Emanuele Severino

Il secondo volume della storia della filosofia di Emanuele Severino mantiene l’impegno assunto con il primo. Una storia essenziale del pensiero nel mondo occidentale, scritta con semplicità ed attenzione per il lettore, come me, ignorante. In questo secondo volume Severino affronta il periodo che parte dalla fine del medioevo arrivando fino all’idealismo di Hegel. E’ molto interessante il continuo riferimento dell’autore alla filosofia greca, evidenziando come il percorso del pensiero dell’uomo si basi, per l’appunto, su un percorso direzionale, in cui i pensieri e le riflessioni dell’uno diventano i presupposti del pensiero successivo. Il cuore di questo volume è rappresentato, evidentemente, dal pensiero europeo moderno e dalle riflessioni sul rapporto tra Dio e l’uomo. Ma, e questa è la principale evoluzione rispetto al pensiero medievale, ed, al contempo, il punto di congiunzione con il pensiero greco, al centro del discorso torna l’uomo e lo stato. Un testo da rileggere, anche per capitoli.… (altro)

Emanuele Severino è uno dei massimi filosofi contemporanei. E la sua conoscenza della storia del pensiero è evidente in questo breve manuale che ripercorre il pensiero dell’uomo fino al medioevo. La matrice cattolico del pensiero di Severino è evidente. Ma l’esposizione è sempre precisa e puntuale. Apprezzabilissimo l’approccio divulgativo che senza essere mai banale consente al lettore estraneo alla materia, come me, di comprendere bene i passaggi. Forse un maggiore riferimento, l’individuazione di correlazioni con la storia avrebbe giovato per comprendere meglio l’evoluzione del pensiero. Comunque, è un libro di gradevolissima lettura, scritto molto bene.… (altro)

E’ da quando sono un ragazzino che cerco, con molte difficoltà, di mettere in ordine la filosofia; da Luciano De Crescenzo alla lettura integrale dei testi una ricerca continua di capire, di mettere in fila, di trovare il bandolo della matassa. E la proposta editoriale di Repubblica mi intriga; piccoli volumi, ognuno curato da un autore diverso, in ordine cronologico. Il primo volume, quello dedicato ai presocratici, è curato da Emanuele Severino, un filosofo che ho imparato ad apprezzare nel corso delle mie disordinate letture. La scelta di alternare i testi ai commenti è intelligente, anche se i testi, chiaramente, sono per lo più frammenti. Con la nascita del pensiero occidentale l’uomo si è posto una domanda semplice, ma fondamentale. Da dove veniamo, quale è l’origine del tutto. E allora, in ordine, Talete di Mileto trovò la risposta nell’acqua; e poi Anassimandro generalizzò, parlando di Apeiron; mentre Anassimene trovava la risposta nella combinazione dei quattro elementi: la terra, il fuoco, l’acqua e l’aria. Poi arrivò il mio compaesano Parmenide che attraverso la negazione dell’essere dimostra che è l’essenza l’origine di tutto. Ma noi siamo confusi dall’opinione, la doxa, che ci induce in una falsa rappresentazione dell’essenza che non riusciamo a percepire; e poi Eraclito, per il quale tutto scorre, nella composizione dell’eterno conflitto tra gli opposti. E poi Zenone, scarsamente trattato in questo testo, con i suoi paradossi e l’introduzione del concetto di infinito e Gorgia, allievo di Empedocle, con i suoi esercizi di retorica; nel testo viene proposto il discorso in difesa di Elena. Al solito esco confuso, ma che bel caos!… (altro)