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Oliver Sacks (1933–2015)

Autore di L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello

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Sull'Autore

Oliver Sacks was born in London, England on July 9, 1933. He received a medical degree from Queen's College, Oxford University and performed his internship at Middlesex Hospital in London and Mount Zion Hospital in San Francisco. He completed his residency at UCLA. In 1965, he became a clinical mostra altro neurologist to the Little Sisters of the Poor and Beth Abraham Hospital. His work in a Bronx charity hospital led him to write the book Awakenings in 1973. The book inspired a play by Harold Pinter and became a film starring Robert De Niro and Robin Williams. His other works included An Anthropologist on Mars, The Mind's Eye, The Man Who Mistook His Wife for a Hat, Uncle Tungsten, Musicophilia, A Leg to Stand On, On the Move: A Life, and Gratitude. In 2007, he ended his 42-year relationship with the Albert Einstein College of Medicine to accept an interdisciplinary teaching position at Columbia. In 2012, he returned to the New York University School of Medicine as a professor of neurology. He died of cancer on August 30, 2015 at the age of 82. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Erika Hall

Opere di Oliver Sacks

Risvegli (1973) 2,449 copie
Allucinazioni (2012) 1,680 copie
L'occhio della mente (2010) 1,539 copie
In movimento una vita (2015) 1,307 copie
Emicrania (1985) 973 copie
Su una gamba sola (1984) 962 copie
Gratitude (2015) 848 copie
Diario di Oaxaca (2002) — Autore — 638 copie
The River of Consciousness (2017) 580 copie
The Best American Science Writing 2003 (2003) — A cura di — 165 copie
Vintage Sacks (2004) 84 copie
At First Sight [1999 film] (1999) — Original book — 25 copie
L'ultimo hippie (1996) 10 copie
Wel en niet zien (1999) 7 copie
Mars'ta Bir Antropolog (2015) 2 copie
Rage for Order: Autism (1998) 2 copie
Aklin Gozu 1 copia
My Own Life 1 copia

Opere correlate

Thinking in Pictures: My Life with Autism (1995) — Prefazione, alcune edizioni1,126 copie
The Oxford Book of Modern Science Writing (2008) — Collaboratore — 803 copie
The Richness of Life: The Essential Stephen Jay Gould (2006) — Prefazione — 366 copie
The Best American Essays 2005 (2005) — Collaboratore — 342 copie
Viaggio intorno al mio cranio (1937) — Introduzione — 330 copie
The Best American Essays 2006 (2006) — Collaboratore — 300 copie
The Best American Essays 2004 (2004) — Collaboratore — 291 copie
The Best American Science and Nature Writing 2011 (2011) — Collaboratore — 287 copie
The Best American Science Writing 2007 (2007) — Collaboratore — 237 copie
Storie segrete della scienza (1995) — Collaboratore — 236 copie
The Man with a Shattered World: The History of a Brain Wound (1971) — Prefazione, alcune edizioni221 copie
Asylum: Inside the Closed World of State Mental Hospitals (2009) — Collaboratore — 212 copie
The Best American Science Writing 2005 (2005) — Collaboratore — 191 copie
The Best American Essays 1998 (1998) — Collaboratore — 191 copie
The Best American Science Writing 2000 (2000) — Collaboratore — 165 copie
Granta 21: The Story-Teller (1987) — Collaboratore — 157 copie
The Best American Science Writing 2008 (2008) — Collaboratore — 144 copie
The Norton Book of Personal Essays (1997) — Collaboratore — 142 copie
The Best American Essays 2016 (2016) — Collaboratore — 134 copie
The Man Who Forgot How to Read: A Memoir (2007) — Postfazione — 132 copie
The Best American Science and Nature Writing 2016 (2016) — Collaboratore — 128 copie
A Man Without Words (1991) — Prefazione, alcune edizioni119 copie
The Best American Science Writing 2009 (2009) — Collaboratore — 115 copie
The Best American Spiritual Writing 2008 (2008) — Collaboratore — 84 copie
Granta 16: Science (1985) — Collaboratore — 82 copie
The Organism (1939) — Prefazione, alcune edizioni58 copie
Measure of the Heart: A Father's Alzheimer's, A Daughter's Return (2008) — Prefazione, alcune edizioni54 copie
Best Food Writing 2016 (2016) — Collaboratore — 39 copie
The Analog Sea Review: Number Two (2019) — Collaboratore — 13 copie
Out of Darkness: A Memoir (2003) — Prefazione — 13 copie
Alive Inside [2014 film] (2014)alcune edizioni10 copie

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Informazioni generali

Nome legale
Sacks, Oliver Wolf
Altri nomi
Sacks, Oliver W.
Data di nascita
1933-07-09
Data di morte
2015-08-30
Sesso
male
Nazionalità
UK
Nazione (per mappa)
England, UK
Luogo di nascita
Londen, Engeland, Verenigd Koninkrijk
Luogo di morte
New York, New York, USA
Causa della morte
cancer
Luogo di residenza
Londen, Engeland, Verenigd Koninkrijk
Oxford, Oxfordshire, Engeland, Verenigd Koninkrijk
New York, New York, VS
Istruzione
University of London
The Queen's college University of Oxford
University of California
St Paul's School, London, UK
Middlesex Hospital
Attività lavorative
neuroloog
Relazioni
Eban, Abba (cousin)
Lynn, Jonathan (cousin)
Sacks, Jonathan (nephew)
Hayes, Bill (partner)
Miller, Jonathan (friend, #1)
Aumann, Robert (cousin)
Organizzazioni
UCLA Medical Center (resident. Neurology)
Beth Abraham Hospital (consulting neurologist ∙ Beth Abraham Health Services)
Yeshiva University (Albert Einstein College of Medicine ∙ clinical professor of neurology)
New York University (School of Medicine ∙ Adjunct professor of Neurology)
Columbia University (professor of clinical neurology and clinical psychology)
Little Sisters of the Poor (consultant neurologist) (mostra tutto 7)
University of Warwick (visiting professor)
Premi e riconoscimenti
Columbia artist (1st ∙ Columbia University)
Music Has Power Award (2000)
Beth Abraham (40 years of service)
Lewis Thomas Prize for Writing about Science (2001)
Asteroid Namesake (asteroid 84928 | 2008)
Commander, Order of the British Empire (2008) (mostra tutto 17)
American Academy of Arts and Letters (1996)
Institute for Music and Neurologic Function (honorary medical advisor)
Oskar Pfister Award (1988)
Harold D. Vursell Memorial Award (1989)
Mental Health Award (2004)
Fellow, Royal College of Physicians
American Academy of Arts and Sciences
American Neurological Association
American Psychoanalytic Association
Association of British Neurologists
New York Academy of Sciences
Breve biografia
Oliver Sacks (Londen, 1933) is hoogleraar in de neurologie aan het Albert Einstein College of Medicine in New York. Als auteur verwierf hij internationale faam met onder andere De man die zijn vrouw voor een hoed hield, neurologische case-histories uit zijn eigen praktijk, en Ontwaken in verbijstering, waarin hij op betrokken wijze het ‘ontwaken’ uit de slaapziekte (Encephalitis lethargica) beschrijft.

Utenti

Discussioni

Oliver Sacks in Legacy Libraries (Novembre 2023)
DECEMBER READS - SPOILERS - An Anthropologist on Mars in The Green Dragon (Gennaio 2015)

Recensioni

La storia de "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" si concentra sulla vita del paziente, un noto musicista che aveva iniziato a rilevare problemi di percezione visiva dopo un ictus. Quest'uomo, noto per la sua passione per la musica e la sua abilità nel campo, aveva sviluppato una rara forma di agnosia visiva, che gli impediva di riconoscere gli oggetti e le persone attraverso la vista.

Quando il dottor Sacks incontrò per la prima volta il paziente, egli era incredibilmente calmo, nonostante il fatto che lui non potesse riconoscere la sua stessa moglie, scambiandola per un cappello. Il paziente era consapevole della sua condizione e sembrava tranquillo per il fatto che non poteva riconoscere le persone o gli oggetti visivamente.

Il libro si concentra sulla vita del paziente e sulla sua esperienza attraverso questa condizione, ma anche sull'importanza dei sensi nella creazione della nostra esperienza del mondo. La storia di questo paziente, insieme ad altre storie presentate da Sacks, ha contribuito a far luce sulla natura della percezione e sulla complessità della mente umana.

"L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" è diventato un classico della letteratura scientifica, grazie alla capacità di Sacks di comunicare la sua comprensione delle esperienze dei suoi pazienti in modo coinvolgente e accessibile.

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L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” è un “saggio” dalla sensibilità sempre attuale, tornato in classifica dopo più di trentacinque anni dalla prima edizione anche grazie alla spinta di TikTok. Ormai diventato un classico, Oliver Sacks è stato in grado di mettere a nudo i più bizzarri e rilevanti casi clinici incontrati durante la sua carriera facendo emergere paure, desideri e storture della natura umana nelle loro forme più sconvolgenti ed estreme

Pubblicato per la prima volta in Italia da Adelphi nel 1986 (un anno dopo l’uscita negli Stati Uniti) e da allora diventato un caposaldo del catalogo adelphiano degli ultimi decenni, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello (traduzione di Clara Morena) di Oliver Sacks è tornato da alcuni mesi alla ribalta delle classifiche grazie anche alla spinta di TikTok.

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un testo sui generis: formalmente un saggio, di fatto un libro-mondo, con un marcato taglio narrativo e aneddotico e con il fine ultimo non tanto di sciorinare casi clinici, quanto di mettere a nudo paure, desideri, storture della natura umana nelle loro forme più sconvolgenti ed estreme, procurando in chi legge un vertiginoso effetto ora di rassicurazione, ora di malinconia.

Sacks prende in esame alcuni dei malati incontrati durante la sua carriera di neurologo e li suddivide in quattro gruppi, a seconda della natura delle lesioni encefaliche del paziente: perdite, eccessi, acute reminiscenze, insufficienze mentali.

Il campionario umano preso in esame è vasto ed eterogeneo: ventiquattro “casi” in tutto, trattati in testi di lunghezza variabile, mettono in scena una rappresentazione quasi enciclopedica degli estremi dell’assurdo cui la natura umana può giungere. In apertura si incontra il caso del dottor P., da cui deriva il nome dell’opera: questi, a causa di un’acuta forma di agnosia visiva, non è più in grado di distinguere i singoli oggetti e di visualizzare la realtà in una dimensione critica organica; da qui l’episodio, avvenuto sotto gli occhi del dottor Sacks, del paziente che ha scambiato la testa della propria moglie per il proprio copricapo.

Seguono pazienti coi i più disparati disturbi, dai quelli maggiormente diffusi e conosciuti, come alcune forme di autismo ad alta funzionalità (per le quali chi ne è affetto può avere una spiccata sensibilità verso l’arte figurativa o la matematica), la sindrome di Tourette e quella dell’arto fantasma, ad altri meno noti e catalogabili, sempre legati alla percezione di sé stessi all’interno del mondo, dello spazio e del tempo della propria esistenza.

In questa congerie di esistenze strappate alla realtà e spesso anche alla percezione del proprio corpo e del proprio pensiero, è l’io narrante e autoriale, il motore unificante dello scrittore – che prima ancora di essere tale è medico e personaggio interno alle vicende narrate – ciò che fa da collante e conferisce profondità umana e valore letterario a questi scritti.

Sacks non si limita a realizzare un report freddo e asettico di casi clinici, né ad osservare i pazienti con un approccio puramente clinico-biologico, naturalistico, ma prende parte attivamente al dramma di uomini e donne imprigionati dentro i cortocircuiti della propria mente, prova a studiarne e a comprenderne le differenti categorie di funzionamento a partire dal contatto umano, empatico.

Come dichiara lo stesso autore fin dalla prefazione, un approccio meramente scientifico e nozionistico non solo rischia di mortificare la complessità insondabile e inafferrabile della natura umana e dunque anche della patologia, ma soprattutto rappresenta già di per sé un ostacolo alla comprensione e allo studio di mali che coinvolgono l’anima quanto il corpo.

Alla qualità di un testo che si presta a essere letto per piacere, curiosità o anche studio specialistico contribuisce senz’altro la voce di un autore, come Oliver Sacks, che, lungi dall’essere un tradizionale letterato impregnato di poesia e romanzi d’invenzione, si pone al contempo con piena partecipazione emotiva sia in direzione dei propri pazienti descritti nel testo sia, di conseguenza, verso la pagina stessa, la scrittura e dunque anche verso il lettore, il quale, conclusa la lettura, sentirà un legame diretto e quasi intimistico con il famoso neurologo americano.

Negli anni L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello ha rappresentato per molti lettori non avvezzi alla lettura di saggi il felice compromesso fra saggistica pura e narrativa, un invito alla riflessione letteraria di taglio psicologico in direzione della tematica medica, cambiando così non solo l’approccio verso il testo scientifico, ma l’intera percezione del mondo e del modo in cui la natura umana può essere studiata e infine raccontata.

La medicina, ci insegna Sacks con la sua opera, non attiene solo al medico e, allo stesso tempo, non è medico solo colui che pratica la medicina in senso stretto: lo studio dell’umano, del corpo e della mente congiuntamente, appartengono a chiunque, così come è proprio della scrittura a tutto tondo, in quanto forma di osservazione ed esplorazione dell’uomo: non c’è cura senza scrittura, non c’è scrittura senza cura. E questo libro ne è la più plastica ed evidente dimostrazione.

(Il Libraio)
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | 206 altre recensioni | Jul 8, 2023 |
Pieno di curiosità, di passione e di fantasia, Sacks si china sul malato, contempla i suoi tratti sconvolti, condivide le sue sofferenze, guarda in quello specchio la propria figura, impara da lui, ammira il suo coraggio e il suo martirio, pensa che egli sta soffrendo per noi, e gli sembra che il proprio destino dipenda dal suo destino. Se il malato si salva, anche lui, forse, potrà salvare la propria anima. Non mi meraviglio che Auden abbia definito questo libro 'un capolavoro': capolavoro per la precisione descrittiva, la dolorosa passione, il talento narrativo, la tragedia e l'aspirazione, e le gravi o trionfali o accorate assonanze religiose, che accompagnano il racconto come un grande coro". (Pietro Citati)… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 24 altre recensioni | Feb 4, 2020 |
Un libricino con quattro articoli scritti per il New York Times scritto da Sacks negli ultimi due anni di vita.
Dopo avere scoperto una recrudescenza di un cancro che lo aveva reso, dieci anni prima. cieco da un occhio, il grande poeta medico, ultraottantenne, esprime la propria gratitudine nei confronti della vita
Che è un vero testamento spirituale.
 
Segnalato
cometahalley | 41 altre recensioni | Jan 9, 2017 |
Molto interessante anche se complesso da leggere, visto l'argomento.
E' stato di ispirazione per la sceneggiatura dell'omonimo film.
 
Segnalato
ginsengman | 24 altre recensioni | Jul 15, 2016 |

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