Cornelius Ryan (1) (1920–1974)

Berlino: l’ultimo bastione del nazismo, l’ultimo rifugio del Fuhrer, l’ultimo ostacolo al trionfo degli alleati; ed anche il primo viluppo da cui nacquero i nuovi conflitti, le polemiche postbelliche, la guerra fredda.
Dalla notte dei tempi l’assedio di una città — Troia o Cartagine, Gerusalemme o Costantinopoli, Vienna o Stalingrado — ha contato fra gli eventi determinanti delle grandi svolte storiche. L’assedio e la conquista di Berlino, con cui si chiude la seconda guerra mondiale, non fanno eccezione. Mancava, nella confusione delle lingue e nel fuoco delle polemiche postbelliche, lo storico che sapesse di quegli eventi dare la cronaca esatta, l’obiettiva valutazione politica, la dimensione della tragedia e della sofferenza umana.
Il dramma e l’orrore della caduta di Berlino, la sorte dei berlinesi (e delle loro donne), le crisi isteriche di Hitler nel bunker segreto, l’avanzata sanguinosa dei vincitori e la lenta agonia degli sconfitti: in un quadro, assieme, di sfaccettature e di sintesi, l’opera di Ryan racconta a tutti ciò che prima sapevano solo, ciascuno nel suo ambito, il militare, il diplomatico, il borghese.
Se Berlino è il centro focale di ogni pagina dell’Ultima battaglia, l’opera è complessa, corale: mescola atti e parole di generali e politici, di soldati e casalinghe. Magistralmente integrati, gli episodi ci fanno partecipi degli attriti fra i militari, delle polemiche fra i diplomatici, delle sofferenze di ciascuno degli uomini e delle donne che vinsero entro e attorno a Berlino, da vittime e da vincitori il grande dramma della città accerchiata e sconfitta.… (altro)

"A Masterpiece.... A remarkable reconstruction of that immense and complicated battleground...filled with drama... of ordinary people in the last days of a dead or dying city, of a milkman watching to see if the picture of Hitler disappears off the wall of a high Nazi officiai, of a housewife wondering when she should set out her potato plants, of a priest seeking the right words to tell 60 unworldly nuns that they are in danger of being raped, of some of the 3,000 Jews who are still alive-incredibly-in secret hideouts, of an allied spy shopping tor delicacies with the Nazi elite and trying to find out if Hitler is in Berlin.... " THE CHICAGO TRIBUNE
"The book's real power lies in the irony it conveys, in the use of history not only to document the past but to present a human spectacle raised to the nth power, in which reason and unreason, folly and luck, stupidity and intelligence, courage and cowardice rage back and forth in a modern arena." THE NEW YORK TIMES
"An extraordinary Piece of work...Berlin and Berliners reeling, crumbling under Russian hammerblows. Suicide, cynicism, heroism-a mosaic of stories, anecdotes and drama as the city disintegrates. Superbly researched and narrated." SAN FRANCISCO CHRONICLE

Contents: Part One - The City; Part Two - The General; Part Three - The Objective; Part Four - The Decision; Part Five - The Battle.… (altro)