vista, per offrire una prospettiva più ampia ed uno stile più vivace.
Mi ero approcciata a questo romanzo senza particolare entusiasmo, ma mi ha avvinto fin dalle prime righe e si è rivelato una delle letture più stimolanti del periodo.… (altro)