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Luigi Salvatorelli (1886–1974)

Autore di Pensiero e azione del Risorgimento

58 opere 256 membri 4 recensioni

Sull'Autore

Opere di Luigi Salvatorelli

Nazionalfascismo (1977) 10 copie
Stato e Chiesa — Collaboratore — 5 copie
Miti e storia 3 copie
Vent'anni fra due guerre (1941) 3 copie
Roma 1 copia
La pazienza della storia (2015) 1 copia

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Informazioni generali

Data di nascita
1886-03-11
Data di morte
1974-07-06
Sesso
male
Nazionalità
Italia
Attività lavorative
storico
Organizzazioni
Partito d'Azione

Utenti

Recensioni

E' una storia che fa meditare chi l'ha vissuta e rivela alla maggior parte dell'opinione vicende ignorate, che paiono romanzesche e furono invece dolorosa, severa, realtà (Leo Valiani)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | Apr 16, 2022 |
Questa non è una biografia "scientifica", oggettiva: molti dettagli fattuali (date, nomi, luoghi) sono omessi, non c'è alcuna indicazione delle fonti, né bibliografia cronologia o indici. È piuttosto un racconto della vita, dei luoghi e del tempo di san Francesco: personaggio radicalmente inattuale, soprattutto per la povertà assoluta e la mitezza amorevole, la cui proposta di vita evangelica sembra una forma di utopia.
Inizia con una ispirata descrizione del territorio umbro ("Di tutte le parti d'Italia, l'Umbria è la più vicina a Dio") e con una presentazione dell'Italia comunale ("Era il popolo di cento città diverse ed affini, nemiche e sorelle"), e prosegue con la narrazione della vita di Francesco: il lavoro nella bottega del padre e le sregolatezze giovanili, la conversione e poi le vicende della sua comunità, dalle modeste origini al rapido ingrossarsi nel giro di pochi anni, la predicazione, le missioni, il crescente favore popolare e l'interessamento delle autorità ecclesiastiche, fino alla inevitabile istituzionalizzazione e all'estraniazione dal suo fondatore, il testamento e il cantico, e la morte nello stesso luogo dove tutto era cominciato.
Un racconto che si svolge tra squarci di vita assisana, ritratti di personaggi come papa Innocenzo III, descrizioni dei luoghi francescani, sempre con lo sfondo dei dolci paesaggi collinari dell'Italia centrale e delle vicende di quell'epoca (le lotte tra e dentro i comuni, i contrasti tra poteri laici e religiosi, tra impero e papato, i fermenti ereticali).
Basato su una solida conoscenza storica, scritto in un ottimo italiano, questo racconto ha un tono caldo affettuoso e partecipe, che si immedesima nei personaggi e restituisce l'atmosfera del tempo, anche se qua e là tende un po' a scivolare nell'aneddoto agiografico.
… (altro)
½
 
Segnalato
Oct326 | Aug 11, 2019 |
Una storia vera e propria del periodo fra le due guerre mondiali non è per ora possibile. Mancano la conoscenza completa dei fatti, il distacco di tempo e la conclusione del ciclo storico necessari per la valutazione degli avvenimenti, anche senza tener conto di ostacoli di carattere pratico. Si può fare un sommario
storico, o meglio, cronistorico, una specie di prontuario, esatto e compiuto per quanto lo permettono le notizie che possediamo.
Di un'opera simile crediamo si senta la necessità, specialmente in Italia ; e a tale necessità abbiamo voluto provvedere.
Questi limiti della nostra esposizione valgono soprattutto per la seconda ' parte del periodo (dal 1930 circa in poi),. se pertanto si troverà qualche leggera differenza nel carattere della trattazione tra le due parti, si voglia considerare che essa risponde a una diversità « in re», Gli apprezzamenti circa i trattati di pace e la politica dell'Intesa durante quella che ho chiamato « l'era di Versailles» furono già da me formulati (talora con le stesse parole) in pubblicazioni degli anni 1919-1925. (L.S.)

INDICE
L'Europa del dopoguerra
L'Era di Versailles
L'Era di Locarno
Verso la nuova guerra
… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Aug 2, 2015 |
Questa sesta edizione della "Storia d 'Italia nel periodo fascista" è stata interamente riveduta, aggiornata allo stato ultimo della documentazione e della critica, aumentata organicamente nei dati di fatto e approfondita nella interpretazione storica. Tale lavoro è stato particolarmente intenso e fruttuoso nei tre capitoli iniziali, e nella parte ultima, dal principio del 1943, in poi.

Questa storia dell'Italia nel periodo fascista espone e illustra, sulla base di una larga e sicura documentazione, le vicende del nost ro paese dal primo dopoguerra sino alla caduta del regime mussoliniano: è innanzitutto, una storiadi fatti,diuomini,di cose, suscettibile d'interessare una vasta cerchia di lettori e, insieme, di servire di strumento di studio e di consultazione. Un'opera che all'eccezionale ricchezza dell'informazione e alla perfetta padronanza della materia congiunge la sicurezza dell'impegno storico e del giudizio critico; e che, per lo spirito che la anima, potrà efficacemente servire anche come strumento di formazione della coscienza politica delle nuove generazioni.
Essa prende le mosse dall'indomani stesso di Vittorio Veneto per mostrare in atto, attraverso una lunga e penetrante analisi, nell'Italia del dopogu erra, il graduale sviluppo di quella crisi politico-sociale già iniziatasi prima della guerra con la rottura della collaborazione tra democrazia liberale e socialismo, il risorgere in forme nuove (aggressive e demagogiche) delle correnti reazionarie e, soprattutto, quella commissione di rivoluzionarismo mussoliniano e di nazionalismo, manifestatasi primamente nella lotta interventista, attraverso la quale in quella che fu detta l'ultima guerra del Risorgimento era già penetrato il virus dell'Anti-risorgimento, dell'antidemocrazia e dell'imperialismo. E ci fa vedere come da tale crisi abbia tratto alimento, - col favore delle contraddizioni e delle incertezze della classe politica liberale, del patriottismo apolitico di vasti strati dell'opinione (specie piccolo-borghese) e della paura del «bolscevismo » (e dello stesso socialismo ), - sfruttando i piii svariati sentimenti e interessi, utilizzando le più impensate complicità, assumendo via via nuove forme e aspetti, alternando la corruzione alla violenza, le promesse di « normalizzazione » al linguaggio pseudorivoluzionario, il fascismo. Movimento di « reazione sovversiva » (come lo qualificò sin da allora il Salvatorelli), che, sotto colore di rinnovare ed esaltare i valori nazionali e l'autorità dello Stato, rinnegava di fatto i principi in cui aveva il proprio fondamento storico e ideale la nuova Italia: e, in primo luogo, l'eredità risorgimentale. E il cui avvento al potere segnava l'inizio, per il nostro paese, di un lungo periodo d'involuzione destinato a condurlo a una catastrofe senza precedenti. Nell'ampia ed equilibrata ricostruzione del Salvatorelli e del Mira largo posto tengono -insieme alla minuta ricostruzione del regime e delle sue vicende -l'analisi della contemporanea evoluzione della situazione internazionale e la storia, interna ed esterna, di quella resistenza antifascista, la quale mentre riscattava col suo generoso impegno gli errori e le colpe della vecchia classe dirigente, poneva di fatto, le premesse storico-politiche della futura guerra di liberazione.
Ne esce cosi un quadro organico e compiuto, mirabile per chiarezza di linee e ricchezza di particolari, della vita d'Italia nel venticinquennio, considerata in tutti i suoi molteplici aspetti e vista sempre nel quadro più vasto della storia europea e mondiale.
… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Nov 8, 2014 |

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