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Mercè Rodoreda (1908–1983)

Autore di La piazza del Diamante

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Borja Vilallonga (1997).

Serie

Opere di Mercè Rodoreda

La piazza del Diamante (1962) — Autore — 1,098 copie
Lo specchio rotto (1974) — Autore — 467 copie
Death in Spring (1986) 378 copie
Aloma (1938) 259 copie
Via delle Camelie (1993) 226 copie
Il giardino sul mare (1967) 225 copie
War, So Much War (1980) 154 copie
Tots els contes (1979) 116 copie
Viatges i flors (1980) 71 copie
Cartes a l'Anna Murià (1985) 29 copie
Isabel i Maria (1991) 18 copie
Vint-i-dos contes (1958) 17 copie
Una campana de vidre (1984) 15 copie
Agonia de llum (2003) 10 copie
Autoretrat (2008) 7 copie
Cuentos para niños (2008) 6 copie
Bestiari i altres poemes (2008) 6 copie
Mirall trencat (1988) 6 copie
La sala de las muñecas (2006) 6 copie
Obres completes (1984) 5 copie
Narrativa completa (2008) 4 copie
Un dia 4 copie
Kirik Ayna (2019) 4 copie
Tots els contes 1 (2000) 4 copie
Tots els contes 2 (2000) 4 copie
El maniquí (1999) 3 copie
Les Fades (2008) 2 copie
Voyages et fleurs (2003) 1 copia
Crim 1 copia
Two Tales 1 copia
Espelho partido (1992) 1 copia
2016 1 copia

Opere correlate

The Weird: A Compendium of Strange and Dark Stories (2011) — Collaboratore — 823 copie
The Dedalus Book of Spanish Fantasy (1999) — Collaboratore, alcune edizioni48 copie
Found in Translation (2018) — Collaboratore, alcune edizioni36 copie
Narracions catalanes del segle XX (1973) — Autore — 15 copie
Doubles, Dummies and Dolls: 21 Terror Tales of Replication (1995) — Collaboratore — 10 copie
Plomes catalanes contemporànies (1980) — Collaboratore — 10 copie
Bibliothek Suhrkamp. Ein Lesebuch, Klassiker der Moderne (1989) — Collaboratore — 8 copie

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Recensioni

La piazza del Diamante è il racconto di una vita: la storia di Natàlia, una ragazza molto semplice, ingenua, abituata a non esprimere le proprie emozioni, che si ritrova a vivere nella Barcellona della Repubblica e della guerra civile, il dramma della miseria, la perdita del marito, la solitudine, finché un secondo matrimonio non le aprirà la possibilità di una nuova vita.
 
Segnalato
kikka62 | 41 altre recensioni | Jan 29, 2020 |
Poetico e crudele nel mettere a nudo la ferocia umana, è un romanzo in cui la morte è la vera protagonista. Concepito come una complessa favola allegorica e dai toni oscuri, il libro fu riveduto più volte dall'autrice, sino alla morte che le impedì di apporre probabili ultime correzioni, come si evince da un leggero squilibrio nel ritmo narrativo in alcune parti. "Storia d'amore e di solitudine infinita" lo definì la stessa, asserzione che condivido per la grande forza lirica che anima tutte le pagine, specie quelle in cui tutti gli elementi naturali, il vento, i boschi e i corsi d'acqua diventano assolutamente partecipi della sofferenza dell'uomo. L'edizione è corredata in appendice dalle parti di testo su cui vennero apportate modifiche.… (altro)
 
Segnalato
cometahalley | 20 altre recensioni | Jul 19, 2013 |
"... e con le braccia sul viso per difendermi da non so che, lanciai un urlo d'inferno. Un urlo che dovevo portarmi dentro da molti anni, e con quell'urlo, così ampio che aveva fatto fatica a passarmi per la gola, dalla bocca mi uscì un pezzetto di niente, come uno scarafaggio di saliva... e quel pezzetto di niente che mi era vissuto tanto tempo dentro era la mia giovinezza che fuggiva con un urlo che non sapevo bene cosa fosse..."
Ed è un lungo urlo che rimane strozzato in gola per tutto il libro, e solo alla fine esplode liberatorio. Un urlo che è la presa di coscienza di una lunga parte di vita, di un’intera giovinezza in realtà, irrimediabilmente persa e mai vissuta.
Le urgenze del quotidiano anestetizzano dai sentimenti e anche dal dolore, e quando poi tutto si placa e improvvisamente la vita sembra quasi diventare facile ti assale un ansia, un vuoto angosciante, un senso di inutilità che ti “apatizzano”. E la consapevolezza di tutto quello che è stata la tua vita, di quello che hai avuto di quello che hai dato, di quello che hai perduto e subito e sofferto, arriva solo lentamente a ristabilire quell’equilibrio che finalmente ti da la capacità di godere di quello che hai.
Bellissimo!
… (altro)
 
Segnalato
ermita | 41 altre recensioni | Sep 7, 2012 |
Bella scrittura, delicata e profonda senza eccessi di parole. Una dimensione intima e struggente.
1 vota
Segnalato
cometahalley | 4 altre recensioni | Nov 30, 2010 |

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