Osvaldo Soriano (1943–1997)

L'edizione italiana di "Rebeldes, soñadores y fugitivos" è un piacevole libro, scritto con la consueta leggerezza e bravura, pieno di figure grandi e piccole, celebri e anonime, fatti e fatterelli, tutti tra l'ironico e il malinconico. Si tratta di una raccolta di articoli scritti tra il 1983 e il 1993 dall'autore argentino morto prematuramente nel 1997. I temi si legano tutti in qualche maniera alla nostra immaginazione collettiva: la tenutaria di bordelli più famosa d’Argentina, la storia della Coca Cola, il pugile Mike Tyson, la tifoseria al campionato argentino di calcio (Soriano tifava per il San Lorenzo). Tra i grandi personaggi, troviamo Gabriel Garcia Marquez, John Lennon, Jim Morrison, Fidel Castro.… (altro)

Uno (sgangherato) omaggio a Philip Marlowe ed all'hard-boiled school che assomiglia più ad un canto del cigno - preannunciato dal "final" del titolo che ad un romanzo di azione nonostante gli inseguimenti, le scazzottate e le sparatorie. Il detective infatti va incontro ad un fallimento dopo un altro e, nelle pagine finali, seppellisce la pistola nella tomba del gatto (morto per abbandono?) dicendo "Niente più morti".
E' un romanzo breve (per fortuna) deprimente e confuso sia per l'accavallarsi di azioni interrotte (un omaggio all'hard-boiled school ?), sia per la presenza dei due brevi intermezzi con Stan e Laurel.
Preferisco di gran lunga le elegie storicamente corrette di Stuart Kaminsky o la riproposizione del genere di Ellroy.
Il redattore dei sommario ha preso una topica colossale citando "il mite Chaplin", che nel romanzo è invece descritto in termini negativi.… (altro)