Michael Rosen (1) (1946–)

Con il suo andamento circolare regalato dalla struttura da filastrocca ricca di ripetizioni facili da memorizzare e divertenti onomatopee (la mia preferita è quella del pantano), questo libro inglese pare fatto apposta per essere letto ad alta voce anche ai bambini più piccoli. Una famiglia al completo, incluso il cane, decide di andare a caccia di un orso che vive vicino al mare e, per raggiungerlo, è disposta a superare ogni sorta di difficoltà, solo che il plantigrado, una volta scovato, si rivela assai di cattivo unore, costringendo gli improvvisati cacciatori a ritornare sui propri passi in modo precipitoso: una vicenda di palese assurdità e pure venata da un certo masochismo che però si legge in allegria un po’ con lo stesso stato d’animo con cui si guardano le vecchie comiche. Si sorride spesso e il finale chiama la risata: merito anche della grande tavola che conclude il lavoro di Helen Oxenbury, i cui disegni sono ora in bianco e nero (il prospettarsi delle le difficoltà) ora acquerellati con delicatezza (il loro superamento), ma sempre ravvivati da particolari spiritosi, così da sfruttare con efficacia gli spunti offerti dal testo di Michael Rosen.… (altro)